-26- Un lungo viaggio:

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Pierpaolo si sveglia di soprassalto.
Il treno su cui viaggia in direzione Padova si è fermato ad una stazione, l'ennesima.
L'unico treno su cui ha trovato un posto libero all'ultimo minuto è un intercity.
Ci vorranno minimo 8 ore e 13 minuti.
Se non ci saranno particolari ritardi arriverà dai genitori per cena.
Previste 18 fermate.
Al momento è dalle parti di Fabriano.
Sono più o meno le 13.15 non ha pranzato e non ha neanche un po' di fame.
Riappoggia la testa e piano piano si assopisce di nuovo.
Questa volta però sogna.
Forse l'inconscio ha i poteri magici.
Forse i sogni son desideri.
Forse la sua mente non riesce a smettere di pensare a lei.

Sta camminando nel giardino della casa delle vacanze dei genitori a Forte dei Marmi.
Di tanto in tanto tira qualche calcio al pallone. Suo padre sta leggendo un quotidiano.
Calcia e il pallone si piazza sotto al sette della piccola porta posizionata all'estremo del giardino.

<< amoreee >>
Pierpaolo si volta.
Nicole sta uscendo dalle porte finestre scorrevoli del salotto.
<< è pronto il pranzo >> dichiara lei sorridendogli.
<< ottimo ho una gran fame >> le risponde.
Gli avvolge un braccio attorno al collo e lo bacia a stampo.

<< avviso il tuo papà >> esclama lei bellissima e sorridente.
Ha i capelli raccolti in una treccia ed indossa un vestitino bianco con dei sandali. Abbronzatissima.

<< signor Spollon, il pranzo è pronto >>
<< grazie tesoro. Andiamo >> le risponde ed appoggia il quotidiano sul tavolo in vimini.
Oltrepassano tutti e tre le porte scorrevoli ma anziché andare a pranzo Pierpaolo e Nicole sono addormentati in un letto gigante illuminato dal sole.
Dormono entrambi di lato, dallo stesso lato.
L'attore ha il petto a pochi centimetri dalla schiena della ragazza è completamente nudo mentre lei indossa solamente un paio di boxer.
Hanno entrambi la testa poggiata sul braccio sinistro steso e le rispettive dita incastrare.
Il braccio destro dell'attore adagiato sul fianco della ragazza.
Si volta lui, nel sonno, trascinandola con sé.
Nicole finisce con la testa sulla spalla di lui.

Pierpaolo viene svegliato dal controllore.

<< mi scusi >> esclama Pierpaolo scuotendo la testa per svegliarsi meglio e più in fretta.
Sfila dalla tasca il biglietto e glielo mostra.
<< perfetto signore, grazie e mi scusi se l'ho svegliata >>
<< scusi lei >> risponde l'attore poi rimette il biglietto in tasca ed ispira profondamente.
Vorrebbe tanto riaddormentarsi ma il sonno è letteralmente svanito di colpo così sfila dallo zaino una confezione di biscotti e li mangia guardando fuori dal finestrino.
La distanza tra lui e Roma aumenta sempre più, così come la distanza che lo separa da lei.

Recupera il cellulare e le air pods.
Vuole riascoltare il vocale che gli ha mandato Nicole perché tra le righe, oltre a chiedergli scusa, ha ammesso di amarlo... anche se in una piccolissima parte del suo cuore.
Ha poi aggiunto che lo ha voluto, così come ha voluto la loro storia nonostante sia naufragata nel giro di pochissimo.
Lo ascolta e lo riascolta.
Lo sa che niente e nessuno potrà portargli via tutte quelle nottate a parlare, scherzare e confidarsi.
Quelle notti in cui adorava stare con la testa sul suo petto.
Quelle notti in cui gli faceva il solletico.
Quelle notti in cui le loro parole venivano interrotte da lunghi baci.

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