Due: Until I Found You.

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I want you in my arms
Oh, let me hold you
I'll never let you go again like I did
Oh, I used to say
I would never fall in love again until I found her
I said: I would never fall unless it's you I fall into
I was lost within the darkness, but then I found her
I found you

I want you in my armsOh, let me hold youI'll never let you go again like I didOh, I used to sayI would never fall in love again until I found herI said: I would never fall unless it's you I fall intoI was lost within the darkness, but then I found...

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Atto secondo:
"La prima volta che l'ho stretta a me"

La prima volta che l'ha stretta a se, e non per un misero abbraccio di saluto come quello che si sono scambiati l'ultimo giorno alla pista dei kart o quando è andato a prenderla in aeroporto la sera prima, è stato il ventotto settembre del duemilaquattordici, al circuito Paul Richard, in Francia, durante la terzultima gara del campionato di Formula Renault 3.5 Series.

Era così felice quel weekend: Giulia finalmente poteva andarlo a vedere correre. Invece, forse, anzi, sicuramente, lei non lo era poi così tanto come lui; sarebbe dovuta essere all'autodromo di Monza per disputare la sua di gara, ma una brutta botta durante le Free Practice del Venerdì l'aveva costretta giù dalla monoposto, sostituita dal terzo pilota della Prema Powerteam. Questo le aveva permesso di raggiungerlo la sera prima e guardarsi la gara del giorno dopo li al circuito, nel box della sua scuderia, e lui aveva fatto in tutti modi per non farle pensare al suo piccolo infortunio al polso, distraendola e facendola scorrazzare da una parte all'altra con lui.

«Posso?» Giulia aveva bussato alla porta della sua dress-room, «se entro non ti trovo nudo, vero?»

Con il sorriso le aveva aperto direttamente lui, «Vorresti, cariña»

«Perchè non applichi questo ego sulla pista, tesoro

Il modo in cui gli teneva testa ogni volta che scherzavano o si punzecchiavano lo mandava ai matti. Non si faceva assolutamente problemi a ribattere piccata e questo la rendeva dannatamente sexy e attraente ai suoi occhi. E forse quel giorno lo era un po' di più del solito con quella giacca che indossava. Il bianco, l'azzurro e il nero del team Driot-Arnoux Motorsport, del suo team, sembravano stargli da Dio adosso, come se fossero stati creati per abbinarsi perfettamente a lei. La guardava da tutta la mattina con quell'indumento addosso e non riusciva a smettere di pensare che fosse proprio la ragazza dei suoi sogni, in tutto e per tutto, e che quella giacca avrebbe tanto voluto sfilargliela lui insieme a tutti gli altri abiti. Ma questo lei non doveva saperlo, perchè non era altro che un suo piccolo pensiero e tale sarebbe dovuto rimanere.

«Sei pronto?» era tornata seria, sedendosi sul divanetto presente nella stanzetta.

Aveva annuito e si era accomodato al suo fianco, «Se vinco anche questa il vantaggio su Rob aumenta e mi facilita le cose per le ultime due gare.»

«Dove le correte?»

Il sorrisi si era allargato ancora di più sulle sue labbra, «Jerez de la Frontera, 18 e 19 Ottobre». Correre in Spagna non aveva eguali per lui, anche se il circuito magari non era dei migliori, ma la sua terra era la sua terra, e non si sarebbe fermato fin quando non si sarebbe ritrovato a gareggiare nel Circuito delle monoposto: Montmelò, Barcellona.

Her for the First and Last time. ~Carlos Sainz~ [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora