CAPITOLO 6 [In guerra]

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‼️ATTENZIONE: scene violente linguaggio esplicito e scene di sesso esplicite‼️

Non avevo la minima idea di dove mi trovassi, mi svegliai con solo l'intimo addosso, ero piena di lividi, ero legata e delle catene mi tenevano a un palo. Il freddo stava ripercorrendo ogni centimetro del mio corpo, era tutto buio, c'era una piccola finestra dietro di me che mi fece capire che era notte e quando cercai di capire dove mi trovassi sentii la porta davanti a me aprirsi violentemente.
Entrò un uomo, era rasato, abbastanza alto e grande, pensai avesse l'età di Salvatore, una camicia blu sbottonata mettava in risalto i suoi addominali, indossava jeans neri e aveva un tatuaggio sul collo, ritraeva il numero del diavolo e poi c'era un cuore spezzato.

Non avevo la minima idea di chi fosse. Si avvicinò a me e si piegò per arrivare alla mia altezza e con la mano mi sollevò il mento.

<<Plausibile che Salvatore sia così attratto da te.>>disse quel pervertito mentre iniziò a scrutare il mio corpo, i suoi occhi viscidi ricadevano senza pudore sul mio seno fino ad andare più sotto, mi stava esplorando con lo sguardo. E ciò mi fece solo deglutire.

<<Salvatore ti farà a pezzi quando scoprirà dove mi trovo.>> dissi a testa alta cercando di essere il meno vulnerabile e il più convincente possibile. Non avrei versato lacrime, la vulnerabilità non si sconta nemmeno all'inferno.

<<Forse..nel frattempo, potrei divertirmi un po' con te. Che te ne pare?>> si leccò le labbra con affare disgustoso.

<<Prova a toccarmi e ti staccherò il cazzo e ti strozzerò con esso.>> sputai aspra e lui scoppiò a ridere.

<<Sei una tipa tosta, lo ammetto.. ma tu sei legata ora, davanti a me e io posso fare di te ciò che voglio. Allora uno a zero per me, Vegas.>> disse sorridendo maliziosamente.

Sapeva anche come mi chiamavo.

Sporco maiale.

<<Tu non arriverai a domani, ne sei consapevole?>> dissi mantenendo il contatto visivo, fortunatamente tutta quell'adrenalina e pericolo mi causava più rabbia che paura, quindi no caro sconosciuto, quello era un uno a zero per me.

<<E chi sarà a uccidermi? tu? O magari Salvatore?>> disse compiaciuto forzando una risata che mi fece venire i brividi.

<<Io.>>non sapevo nemmeno io quello che stavo dicendo ma sapevo che non meritava di vedere l'alba del giorno seguente.

<<Tu marcirai all'inferno sapendo che l'ultima faccia che vedrai sarà la mia.>> dissi sapendo che così sarebbe stato.
Lui in risposta mi mollò uno schiaffo, afferrò prepotentemente i miei capelli.
<<Se io morirò mi assicurerò che tu venga con me e adesso zitta.>> sussurrò al mio orecchio.

Si chinò verso di me e velocemente mi slacciò il reggiseno.

<<Solo Dio sa quello che ti farò ora.>> disse divertito.

iniziò a toccarmi il seno e a masturbarsi davanti a me. Odiavo quella situazione ma più di tutto odiavo sentirmi così impotente, mi sentivo fragile..
Non potevo muovermi e desideravo la vendetta più di ogni altra cosa e lui era lì davanti a me che si divertiva.
Poi mi venne in mente un'idea, voleva fare lo sporco pervertito? Allora lo avrei assecondato, non era così intelligente e furbo così mi avvicinai a lui ancora legata e lo baciai, scendendo al collo e lui a quella reazione mi prese per i capelli e mi fece abbassare per succhiare la sua erezione.

La nausea iniziava a farmi girare la testa mentre il vomito in gola mi pregava di uscire.

<<Sono più brava con le mani.>> dissi con un sorriso malizioso. Decisi di fare quello che meglio sapevo fare, i miei occhi riuscivano a manipolare e dopodiché lo avrei distrutto, forse.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 10 ⏰

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