CAPITOLO 14

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Questa settimana nella Formula 1 è un periodo di pausa, un momento di respiro tra le gare, poiché il prossimo Gran Premio sarebbe stato tra due settimane. Per Sophie, questa pausa significava qualcosa di più. Con solo sei gare alla fine del campionato mondiale, e nessuna di esse in programma vicino all'Italia, si rendeva conto che non avrebbe più avuto l'opportunità di assistere a una gara dal vivo per tutto il resto della stagione. 

Sophie si sentiva anche preoccupata perché sapeva che le occasioni di vedere Charles sarebbero state poche e distanti tra loro, tra i Gran Premi e gli allenamenti. Era incerta su quando avrebbero potuto incontrarsi di nuovo e su come potrebbe proseguire la loro conoscenza. 

Da quando Charles l'aveva lasciata alla porta di casa, non si era più fatto sentire. L'unico messaggio che aveva ricevuto era stato un breve avviso del suo arrivo a destinazione e una dolce buonanotte. 

Nonostante fosse passato solo un giorno, già sentiva la sua mancanza, sia fisicamente che tramite i messaggi, caratterizzati da quel mix irresistibile di italiano e francese. SI trovava in un limbo emotivo, incerta se avrebbe dovuto prendere l'iniziativa e scrivergli o se sarebbe stato meglio aspettare che fosse lui a fare il primo passo. Con tutti questi pensieri che le turbinavano in testa, si preparò per affrontate la giornata di lavoro.

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Appena varcò la soglia del locale, Sophie emise un sorriso che sembrava dipinto, indirizzato al fratello, il quale la conosceva fin troppo bene per non accorgersi che c'era qualcosa che non andava. Decise allora di raggiungerla negli spogliatoi e chiederle cosa stesse succedendo.

"Ehi sorellina, tutto bene?" chiese con un tono premuroso "Non sembri al massimo"

Sophie tentò di dissimulare, rispondendo: "Si, si, tutto bene. Forse ho solo dormito male stanotte"

"Sei sicura?" insiste Matt, visibilmente preoccupato. Era da tantissimo che non vedeva la sorella in quelle condizioni. "Non mi stai nascondendo qualcosa?"

"Ma no, tranquillo" rispose lei con un sospiro, cercando di allontanare ogni sosspetto. "Non c'è niente da nascondere. Ora scusami, devo cambiarmi e iniziare a lavorare"

*Va bene" accettò Matt a malincuore, "torno anche io di là".
Mentre si allontanava, si sentiva turbato dai dubbi che lo assillavano. Era certo che Sophie le stesse nascondendo qualcosa, e la sua mente corse immediatamente a Charles. 

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Finalmente giunse l'ora della pausa pranzo e Matt colse l'occasione per cercare di contattare Charles. L'ansia per la sorella lo aveva assalito durante tutta la mattinata, rendendo difficile concentrarsi sul lavoro. Sapeva che c'era qualcosa che tormentava Sophie e non poteva fare a meno di preoccuparsi.

Con il telefono in mano, fece il numero di Charles, sperando che il pilota rispondesse. 

"Pronto?" disse Charles, rispondendo alla chiamata.

"Hey, Charles, sono Matt," esordì, cercando di mantenere un tono calmo nonostante l'agitazione che lo pervadeva. "Volevo chiederti se sai qualcosa su Sophie. È un po' giù di morale ultimamente e mi preoccupa."

Charles rimase in silenzio per un istante, quasi come se stesse ponderando le parole da dire. "Mi dispiace, Matt rispose infine con voce preoccupata. "Non so esattamente cosa possa essere successo, ma posso assicurarti che farò del mio meglio per scoprirlo."

Le parole di Charles non furono sufficienti a tranquillizzare Matt, che tentò di focalizzarsi sul cibo nel piatto di fronte a sé, ma il pensiero di sua sorella non gli usciva dalla mente nemmeno per un istante.

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Sophie continuava a tormentarsi con pensieri su Charles, ossessionata dal fatto che non le avesse più scritto. Si chiedeva se Charles avesse deciso di allontanarsi da lei, se avesse perso interesse o se fosse accaduto qualcosa di cui non era a conoscenza. Ogni minuto senza una sua risposta alimentava la sua ansia e l'incertezza.

Nel frattempo, cercava di concentrarsi sul suo lavoro di pasticciera, ma la sua mente turbata rendeva difficile anche il compito più semplice. Non riusciva a immergersi completamente nella creazione dei dolci e delle torte come faceva di solito.  La sua creatività era offuscata da pensieri su Charles. Di conseguenza, le mancava quella scintilla di ispirazione che solitamente la guidava.

Solitamente, creare dolci e torte era la sua passione e un modo per liberare la mente, ma stavolta le cose erano diverse.  La testa di Sophie non era libera e questo si rifletteva nel risultato finale delle sue creazioni culinarie

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NOTA AUTORE!!!
Scusate la lunga assenza ma ho avuto un po' di problemi per non parlare del famoso "blocco dello scrittore". 

Questo capitolo è molto breve ma era da molto che non scrivevo, cercherò di rimediare il prima possibile , tornando con un capitolo WOW. 

Grazie del sostegno, 

A presto,

Lucia 

ÈTOILE - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora