Parigi, Francia.
🌑
Stranger si sarebbe aspettato di tutto tranne di farsi fare da guida da un più che probabile stalker e addirittura era entrato nella sua auto, mai e poi mai il supercattivo si era fidato di uno sconosciuto a tal punto da salire sul suo veicolo -- difatti non si fidava di Lee Know, ma era obbligato a chiudere un occhio sulla faccenda. Dopotutto erano colleghi da neanche un'ora.
In mezzo alla strada, Jisung sedeva sul posto del passeggero accanto a quello del guidatore e Minho, alla guida, teneva gli occhi felini e attenti sulle altre macchine. Il silenzio tombale che regnava nell'auto aveva messo particolarmente a disagio il nostro caro cantante che, comodamente appoggiato al sedile, guardava fuori i pedoni camminare sul marciapiede. Parigi aveva il suo fascino, ma per chi aveva speso anni su e giù per quelle strade ormai era tutto monotono. Niente era bello per i parigini, ma bisogna ricordarsi che la bellezza sta anche nelle cose che si vedono ogni giorno, proprio come quelle strade.
Poi, era stata la mente a dettare, Jisung parlò, forse perché non sopportava più quel silenzio assordante o forse per via delle domande che ronzavano nella sua testa. "Allora... di che collana si tratta?"
Jisung, avendo ancora il viso rivolto al finestrino, non fece caso allo sguardo che gli lanciò Minho il quale rimise esso subito sull'asfalto grigio e malamente decorato da strisce tempo addietro bianche ed ora quasi inesistenti. "È una collana di famiglia, pensavo di avertelo scritto."
"Sì, okay, ma è una collana che viene tramandata nelle varie generazioni? Deve avere un valore affettivo per te, ma anche valore significativo se ti è stato rubato."
"E cosa dovrebbe centrare questo?"
Jisung si voltò verso il guidatore che, serio ed ora incupito, continuava a stare con la testa dritta davanti a sè. Il cantante prese un bel respiro e, con la calma che solo Dio sa da dove ha preso, cercò di rispondere alla domanda appena posta. "Seo Changbin è un grande pezzo di merda peggio di suo padre. Se te l'ha rubata, vuol dire che debba valere molti soldi, forse anche più dei cinquemila euro...", fece una pausa, forse per pensare o forse per osservare al meglio il profilo di Minho, "... Ma io non so minimamente come sia fatta 'sta collana, non posso dire a fantasia che valore abbia."
"Changbin è solo un pezzo di merda, come hai detto tu. Momentaneamente non ha l'intenzione di rivenderla ad un prezzo assolutamente non ragionevole, vuole solo tenersela in casa come se fosse un'opera d'arte." Le dita di Minho si strinsero attorno al volante e le loro nocche si sbiancarono, segno di rabbia. Le sue sopracciglia erano segnate all'ingiù e le sue labbra piene ferme in una linea dritta. Jisung decise di non aggiungere altro dato lo stato attuale di Minho, avrebbe preferito non iniziare già col piede sbagliato, anche se in realtà l'approccio che avevano avuto fin dall'inizio non era stato uno dei migliori. La conversazione quindi morì lì, e la macchina divenne un funerale.
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MEET ME HERE ACROSS THE PLANE
ActionParigi, come altre città, è popolata da una piccola minoranza di supereroi che proteggono i parigini dal male di tutti i giorni: incendi, esplosioni, rapine, supercattivi che vogliono impadronirsi della capitale... Stranger è uno dei cattivi, uno d...