Diario di Elena Nissar
Io e mio fratello non eravamo mai stati molto fortunati, non avevamo avuto una bella infanzia e non eravamo mai stati particolarmente ricchi, però eravamo ambiziosi. Entrambi avevamo mostrato fin da subito una particolare acuta intelligenza unita a una precoce bellezza. La bellezza però, imparammo presto a nostre spese, era un'arma a doppio taglio che poteva facilitarti la vita o distruggertela. Avendo sempre preso degli ottimi voti a scuola, io e mio fratello gemello, decidemmo di fare domanda in una delle migliori università di medicina, ma è inutile ribadire che per ciò, c'era bisogno di denaro. Fin da quando eravamo ragazzini l'associazione spazio-tempo ci aveva aiutato in svariati modi, per esempio facendoci fare dei lavoretti di praticantato e volontariato che alla fine venivano retribuiti, poi spesso accadeva anche, che tramite le famiglie dei nostri assistiti, trovavamo altri agganci che ci portavano ad altri tipi di lavori, però sempre precari. Eravamo anche particolarmente portati per lo sport e sia al liceo che tra le varie palestre ci prendevano per gareggiare contro altre associazioni o gruppi sportivi. La nostra infanzia era passata tra le grinfie di un padre-padrone e di una madre depresso cronica, i qualioltre a vincolare le nostre libertà spesso ci procuravano anche cattive figurenell'alta società. Una notte, durante una delle tante feste, vedemmo all'associazione qualcosa che ci insospettì non poco. Un camion era entrato da uno dei cancelli secondari per poi dirigersi verso il garage, allora io e mio fratello, approfittando della confusione della festa, ci dirigemmo verso i sotterranei per vedere che cosa contenesse il veicolo. Fu allora che riuscimmo ad origliare una conversazione tra due contrabbandieri e capimmo che il camion conteneva sostanze commerciate di contrabbando, ma non sapevamo di preciso cosa fossero. A quel punto, la nostra vita stava per prendere una nuova piega e cominciammo a fiutare l'odore di nuovi affari. Dato che erano ormai un po' di anni che noi e Dmitrj Egorov ci conoscevamo, chiedemmo a lui direttamente che cosa contenesse il veicolo. Lui ci rispose che era un camion della fabbrica di ciambelle dello zio, della adesso defunta Josie Dhoerty, che trasportava di contrabbando le famose pillole magiche diffusesi ultimamente sul mercato nero e che stavano riscuotendo non poco successo. Da allora, io e mio fratello, cominciammo a contrabbandare le pillole magiche di cui si richiedeva e a guadagnare quanto bastava per pagarci gli studi. Una notte però, mentre percorrevamo una delle tante strade sterrate qualcosa ci inseguì bloccandoci la via. Non si trattava di forze dell'ordine, ma di qualcosa di oscuro. Ragni giganti, metà uomo e metà bestia, ci costrinsero a scendere dal furgone per poi colpirci a morte con il loro veleno letale. Non so spiegare cosa accadde esattamente quella notte, so solo che Dimitrij ci salvò nuovamente la vita mettendo in fuga le orribili creature, ma il loro potente veleno aveva già agito sul nostro genoma trasformandoci in metaumani, metà aracnoidi metà uomini. Mutanti per il resto della nostra vita.
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THE SECRET WORLD -La Luna dello Scorpione-
خيال (فانتازيا)Questa storia è il proseguo di THE SECRET WORLD 1