Quando torno a casa non c'è nessuno, per fortuna, potrò preservare la mia felicità ancora per un po'.
Prendo dal frigo una coca zero, mi butto sul letto e penso a se scrivere o no a Victoria, forse le ho solo fatto pena, sicuramente.
Il suo profilo è pieno zeppo di foto con amici, quasi nessuna foto di lei, e presumo nessun ragazzo (o ragazza).
Stalkero sia lei sia la sua rete di conoscenze, quando, la cartellina dei dm mostra un "+1"
Oddio, è lei?
No.
Agata.
Aspetta, Agata?
"Scusa per oggi a scuola, però dai Morgana dammi una chance :) <3"
Molto strano. Sì ne sono convinta, sarà qualche scomessa. Lascio il visual.Cerco il mio libro per tutta la casa, appena lo trovo mi ricordo di averlo finito giusto ieri sera, d'accordo, è tempo di un giro in libreria. Prendo un po' di soldi dal mucchietto che ho messo da parte fra Natale e compleanni vari.
Piove, esco con l'ombrello, a piedi. Naturalmente con le cuffie sparate al massimo nelle orecchie.
La pioggia di inizio autunno è una delle mie cose preferite, quando non fa troppo freddo, quindi posso uscire con uno dei miei maglioni di lana, senza giubbotto. L'atmosfera è così bella che scatto qualche foto a me, e a tutto ciò che vedo.
In libreria c'è un bel caldo, poso l'ombrello facendo attenzione a non bagnarmi, amo la pioggia ma i vestiti bagnati sono il male assoluto.
Entro, ed eccola lì, Victoria, o meglio "Viki".
I suoi capelli ora sono raccolti in una treccia bicolore poggiata sulla spalla destra, a scuola non avevo notato i suoi occhi, verde oliva, o bottiglia. Le mani curatissime tengono il mio libro, beh oddio non mio, le poesie di Saffo. Sembra molto immersa, non la disturbo e corro nell'angolino Young Adult a cercare qualcosa che scaturisca la mia curiosità.
Non smetto di pensare a lei, prendo libri dalle copertine accattivanti ma leggo tutto senza concentrarmi. Una mano si poggia sulla mia spalla, distinto mi ritraggo, odio il contatto fisico, cerco di evitarlo sempre.
<Mora! Eccoti qui! Ma che coincidenza>
È Victoria.
Mora? Cos'è questo soprannome? Carino.
Le braccia di lei sono aperte, verso di me, dovrei abbracciarla? Ci provo, non mi dispiace particolarmente in realtà, strano, molto strano.
I suoi vestiti profumano di ciliegia, i capelli di vaniglia. I jeans che aveva a scuola sono stati sostituiti da un bel vestito rosso vermiglio, stessa tinta dei capelli, sopra una giacca di pelle, i gioielli dorati sono numerosi.
Oro
io indosso solo argento.
<Mmm, odori d'incenso, e un pizzico di lavanda.> Beccata. Sono estremamente superstiziosa, certo che odoro d'incenso, ne accendo uno ogni giorno in camera, le mie di energie negative sono già troppe, quelle degli altri non mi avranno
Le faccio un sorriso. Non so cosa dire. Io sono un'assoluta ignorante sociale, potremmo paragonare la mia intelligenza sociale a quella di un neonato, anzi il neonato ne avrà maggiore con la sua esperienza di poche ore.
<Che leggi?> <Uhm, non ho deciso nulla, qualche consiglio?>
Così posso capire i suoi gusti, voglio sapere tutto di Victoria, qualcosa di lei mi affascina.
<Sarò noiosa, ma se non l'hai letto leggiti assolutamente heartstopper>
Uuhh, un libro queer, ok, calma.
<Capito, lo prendo> <Oh, sempre che le coppie gay non ti diano fastidio>. La fisso, ma mi ha vista? Come si può pensare io sia omofoba? Oppure... Vuole che lo dica chiaro e tondo? <ahahaha, ma no no, anzi io sono lesbica>
<anch'io sai?>
anche lei.
ANCHE LEI?
Va bene Morgana, chill, non fare la strana.
Victoria ride, quant'è bella la sua risata.
<Ti va di farci un giro? Io prendo questo.> Mi mostra il libro di Saffo, quello che ho terminato da poco.
Una piccola parte in me inizia a sperare.
Ma sono pronta anche solo per innamorarmi?
Il suo invito risuona nella mia testa.
Un giro.
<sì> sì, sono pronta.
<Perfetto, andiamo in qualche bar che muoio di fame>
Si gira e mi prende la mano, mi porta alla cassa e fa scivolare "heartstopper" dalle mie braccia.
<Questo lo pago io dai, un regalino per una nuova amica>
Mi fa l'occhiolino e cerca il portafoglio nella borsetta.
Provo a ribattere ma subito si poggia un dito sulle labbra per dirmi di non continuare.
Sento le guance che s'arrossano.
Qualcosa nasce dentro di me,
qualche sentimento rinasce,
qualcuno è nuovo.
Di nuovo le nostre mani si incontrano, mi lascio trasportare da lei,
un'altro sorriso solca il mio volto
uno vero.
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Ultima dedica alla Luna
RomanceLa luna è cosi bella, non credete? Dedicherei la mia vita ad essa, forse lo farò. Queste sono le mie ultime parole, i miei ultimi racconti, l'ultimo respiro di Morgana Andrisani.