Chapitre neuf

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Milano, Italia.

Milano, Italia

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🌑

Quella sera Jisung, Minho e Christopher erano andati a mangiare in un ristorante vicino al luogo dove alloggiavano e per la prima volta nella vita il ballerino professionista di quel trio provvisorio provò vero cibo italiano. Il cantante ed il manager -- specialmente il manager -- lo aiutarono nella scelta dei pasti e gli consigliarono varie portate succulenti e che gustò con gioia, passando una bella serata. Quando si costrinsero a pagare ed uscire dal locale quasi rimpiansero di essersi alzati dal tavolo che li era stato assegnato.

Adesso si trovavano tutti in hotel, nelle proprie camere, e Jisung aspettava sveglio il suo collega per parlare del prossimo piano in vista della sfilata di Versace a cui avrebbe partecipato anche Seo Changbin, a quanto pare. Minho s'era diretto svelto verso il bagno una volta rincasati e prima ancora di entrare in esso aveva portato appresso con sé un oggetto che il rapper non riuscì a scorgere. Bah, poco importava.

Jisung era seduto a gambe incrociate sul suo letto dove vi erano posizionati la pianta del luogo in cui si sarebbe tenuta la sfilata -- segnato con una crocetta addirittura i posti in cui si sarebbero seduti rispettivamente lui e Seo -- e possibili entrate per intrufolarsi senza essere beccati e buttati fuori.

Minho nel frattempo era finalmente uscito dal bagno dopo la sua doccia e, sistemandosi con una mano le ciocche dei capelli, chiamò Jisung per fargli capire di aver finito; quest'ultimo si voltò al suono della sua voce e, sarcastico come era diventato, lo prese in giro.

"Finalmente, pensavo tu fossi caduto nel ces-"

Si bloccò a fine frase quando i suoi occhi intercettarono un colore differente e che catturava immediatamente la vista di un qualsiasi essere umano e, Che cosa?!, Jisung restò senza fiato. Lee Minho ora non aveva più i capelli di quel rossiccio un po' scolorito ma comunque divino. Ora era biondo.

Era biondo miele, biondo ape, biondo oro... Lee Minho era biondo.

E, tranquilli, non se li era tinti i capelli, aveva solo spruzzato il suo solito spray.

Jisung sentì i polmoni richiedere aria e boccheggiò, non sapendo che altro fare. Doveva ammetterlo, Minho stava bene con qualsiasi colore di capelli: rossi, corvini, biondi e chissà quante altre tonalità s'era messo sulla testa. In qualsiasi modo era mozzafiato.

Minho ghignò come suo solito nel vedere come il suo collega si fosse imbambolato ad osservarlo e, dopo una leggera risata che risvegliò persino Jisung, lo derise. "Ebbene tesoro? Non parli più?"

Sì, Minho aveva continuato a chiamarlo in quel modo quando si trovavano da soli.

Stranger si riprese alla svelta -- doveva riprendersi alla svelta -- e per non esaminarlo ancora si voltò verso il foglio di carta stampato. "Stai zitto Lee e piuttosto renditi utile."

Lee Know fece come detto, alla fine sapeva bene che non era momento per gli scherzi e soprattutto per stuzzicare il cantante come piaceva a lui, quindi si avvicinò al materasso sedendocisi sopra e puntando i suoi occhi sulla piantina.

"Non ci sono altre porte da cui potrei entrare?"

"No... È tutto sorvegliato, credo che si accorgerebbero anche di un gatto."

Minho osservò per altri secondi il foglio di carta come fece Jisung, guardò il posto che era stato dato a quest'ultimo e vide che fosse in prima fila e in diagonale a lui si trovava, sempre in prima fila, la sedia di Seo. Poi, con il dito, Minho indicò un punto preciso: i bagni.

"Potrei entrare dalla finestra del bagno e aspettarlo lì."

Jisung, che prima aveva seguito con lo sguardo il braccio scoperto da maniche e muscoloso del suo collega, riportò gli occhi in quelli scuri del maggiore. "E se per tutta la durata della sfilata non va in bagno?"

"Allora mettigli un lassativo nella bevanda."

...

Vi lascio immaginare la faccia che fece Jisung a quell'affermazione.

Minho si schiarì la gola prima di ritornare serio e prima che il cantante lo rimproverasse. "Lee, le sfilate durano massimo quindici minuti."

"Ma dai, dovrà pur andare in bagno."

"E se in caso contrario non ci andasse?"

Minho sbuffò lasciandosi cadere sul letto sotto lo sguardo perforante di Jisung per niente voglioso di scherzetti o giochetti. "In caso contrario, quando starà per finire la sfilata, sarai tu a portarlo da me."

Stranger restò a guardarlo e Lee Know gli regalò ancora il suo solito sorrisetto strafottente il quale il primo avrebbe voluto strapparlo a morsi per non vederlo mai più.








































~ # shioko .

doppio aggiornamento per lo stesso motivo della settimana scorsa ♡
++ cosa ne pensate della storia?

MEET ME HERE ACROSS THE PLANEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora