<<Grazie ragazze, è stata una bella serata. Ne avevo bisogno. Adesso è meglio che vada, domani mattina Jin tornerà sicuramente presto e mi devo preparare psicologicamente. >> faccio una smorfia alle due che sorridono. <<Vedrai che avrà dimenticato già tutto, lo sai che non riesce a tenere il broncio più di mezza giornata. Predi esempio. >> mi dice Kate <<Alle volte vorrei sapere da che parte state ragazze... sul serio. Prenderò un esaurimento per questa situazione, già non è che stia mentalmente a posto in questo periodo. >> <<Marina, seriamente, tu lo sai che noi ci siamo per qualsiasi cosa. Non devi affrontare tutto da sola per forza. >> Debora mi guarda teneramente, il ché è tutto dire, devo fare proprio pena penso. <<Lo so, lo so ragazze. Ma sto bene, davvero. Il dolore deve fare il suo corso, starò bene vedrete. >>le rassicuro.
Appena varco la porta di casa mi accorgo che le luci sono accese <<Dove avrò la testa, ho dimenticato di spegnere le luci? >>penso ad alta voce mentre mi libero di cappotto e scarpe. Entro nell'ampio salone e lo trovo lì, poggiato al tavolo . In divisa militare ancora con il berretto in testa, braccia conserte e piedi uno sopra l'altro con uno sguardo truce. <<Jin!? Ma sei matto? Avresti potuto spaventarmi a morte! Che ci fai qui? >> chiedo sorpresa <<Che c'è, devo avvisare per tornare a casa adesso? >> il tono della sua voce era serio e freddo. Mi sa che non gli è passata affatto. << Stai scherzando? Hai voglia di litigare Jin? >> spero che la smetta di guardarmi come se volesse fulminarmi <<Dove cazzo sei stata? E con chi soprattutto. >> bene, voleva litigare <<Come vuoi Jin, litighiamo. Sprechiamo il nostro tempo così....>> rispondo alzando le braccia come se mi fossi rassegnata <<... per caso devo chiedere il permesso se voglio passare una serata fuori? Sentiamo genio, con chi credi sia uscita? >> lo sfido <<Non ho voglia di giocare agli indovinelli, quindi dimmelo e basta. >> ma è matto davvero? <<Jin, ma sei stupido o cosa? Con chi vuoi che sia uscita. Spero che questo tuo atteggiamento sia dovuto al fatto che hai passato una brutta giornata. Anche in questo caso non te la faccio passare e non lo accetto. Quindi me ne vado a letto. Stasera dormo nella camera degli ospiti. Buonanotte. >> faccio per girarmi e andarmene quando mi sento afferrata un polso. Vengo strattonata e costretta a girarmi <<Hai deciso di farmi arrabbiare ancora di più? Posso avere UNA CAZZO DI SPIEGAZIONE? >> mi urla contro, non lo riconosco, mi fa quasi paura <<Toglimi immediatamente le mani di dosso se non vuoi che me ne vada direttamente da questa casa. >> dico con un tono freddo e schifato. Questa cosa credo lo abbia riportato alla realtà perché cambia sguardo in pochi secondi. Sto iniziando a preoccuparmi, ma adesso non sono in grado di aiutarlo, sono troppo arrabbiata.
Dopo un paio d'ore credo che non riuscivo ancora a dormire sento la porta della camera aprirsi. Jin si avvicina al letto e si siede di spalle. << Scusami >> dice in un soffio di voce. Per caso stava piangendo? Mi alzo di scatto e gli afferro le spalle per girarlo verso di me, non stava piangendo, ma aveva pianto sicuramente. Mi siedo su di lui a cavalcioni e lo stringo a me <<Jin, che ti succede? Vuoi parlarne? Dimmi cosa posso fare per te. >> lo sento fare una risata ironica, mi stringe a se <<Tu? Dovrei essere io a fare qualcosa per te, invece... >> le parole gli muoiono sulle labbra. Mi scosto e gli predo il viso tra le mani e lo bacio. <<Amore, ma che succede? Parlami. >> lui mi stringe di nuovo, sembra non voglia guardarmi. Dopo qualche minuto in quella posizione lui parla <<Yoongi mi ha raccontato come sei stata i primi tempi prima di riprenderti....>> maledizione, perché Yoongi deve fare sempre così, mi chiedo, ma non lo interrompo <<... io... io... non ho potuto fare niente per te e questa cosa mi uccide. Io mi fido di te e lo so che non faresti mai nulla con nessuno, ma a volte penso che..... >> è in difficoltà <<... penso che magari un giorno ti stancherai di tutto questo e andrai via. Non ti biasimerei e so che è stupido pensarlo. Ti chiedo scusa davvero, ma credo di impazzire. Sono fatto così, un po' all'antica diciamo. Non dovresti affrontare tutto da sola, doveri fare di più per te. >>ma che caz... <<Jin...>> gli prendo di nuovo il viso tra le mani <<... guardami. Ma cosa stai dicendo? Ma quello che deve essere sostenuto sei tu. Io non sono sola, tu invece... >> faccio una piccola pausa perché non trovo le parole giuste, guardarlo così dispiaciuto non mi fa ragionare <<... ascolta.>> lui mi mette un dito sulle labbra <<Ascoltami tu. Oggi ho esagerato, non lo so perché a volte mi sento insicuro e mi vengono certe paure, ma ti assicuro che mi fido di te. Credimi. >> io inclino la testa <<Io ti credo, ma devi smetterla di tormentati ok? Quante persone belle e interessanti potremmo incontrare sul nostro cammino? Adesso puoi dire che nella vita non si può mai sapere, niente è sicuro e tutte queste cose qui. È vero, hai ragione. Ma non si può vivere così, me lo hai insegnato tu. Io ti amo e penso solo al nostro futuro. Non ho passato un buon momento, non lo nego...>> <<Me lo hai nascosto e adesso che Yoongi parte ho paura che tu possa avere una ricaduta >> mi interrompe e mi spiazza, come faceva a conoscermi così bene, è come se mi leggesse dentro. <<Ti prometto che sarò più forte e che non te lo nasconderò se qualcosa non va. Va bene? >> cerco di rassicurarlo ancora. Lui non parla mi guarda con quegli occhi a mandorla bellissimi e profondi <<Ti amo. >> mi sussurra baciandomi la punta del naso, sto per sciogliermi me lo sento. Si alza prendendomi in braccio <<Ti porto in camera nostra. >> io annuisco e poi mi bacia, questa volta sul serio mente si avvia nella nostra stanza.
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Che ca... sta succedendo oggi? (spinoff - shot story) PARTE 1
Fiksi PenggemarDoveva essere una tranquilla giornata di lavoro. Invece......