Classi V, ambito filosofico.

12 0 0
                                    

Filosofia testo argomentativo tipologia B

Produzione di un testo argomentativo, ambito filosofico.

Consegna:

Analizza ed esponi la concezione del tempo per Kant e Bergson, confrontando le diverse prospettive, fai riferimento alle tue conoscenze sull'argomento del Tempo, anche in relazione ad altri autori da te studiati. Fai una tua riflessione sul tempo e la sua concezione al giorno d'oggi in confronto con gli autori suggeriti.

TEMPO E SPAZIO COME FORME PURE A PRIORI (I. Kant)

In questa ricerca si troverà che vi sono due forme pure d'intuizione sensibile, come princìpi della conoscenza a priori, cioè spazio e tempo, del cui esame noi ci occuperemo ora. Mediante il senso esterno [...] noi ci rappresentiamo gli oggetti come fuori di noi, e tutti insieme nello spazio. Quivi sono determinate, o determinabili, la loro forma, grandezza, e reciproche relazioni. Il senso interno, mediante il quale lo spirito intuisce sé stesso, o un suo stato interno, non ci dà invero nessuna intuizione dell'anima stessa, come di oggetto; ma c'è tuttavia una forma determinata per la quale soltanto è possibile l'intuizione del suo stato interno, in modo che tutto ciò che spetta alle determinazioni interne vien rappresentato in rapporti di tempo. Il tempo non può essere intuito esternamente, come non può essere intuito lo spazio come qualcosa che sia in noi.

Kant, Critica della ragion pura, Laterza, Bari 2

L'UNIVERSO DURA (H. Bergson)

Tutte le nostre convinzioni riguardo agli oggetti, tutte le nostre operazioni sui sistemi isolati della scienza poggiano [...] sull'idea che il tempo non eserciti su di essi alcuna influenza. Abbiamo già accennato a questo problema in un precedente lavoro, e vi torneremo nel corso del presente studio. Per ora, limitiamoci a rilevare che il tempo astratto t attribuito dalla scienza a un oggetto materiale o a un sistema isolato consiste semplicemente in un numero determinato di simultaneità, o più in generale di corrispondenze, e che questo numero rimane identico qualunque sia la natura degli intervalli che se-parano tali corrispondenze. Quando si parla della materia inorganica, non ci si sofferma mai su questi intervalli, oppure li si considera solo per riscontrarvi nuove corrispondenze, senza però occuparsi di ciò che tra esse accade. Il senso comune, che si occupa solo di oggetti se-parati, come fa d'altronde la scienza che prende in considerazione soltanto sistemi isolati, si pone all'estremità non all'interno degli intervalli. Questo è il motivo per cui si potrebbe supporre che il flusso del tempo raggiunga una rapidità infinità, che tutto il passato, il presente e il futuro degli oggetti materiali o dei sistemi isolati si dispieghino simultaneamente nello spazio: non bisogna modificare niente, né nelle formule dello scienziato né nel linguaggio del senso comune. Il numero t significherebbe sempre la stessa cosa, Indicherebbe ancora lo stesso numero di corrispondenze tra gli stati degli oggetti o dei sistemi e i punti della linea già completamente tracciata che ora sarebbe "il corso del tempo". La successione è tuttavia un fatto incontestabile, anche nel mondo materiale. Per quanto i nostri ragionamenti sui sistemi isolati implichino che la storia passata, presente e futura di ognuno di essi possa dispiegarsi simultaneamente a ventaglio, nondimeno questa storia si svolge in modo proporzionale e come se occupasse una durata analoga alla nostra. Se voglio prepararmi un bicchiere d'acqua zuccherata, per quanto possa darmi da fare devo aspettare che lo zucchero si sciolga. È un piccolo fatto ricco di insegnamenti. Il tempo che devo aspettare non è più infatti il tempo matematico che può applicarsi a tutto il corso della storia del mondo materia-le, anche se si dispiegasse simultaneamente nello spazio. È un tempo che coincide con la mia impazienza, cioè con una certa porzione di quella che è la mia durata e che non può allungarsi o contrarsi a piacere. Non è più qualcosa di pensato, ma è qualcosa di vissuto.

 H. Bergson, L'evoluzione creatrice, trad. di F. Polidori, Raffaello Cortina Editore, Milano 2002705580859095100105395TRA OTTOCENTO E NOVECENTO: LA CRISI DELLE CERTEZZE E LA REAZIONE AL POSITIVISMOPARTE 2

Guida alla comprensione e all'analisi dei testi proposti: nella tua relazione argomentativa utilizza la traccia data dalle domande poste di seguito utili anche per la comprensione dei testi sopra prodotti, ricorda di usarle per comprendere e per argomentare, non come se fosse un test, non devi rispondere alle domande.

Come definisce Kant lo spazio e il tempo?

Che cosa intende per senso esterno e senso interno?

Quali significati attribuiti allo spazio e al tempo vengono esclusi da Kant?

In questo brano di Bergson si sostiene che il tempo della scienza è lineare?

Spiega il concetto di durata secondo Bergson.

Che cosa intende dimostrare Bergson con il celebre esempio dell'acqua zuccherata?

Perché «è un piccolo fatto ricco di insegnamenti»?

Prova a immaginare anche un altro esempio.

Che cosa sono il tempo della scienza e il tempo della coscienza, secondo Bergson?

Confronta la visione del Tempo nei due brani letti.


Maturità, la prima prova, il testo argomentativoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora