Il rumore del traffico mi faceva pulsare le tempie. Lanciai uno sguardo alla Granger che procedeva con il corpo teso. Se la determinazione avesse avuto un volto, beh, sarebbe stato il suo.
-Quello che c'è tra di noi... è troppo, Malfoy- Hermione incrociò le braccia. Aveva il corpo tanto teso che mi ricordava la corda di un violino. Sembrava stanca. E forse la era. Potevo solo immaginare come fosse stare insieme a Weasley. Doveva essere sfibrante.
Sei il principe che la salverà.
Un pensiero stupido che scacciai subito. Non era proprio un principe. Al massimo un mostro. Con zanne e un pessimo carattere.
-Definisci cosa vuoi dire con troppo- dichiarai. L'aria fresca mi faceva pizzicare le narici.
-Non cominciare- lasciò ricadere le braccia con un sospiro.
-Non capisco cosa intendi, Granger-
-Solo che è tanto, sembra che tu non ti renda conto di quello che fai... o te ne rendi conto e non te ne frega nulla- un'auto sfrecciò dietro di lei.
-Non è vero che non me ne frega nulla- ignorai le due ragazze che passando ci lanciarono un'occhiata e parlottarono tra di loro. Che avevano da dirsi?
Ti stanno criticando, Draco. La gente giudica sempre.
-Non si direbbe-
Perché mi faceva sentire in colpa? -Dove vuoi arrivare, Granger? Vuoi farmi piangere? Perché non ci stai riuscendo-
-Come se tu piangessi-
-In effetti- feci spallucce. Era piacevole averla vicina. Il tepore del sole in una gelida giornata d'inverno. Mi faceva sentire meglio. Una persona qualsiasi. Perfino migliore.
-Dovremmo smettere di vederci... prenderci una pausa- si fermò. Dietro di lei le auto scivolavano lungo la strada. La vita continuava. Continua sempre.
-Come facciamo a prenderci una pausa se non stiamo insieme?- mi spinsi le mani nelle tasche. Mi sembrava di avere dei sassi dentro. Sassi che mi trascinavano a terra. -Sei tu il genio, Granger, rispondi alla mia domanda-
Hermione sbuffò. Il sole disegnava linee sul suo viso. Sembravano tatuaggi di luce. Ricominciò a camminare tanto velocemente che dovetti correre per starle dietro. -Sei uno stupido, non capisci mai nulla-
-Permettimi di capire- le toccai la spalla. Non si fermò.
-Cosa devo permetterti di capire? Se sei stupido io... - si bloccò e si voltò per guardarmi. Occhi negli occhi. Una contrazione delle palpebre. Un sospiro. -Lascia perdere- fece un passo avanti.
-Aspetta-
-Cosa dovrei aspettare?-
Molte cose. Da dove volevo cominciare?
-Come volevasi dimostrare-
-Cosa?-
-Lascia perdere- Hermione fece un passo, sbuffò e... la vidi inciampare sul marciapiede e cadere in avanti. Mi lanciai e l'afferrai per la vita.
-Dovresti guardare dove vai, Granger, non ci sono sempre io a salvarti-
-Ti odio- un ansimo. E fui fin troppo consapevole della sua vicinanza.
Corpo contro corpo. Sentii le sue labbra accarezzarmi la guancia. Morbide e umide. Lo stomaco mi finì a terra. Mi spostai appena e le finii ancora più addosso. Serrai la presa intorno alla sua vita. Quel respiro mi faceva impazzire.
-Draco- un ansimo, la voce che le si spezzava nella sua delicata gola.
Vorrei baciarla. Vorrei sommergerla di baci. Vorrei farla impazzire per i miei baci.
-Sai che tra di noi... -
La bolla si ruppe. Il vaso andò in mille pozzi. Il mondo tremò e si ricompose. La verità faceva male. Sale su una ferita sanguinante. Mi tirai indietro. Hermione barcollò, i capelli che le coprivano gli occhi come una tendina. Finito era tutto finito. Poi la Granger parlò.
-Conosci la storia di Romeo e Giulietta?-
Romeo e Giulietta? -Credo... è una storia Babbana?-
Se uno sguardo avesse potuto fulminare, beh, il suo lo avrebbe fatto. -Non ci sono storie Babbane, ma storie belle o brutte-
-E suppongo che questa sia bella-
Un luccichio nei suoi occhi. -Triste, è triste-
-Non mi dai mai ragione, vero?-
-Sì, è bella, una bella storia- sbuffò e nel farlo soffiò una ciocca di capelli che restò sospesa un secondo in aria prima di ricaderle sulle labbra. Bellissima. Non riuscii a toglierle gli occhi di dosso, immobile contro quel cielo azzurro, le nuvole bianche a incoronarla. Un quadro dai colori pastello.
-A questo punto dovresti raccontarmela- mormorai.
Hermione alzò gli occhi al cielo. -C'è questa ragazza che s'innamora di un ragazzo... e lui s'innamora di lei, ma... le famiglie sono contrarie a questa unione, si odiano-
-La tua famiglia non mi odia-
-La tua ha cercato di uccidermi-
-Beh, zia Bellatrix è sempre stata molto... - come definirla? Non avevo mai avuto una buona opinione su di lei. C'era qualcosa in quella donna che metteva i brividi. Deglutii, le parole che evaporavano nella mia testa. Niente, non riuscivo a definirla. -Odia molte persone, non dovresti prenderla sul personale... a volte nemmeno io ero sicuro di starle simpatico-
-Il problema non è solo tua zia-
-Mio padre... pure lui non è un tipo accomodante-
Parole sprezzanti che mi venivano gettate addosso come pietre. Ogni tanto mi ritrovavo a cercarmi addosso le cicatrici. O i lividi.
-E i miei amici non... - Hermione guardò altrove. Ora era il suo momento di non trovare le parole. Era divertente. La Granger che non trovava le parole. Ironico.
-Mi odiano, certo, certo-
-Non volevo dire questo, ma non hai fatto molto per convincerli a volerti bene-
-Che me ne frega di Potter? E ancor meno di Weasley... non so chi dei due sia peggio- Weasley aveva il suo cuore, il mio odio al momento era soprattutto per lui.
-A me di loro importa- si puntò le mani sui fianchi, piccola testarda.
-Questo potrebbe essere un problema-
Un lungo silenzio. Uno di quelli che ti stringe il collo come una corda. Un problema insormontabile. Senza speranza.
-Vuoi conoscere la storia?- Hermione si morse il labbro inferiore.
-Dimmi-
-Decidono di tentare lo stesso, di amarsi nonostante le difficoltà-
Sapevo che non ci poteva essere un lieto fine. Quella storia doveva essere come noi due. Ammaccata.
-E poi muoiono entrambi-
-Giusto una storia per risollevarmi l'umore-
-Lei finge di morire per fuggire a un matrimonio non voluto, lui si uccide credendola morta e lei... -
-Che casino, Granger, davvero, grazie per la storia allegra, ma... qui nessuno dei due morirà- non lo avrei permesso.
-Non stiamo insieme-
-Appunto- perché mi sentivo tanto stupido? E avevo la testa che mi scoppiava. -Quindi dovremmo prenderci una pausa? Non come coppia, ma come noi due, qualsiasi cosa siamo?-
Hermione alzò gli occhi. Quasi a dire che non avevo capito nulla. Non che fosse poi così distante dalla verità. -Che ne dici di prenderci un caffè?-
-Un bar Babbano?- feci una smorfia. Non riuscivo ad abituarmi ai Babbani. Anni a evitarli, a disprezzarli, a credermi migliore. E poi era arrivata la Granger.
-Sì-
-Va bene- non avrebbe fatto male. Almeno avrei passato un po' di tempo in più con Hermione. Era già qualcosa. Volevo che fosse qualcosa. Un modo banale per stare insieme. Io e lei. Una pausa dai nostri battibecchi. Sì, ci voleva proprio una pausa.
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Contaparole 2023
Fanfiction(COMPLETA) Questa storia partecipa alla challenge "Contaparole 2023" di @WattpadFanfictionIta. Una serie di oneshot dedicate principalmente a Hermione e Draco.