|Jisung|
"Secondo me siamo stati un po infami."
"Ma no, non dire così Felix, alla fine stiamo fuori per.. Un anno?" dico io cercando di sdrammatizzare ma ottengo l'esatto opposto ricevendo un'occhiataccia tremenda dal biondo.
"Già, un anno. È davvero tanto lo sai?" dice lui.
Beh effettivamente si, un anno è tantissimo ma avevamo bisogno di andare all'estero, un po per noi ma soprattutto per Jeongin.
"Allora Felix come si chiama l'amico tuo che può ospitarci" giusto per cambiare discorso.
"Minho" replica lui.
Mhh Minho, spero non sia uno stronzo oppure vado a dormire per strada.
"Beh, è un bravo ragazzo ma alcune volte è un po stronzo." dice
Ecco appunto.
"Speriamo bene allora..." dico a bassa voce.
Stiamo camminando ormai da quasi mezz'ora da quando siamo scesi dall'aereo e le mie gambe iniziano a risentirne.
"Felix, quanto manc-" la voce di qualcuno mi ferma.
"Hey Felix, sono qui!" una voce maschile attira la mia attenzione. Strizzo gli occhi per vedere chi è ma è ancora troppo lontano per focalizzare la sua figura.
"Hey Minho!" dice il biondo.
Il ragazzo si avvicina sempre di più a noi fino a quando..
O mamma mia, Gesù bambino, la Madonna, l'arcangelo Gabriele e tutti i santi, amen. Cosa mi stai dicendo signor Minho?!|Felix|
Eccolo Minho che si avvicina e io mi volto verso Jisung per presentargielo e... Che cazzo Jisung, levati quella espressione da ebete che ti ritrovi o penserà che ho portato un disagiato a stare a casa sua.
"Jisung, lui è Minho, Minho, lui è Jisu-"
"Porca troia che figo della madon-" gli tappo la bocca con la mano. Jisung, sei l'amico più coglione che conosca.
"Scusa come?" dice giustamente quel povero cristiano di Minho.
"Scusaci un attimo" rido nervosamente e mi allontano velocemente con Jisung che ho preso per la manica.
"Porca miseria Jisung! Sei gay fino al midollo!" dico con una faccia misto arrabbiato e sorpreso.
"Si problemi? E tu bel fanciullotto non mi avevi mica detto che avevi un dio greco simbolo della figaggine come amico." dice incrociando le braccia gonfiando le guance. Mi sbatto la mano in fronte. Che deficiente.
"E poi Mr.'Faccio finta di essere etero ma sono gay pure io' non fare il finto tonto" dice con la sua solita faccia.
"Muoviti o ti lancio nel fiume" lo prendo nuovamente per la manica e lo riporto da Minho cercando di non fare figuracce.. Sarà un anno estenuante, speriamo bene per Jeongin.|Jeongin|
Ho sonno. Che ore sono?
Mi alzo svogliatamente dal letto per poi cadere di faccia sul divano affianco.
"Beh, almeno due passi li ho fatti" mi stropiccio gli occhi con le mani e mi guardo allo specchio. Devo andare a scuola. Vado? Non vado? La faccio saltare? Direi la terza opzione.
Mi alzo finalmente dal divano per andare in bagno a darmi una sciacquata. Mi butto l'acqua gelida in faccia che mi fa un po' risvegliare.
Scendo in cucina per preparami le cose per la scuola, stranamente mi sono svegliato abbastanza presto e ho anche il tempo per fare colazione. Finisco di preparami e vedo l'orologio che segna le 7:55. Ho 15 minuti di tempo per arrivare a scuola quasi quasi vado a piedi con... I miei amici.
No.
Non ci sono.
Mannaggia a me, lo scordo sempre e finisco per rovinarmi la giornata più di quanto lo sia già.
Esco da casa, chiudo la porta a chiave ed inizio ad incamminarmi verso la scuola. Dopo 10 minuti eccomi arrivato davanti al cancello. Sembra alto 200 metri cazzo, che ansia. Prendo un bel respiro e indosso il cappuccio per passare inosservato. Fino a questo punto va tutto bene, nessuno che mi guarda o mi giudica... O almeno così pensavo.
"Yang Jeongin insieme a Min-Seong, nell'ufficio del preside ora" sento dire dall'autoparlante della scuola.
Alzo gli occhi al cielo. Si tratta sicuramente per la faccenda dell'altra volta. Vado nell'ufficio del preside e busso.
"Avanti" dice la vice roca del preside.
Entro nella stanza e la prima cosa che noto è lo sguardo agghiacciante di Min-Seong che mi scruta dall'alto in basso. È inutile che mi guardi così, è colpa tua se siamo qui.
Mi siedo nella sedia accanto a lui e il preside inizia a parlare.
"È vero quello che si dice su di voi?" dice lui guardando ad entrambi.
"È colpa del coglione qua al mio fianco che mi ha alzato le mani addosso" Min-Seong mi indica minacciosamente. Ma pensa te questo. Prima mi minacci di picchiarmi e poi dai la colpa a me.
"Innanzitutto moderi i termini signor Seong e tu Jeongin..è vero che gli hai alzato le mani addosso?" dice girandosi verso di me.
Eccolo.
Prendo un bel respiro e inizio a parlare.
"Si lo ammetto ma è stata autodifesa, so di aver reagito male con la violenza ma anche lui mi ha minacciato di picchiarmi"
Min-Seong scoppia a ridere.
"Ma pensa te questo! Prima mi picchi e poi dai la colpa a me? Tua madre ti ha proprio voluto male per aver partorito uno come te!" Lo odio. Lo odio con tutto me stesso. Stringo i pugni e cerco di trattanere l'impulso di picchiarlo di nuovo.
"Min-Seong! Devo ripetertelo?" gli urla il preside.
Il diretto interessato alza gli occhi al cielo schioccando la lingua.
"Mi scusi.." Bugiardo.
Il presi sospira e appoggia i gomiti sul tavolo.
"Allora facciamo così. Per risolvere la questione domani dopo scuola fate venire un vostro familiare o persona che può sostenere la vostra parola come familiari o amici.. Ho bisogno di chiarire la situazione e mi servono dei testimoni. Capito? Potete andare."
No, no, no, come faccio?
"No, scusi signor preside io non ho nessuno da portare" dico.
"Avanti Jeongin, avrai pure amici o parenti, smettila di evitare sempre tutto." dice il preside e Min-Seong ride.
Evitare sempre tutto? Seriamente?
"Ah ovviamente se non portate nessuno siete sospesi quindi vedete di ascoltarmi. Ora andate a lezione."
Beh grazie davvero..
Esco dalla stanza e mi dirigo in classe. Penso proprio che rischierò la sospensione.. A meno che..
"Bangchan.."*angolo autrice*
Arieccomi anche prima del solito mi sono superata. Questo capitolo mi piace soprattutto la parte dei due amici.... Cosa succederà al giovane Jeongin? Beh non lo scoprirete mai. No ovviamente scherzo, ci vediamo al prossimo capitolo.
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"Save me" -JeonChan
General FictionYang Jeongin un ragazzo di 18 anni, all'ultimo anno di liceo decide di prendere un appuntamento da Bang Chan, uno psicologo per ragazzi con l'intenzione di liberarsi di un peso che si porta dietro ormai da più di 3 anni...