|Bangchan|
Esco dalla casa di Jeongin e mi fermo a guardarla. Devo ricordarmela. Anche se ha detto di non voler vedermi più sono abbastanza sicuro che mi richiami. Mi viene da sorridere al solo pensiero di quel ragazzo così poco sicuro di sé che è riuscito ad aprirsi..anche solo cantando. Al dire il vero mi ricorda qualcuno. Qualcuno che consoco fin troppo bene con un problema che ha superato tanti anni fa solamente parlandone con una persona. Quel ragazzino era il Bangchan piccolo ed innocente che aveva paura del mondo esterno e del giudizio degli altri come se ogni brutta parola o giudizio fosse una coltellata alla schiena. Lo so, alcuni penseranno che sto drammatizzando un po' troppo la situazione ma sono sicuro che Jeongin la pensa come me. Riuscirà a superare il suo problema..se solo trovasse una persona che lo ami davvero..
|Jisung|
"Secondo te com'è l'ha presa?" chiede Felix giocherellando con le chiavi di casa
"Chi? Jeongin?" chiedo non prestando particolarmente attenzione
"No guarda! Il tuo cane!" Dice evidentemente ironico
"Scusa Felix ma sto pensando proprio a lui in questo momento" dico
"Andiamo a trovarlo? Così andiamo a scuola insieme" dice Felix con un sorriso più brillante del sole. Io annuisco sperando di non essere ammazzato da Jeongin per aver chiamato uno psicologo senza il suo consenso.
Io e Felix ci avviamo verso casa sua che è a pochi passi dalle nostre. Ansia.
Non so come potrebbe prenderla.
"Voi due!" Sento una voce davanti a noi
"Cazzo Felix scappa"
"Corriamo?" Annuisco e cambiamo strada ma prima di fare poco più di due passi Jeongin ci prende dagli zaini.
"Ora mi dovete spiegare perché cazzo lo avete fatto" dice Jeongin
Si è evidentemente incazzato.
"Jeongin devi capire che lo abbiamo fatto per il tuo bene!" Dice Felix
"Si ma contro la mia volontà" continua Jeongin
"È stato tanto terribile? Così tanto da odiarci?" Felix è molto sicuro di quello che dice sa di aver fatto la cosa giusta e lo sono anche io
"Non è stato terribile ma avrei preferito non averne avuto niente a che fare. Ho dovuto cantare!"
Cosa? Cantare? Cantare! Non ci posso credere
Vedo Felix sorridere ancora scioccato per la rivelazione.
"Che c'è? Che ho detto di male?" Chiede Jeongin dubbioso
"Jeongin non ci posso credere...non sono sei riuscito a parlarci ma hai anche cantato?" Dice Felix.
Io che non ho ancora spiccato parola abbraccio improvvisamente Jeongin stringendolo forte e iniziano a saltellare
"Jisung hai invertito latte con il vino sta mattina?" Dice Jeongin irritato cercando di allontanarsi
"No scemo sono felice per te" dico dandogli un pugnetto suo braccio
"Si si certo ma tanto non avrò un altro appuntamento con lui...e non provate a richiamarlo o vi ammazzo"
"Sicuro, sicuro?" chiede Felix avvicinandosi a Jeongin con un sorrisetto
"Sicurissimo" risponde lui
"Sicuro, sicuro, sicuro?" Chiedo io con cercando di fare gli occhi dolci
"Avete rotto il cazzo ora andiamo o finiremo per perdere l'autobus" dice Jeongin trascinandoci e prendendoci dagli zaini.
Anche se è il più piccolo di tutti e tre sembra il più grande mentalmente...ahh quanto gli voglio bene. Penso come ultima cosa mentre mi sistemo lo zaino e entriamo nell'autobus per andare a scuola.*Angolo autrice*
C'è l'ho fatta. Scusate è un po' più corto degli altri ma questo capitolo è una specie di "corda" per collegare delle idee che ho in mente. Eh niente al prossimo capitolo
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"Save me" -JeonChan
General FictionYang Jeongin un ragazzo di 18 anni, all'ultimo anno di liceo decide di prendere un appuntamento da Bang Chan, uno psicologo per ragazzi con l'intenzione di liberarsi di un peso che si porta dietro ormai da più di 3 anni...