V. "Farò il bravo, non preoccuparti"

148 1 0
                                    

Tornarono alla villa e, in men che non si dica, Mirajane si preparò per la notte. Indossò un pigiama leggero, formato da un top nero e dei pantaloni rosa.
Quando tornò dal bagno, Luxus rimase a guardarla un istante: i capelli lucenti, con la frangia sciolta sulla fronte - cosa che vedeva raramente - e la sua carnagione chiara lo attraevano peggio di una calamita. Era come un angelo sceso dal cielo (che poteva diventa un diavolo, letteralmente).
"Vai già a letto?" le chiese, aprendo la portafinestra e uscendo sul balcone per prendere un po' d'aria.
Mira si mise sotto le coperte, stringendosele attorno alle spalle "Sì, tu no?"
"Tra un attimo" rispose il biondo da fuori, abbastanza forte da farsi sentire dalla ragazza.
Ancora in jeans e camicia, si sedette al tavolino di ferro e si frugò in tasca, prendendo un sigaro e l'accendino.
Un attimo dopo, Mirajane lo sgridò da dentro la camera "Hey, stai facendo entrare il fumo, spegnilo subito!" esclamò, coprendosi naso e bocca con un lembo delle lenzuola.
Anziché rispondere - o spegnere il sigaro - Luxus pensò bene di accostare le ante della portafinestra, chiudendole e impendendo al fumo di entrare nella stanza.
Il cielo era limpido, ma senza stelle e senza Luna. In effetti, se non fosse stato per i lampioni nelle strade, il buio sarebbe stato molto più fitto.
Il forte fumo del sigaro- che Mira tanto odiava - gli faceva dimenticare persino il motivo di quella situazione: come ci era finito in una stanza di un palazzo di lusso con la donna più bella di tutta Fiore?
Dopo qualche altro minuto, spense il sigaro nel posacenere sul tavolino e tornò dentro.
Dato che Mira, apparentemente già nel mondo dei sogni, era coperta dalle lenzuola fino agli occhi, trovò inutile andare in bagno apposta per cambiarsi. Si mise dei pantaloni di tuta neri e si spogliò la camicia, rimanendo a petto nudo: sin da quando era un ragazzino ribelle, gli era sempre piaciuto dormire così, con il tessuto delle lenzuola a contatto diretto con la proprio schiena.
Si sdraiò sul divano, decisamente troppo piccolo per lui. Dopo aver provato diverse posizioni, decise di stare a pancia in sù, con le gambe piegate per non strabordare dal bracciolo del sofà.
"Luxus..." fece una voce sommersa, rompendo il silenzio della stanza.
"Mhm?"
"Non voglio che tu dorma scomodo..." mugugnò Mirajane, facendo spuntare la testa dalle coperte, per guardare l'uomo "Dai, vieni qua" continuò, spostandosi un po' più a sinistra.
Il biondo non rifiutò l'offerta: non sarebbe riuscito a dormire più di due minuti su quel minuscolo divanetto.
Dopo essersi coperto con le lenzuola fino alla vita, Luxus guardò la maga, senza dire una parola.
Mirajane si strinse di più nelle coperte, nascondendo gli occhi puntati sulle spalle muscolose del biondo.
Lui notò il suo nervosismo e si voltò dall'altra, dandole la schiena.
"Farò il bravo, non preoccuparti" disse, a bassa voce.
Mira sorrise: "Buonanotte" sussurrò, ottenendo come risposta un misero grugnito.
Si addormentarono in fretta. Il giorno seguente sarebbe stato impegnativo per entrambi.

Era mattina inoltrata quando Mirajane aprí gli occhi, infastidita dalla forte luce del sole che penetrava dalle tapparelle della portafinestra.
"Cavoli, Luxus, non le hai abbassate del tutto ieri sera..." mugugnò, nascondendosi ancora sotto le lenzuola.
Accanto a lei, il biondo non diede segni di vita. Quando Mira si voltò per guardarlo, in volto aveva un'espressione molto rilassata, forse la più calma e spensierata che la ragazza gli avesse mai visto.
A pensarci bene, in realtà, era sicura che Luxus si fosse addormentato con lo sguardo rivolto verso il muro, mentre ora era proprio di fronte a lei. Probabilmente si era mosso nel sonno.
Avvicinandosi un po', si accorse che russava, ma non in maniera fastidiosa. Era come un debole grugnito, uno di quelli che faceva spesso per rispondere alle domande che non gradiva. Mira lo trovò un verso carino.
"Hey, Luxus..." provò la maga, alzando la voce per farsi sentire.
Lo prese per una spalla, coprendo una parte del tatuaggio, e lo scosse leggermente "Mi senti?"
Lui smise di russare: "Mhm?"
"È tardi, dovremmo alzarci" fece l'albina, sorridendo di fronte a quella scena. Quell'uomo grande e grosso che mugugnava così teneramente, con i capelli spettinati e gli occhi ancora chiusi, non assomigliava per niente al solito mago del fulmine di Fairy Tail, temuto e rispettato da tutti.
"Mhm" fu l'ennesima risposta del biondo.
Non avendo ottenuto miglioramenti, Mirajane decise di alzarsi dal letto. Aprí la portafinestra e alzò le tapparelle, facendo entrare la luce nella stanza, e uscì di fuori per vedere dal vivo il sole splendente di quella mattina.
Il calore dei raggi sulla sua pelle la fece stare subito bene e le donò il buon umore.
"Dobbiamo andare a prendere qualcosa di elegante per te, Luxus, ricordi?" disse dal balcone. Dall'interno della camera, sentì il biondo lamentarsi utilizzando solo monosillabi.
"Hey, ma ti vuoi alzare dal letto?" esclamò la maga una volta rientrata in stanza.
Sapeva che Luxus non era un tipo molto mattiniero, ma così le sembrava eccessivo.
"Te lo dico io... ieri sera hai bevuto troppo vino e ora hai mal di testa, ho ragione?"
"No"
"Sicuro?"
"Non rompere" mugugnó, girandosi dall'altro lato.
La maga lo lasció perdere e cominciò a preparasi. Andò in bagno a darsi una pettinata e si lavó il viso con acqua fredda, per svegliarsi meglio. Si legò la frangia con il suo solito codino nero e si mise un po' di mascara.
"Dannazione, perché mi hai svegliato? Sono solo le undici!" gridó Luxus dalla camera da letto, quando si rese conto dell'ora.
Seccata, Mira si sporse dalla porta del bagno, ancora con la boccetta di trucco tra le dita "Solo?! Guarda che la prossima volta ti faccio davvero dormire sul divano"
Con altri mugugni e grugniti indefiniti, l'uomo si mise seduto, strofinandosi gli occhi con le mani.
Quando si alzò in piedi, la ragazza si coprí la bocca per non ridere: Luxus aveva i capelli talmente in disordine che sembrava avesse preso la scossa, il che era praticamente impossibile per un mago del fulmine.
Quando l'uomo la raggiunse davanti alla porta del bagno, Mirajane si bloccò all'improvviso. Non si era mai fermata a guardare il dragon slayer da vicino.
I capelli biondi alla rinfusa e la cicatrice in volto gli davano in aria un po' sbarazzina, da adolescente scapestrato, cosa che effettivamente era stato in passato.
Le sue spalle larghe e i pettorali ben definiti le facevano venire voglia di toccarlo, ma si trattenne, immaginando che fosse una cosa strana da fare ad un tipo come lui.
"Mi fai passare?"
Mira sobbalzó: non si ricordava di essere ancora in mezzo alla porta.
"Ehm, certo"
Luxus la sorpassó, mostrandole volontariamente un ghigno all'angolo della bocca. Anche se si impegnava sempre di rimanere impassibile, non riusciva a non reagire quando Mira lo guardava in quel modo.
Senza dire un'altra parola, i due maghi si prepararono per uscire e, una volta pronti, lasciarono la villa e cominciarono a camminare sotto il sole.

Special Guests ~ miraxus fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora