《Yoongi-Richiesta》

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ʀɪᴄʜɪᴇsᴛᴀ:
jeongin_is_a_toast

Spero ti piaccia♡!
⚠️SMUT⚠️

_____

Cammino per il corridoio, un corridoio color grigio topo e con mobili color bianco.
Questo è il mio primo giorno di lavoro qui, è un po difficile capire dove si va, ogni corridoio è un labirinto!
Vedo una ragazza uscire da una porta, evidentemente spaventata.
"Tutto ok...?"
Appena lei mi vede corre verso di me.
"Sei qui per lavorare?!"
"E secondo te per cosa?"
"Te lo sconsiglio! Il tuo futuro capo qui ti minaccia! Mi sono appena licenziata..."
"M-ma..."
"Niente ma!"
Dice questo per poi correre via.
Che strana la gente qua...ci ho messo molto ad avere un lavoro del genere, e sicuro non mi fermo per uno che mi minaccia!
Arrivo difronte la grande porta, color grigio chiaro.
Busso.
Nessuno risponde.
Busso ancora.
"Avanti"
Sento dall'altro capo della porta.
Apro quest'ultima e vedo un ragazzo seduto su una sedia che guarda quelli che sembrano documenti.

Apro quest'ultima e vedo un ragazzo seduto su una sedia che guarda quelli che sembrano documenti

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Dev'essere lui.
Alza lo sguardo e incrocio i suoi occhi, color marrone scuro e occhi a mandorla.
"Salve..."
"Salve"
La sua voce è decisa, potente e profonda.
La stanza è silenziosa, appena mi fa cenno di sedermi ne approfitto per guardarmi attorno.
I muri sono pieni di quadri astratti e dipinti, uno di essi prende la mia attenzione, c'è dipinto sopra una farfalla, è molto simile al mio tatuaggio, che tengo in un posto molto inaspettato.
"Volete fare il colloquio o siete venuta per guardare la mostra dei miei quadri?"
La sua voce mi interrompe dai miei pensieri e giro lo sguardo, riscontrando il suo ancora una volta.
Lo vedo accavallare le gambe e guardarmi.
"Salve, sono Jeon Ginny, desidero molto questo lavoro poiché molte persone me lo hanno consigliato"
Annuisce e continua a controllare dei documenti, per poi sospirare.
"Bene signorina Jeon, sto guardando il vostro curriculum, e vero che prima ha lavorato come stripper al club ***?"
"S-si..."
"Wow...interessante, ci vado spesso al quel club, come mai vi siete licenziata?"
"Perché il mio ex capo mi usava per fare soldi e non mi dava nemmeno ma paghetta, così mi sono licenziata..."
"Strano che Taehyung faccia queste cose..."
Mormora.
"L-Lo conoscete?"
"Da molto tempo purtroppo...comunque mi dispiace se vi siete licenziata per colpa di questo stronzo...comunque lei è ammessa, sicuramente la tratterò meglio"
Dice con un sorriso.
I miei occhi si illuminano e mi alzo di botta, inizio a fare su è giù col busto continuando a dire "grazie".
"Non c'è bisogno di ringraziare, comunque tu sarai la mia segretaria, mi aiuterai con i documenti e probabilmente con altro."
"Bene, con questo ho finito, solo un'ultima domanda...quanti anni ha?"
Continua.
"Ventiquattro"
"Perfetto, ora potete andare, inizierete domani mattina, mi raccomando...niente ritardo e sii bella pimpante"
"Grazie! Arrivederci!"
"Arrivederci"

𝓼𝓀𝒾𝓹 𝓽𝒾𝓂𝓮

"Ginny!"
Urla.
Corro nel suo ufficio, ebbene sì, ho il mio ufficio propio accanto al suo e l'unica cosa che ci separa è un muro.
Ho iniziato questo lavoro l'altro ieri, a quanto pare è molto interessante e divertente, lui trova sempre il modo per farmi ridere.
Si chiama Yoongi e ha 34 anni, in questi giorni ho potuto conoscerlo meglio e sapere che lui è un appassionato di basketball, infatti, ha una collezione di maglie firmate dai suoi giocatori preferiti, e premi che ha vinto lui stesso!
"Sì?"
"Mi secco alzarmi dalla sedia, mi prendi quella pila di fogli?"
"Certo"
Fortunatamente non è troppo in alto, quindi riesco a prenderli facilmente.
Mi giro e sto a pochi centimetri dal suo corpo, indietreggio ma la mia schiena finisce sulla libreria.
Yoongi si avvicina sempre di più, prende I fogli dalle mie mani e ghigna.
"Grazie..."
Dice per poi girare i tacchi, appoggiandosi sulla scrivania e leggendo uno ad uno i fogli che teneva in mano.
Non mi accorgo che lo sto fissando come un ebete, così lui alza il viso e mi guarda.
"C'è qualcosa che non va?"
"N-no...sto bene"
Dico guardando attorno a me.
Mi distraggo ancora su quel bellissimo quadro.
"E da quando sei arrivata qui che guardi quel quadro, ti da fastidio? Se vuoi lo tolgo"
"No...è bellissimo"
"Sono felice che lo pensi, l'ho dipinto quando avevo solo 18 anni"
"A quanto pare ti piace pure l'arte..."
Sussurro.
"È già...mi piace tutto...pure le donne mi piacciono sai?"
"Lo avevo capito, sei maschio"
"Ehy! Potevo essere anche gay!"
Ridacchio alla sua battuta.
"Comunque questo dipinto mi piace perché ho un tatuaggio simile"
"Io sul tuo corpo di tatuaggi non ne vedo"
Dice squadrandomi.
"In effetti solo quando facevo la stripper si vedeva, è in un posto molto inaspettato"
"Fammi indovinare..."
Posa i fogli sulla sua scrivania e si avvicina, mi prende il polso e l'altra sua mano afferra i miei fianchi, scendendo, si ferma propio dove si trova la mia vagina, alzo lo sguardo e incontro il suo.
"È qui vero?"
Dice, la sua voce non è più seria come prima, adesso è più profonda e dolce.
Annuisco lentamente.
"Nel monte di venere...giusto?"
"Un po più in alto..."
La sua mano sale di poco su.
"Qui?"
"Sì..."
Il suo viso si avvicina.
"Sai...pensavo che ti avrei lasciata perplessa...ma a quanto pare ti piace..."
Mi sussurra all'orecchio.
La sua lingua mi lecca il lobo, subito dei brividi percorrono la mia schiena, facendomi sussultare.
"Tranquilla...non ti farò del male...𝘨𝘢𝘵𝘵𝘪𝘯𝘢~"
Le sue mani salgono e scendono dal mio corpo, invece, la sua bocca bacia il mio collo.
"Mi eccito ogni volta che ti vedo, sto pensando a come staresti bene sul mio cazzo..."
Abbasso la testa, sto cercando di non perdere il controllo, sinceramente anche lui mi eccita, con quelle mani, quella voce.
La sua mano mi prende per il mento e alza il mio viso, vuole che lo guardo.
"Dimmi che lo vuoi..."
Mi mordo il labbro a pensare lui sopra di me.
"Cazzo Ginny...così mi fai impazzire"
Mi bacia, appena le nostre labbra si sono combaciate, metto le mie braccia attorno al suo collo, lo sento gemere.
Le sue mani sono ferme e strette sui miei glutei, palpandoli in continuazione.
Ci stacchiamo, lui mi guarda, i suoi occhi trasmettono pura passione e lussuria.
"Ginny...dimmelo...dimmi che lo vuoi"
"Lo voglio"
Yoongi mi prende in braccio, i nostri fianchi combaciano e io metto le mie gambe attorno la sua vita.
Si gira e cammina, poggiandomi sopra la sua scrivania.
Una sua mano scende, arrivando sulle mie cosce e alzando la mia gonna attillata.
Ansimo al suo tocco, tanto che gli stringo le spalle, facendolo gemere.
"Sei pronta per me gattina?"
Annuisco.
Sento il rumore della sua cintura di pelle togliersi, poi un rumore di un tessuto che scende, presumo siano i suoi pantaloni.
"Lasciati andare piccola..."
La sua mano mi fa scendere, facendo appoggiare la mia schiena sulla scrivania.
Adesso sono a gambe divaricate, con lui in mezzo ad esse.
"pronta?"
"Sì"
Sento la punta del suo cazzo far spazio dentro di me, entrando del tutto con una botta secca.
Merda, doveva essere di 19cm per essere così lungo.
Le sue mani sigillano i miei fianchi, iniziando a muoversi, penetrandomi con delicatezza.
Qualche gemito mi sfugge dalle labbra, lo sento stringere la presa e aumentare la velocità delle spinte.
"A-ah~ non fermarti!~"
Gemo, mettendo una mia mano in viso per coprire le mie espressioni di puro piacere.
"Finché non vieni non lo farò..."
Dice, più spingeva, più entrava in me.
Le mie mani scendono, incontrando le sue.
Mi prende i polsi con una mano e li porta sopra la mia testa, mentre con l'altra tiene ancora saldati i miei fianchi.
I miei gemiti si fanno più forti e frequenti, così Yoongi si sporge e mi bacia, rendendo questo momento ancora più magico.
La sua lingua gioca con la mia, mentre con le ultime spinte veniamo assieme, soffocando le urla in questo lungo bacio.
Ci stacchiamo, lui molla i miei polsi e si mette con gli avambracci affianco al mio viso, guardandomi profondamente.
Delle gocce di sudore scendono lungo la sua fronte, rendendolo ancora più dannatamente attraente.
"Ginny..."
Sussurra senza fiato.
"Shh...non parlare..."
Dico per poi baciarlo.

"Dico per poi baciarlo

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