Blood Like Lemonade - Mew e Matthew

6. Hold Me

15 Giugno 2024 - un mese dopo la finale di Amici

Da quando sono tornata a casa, non ho ancora disfatto tutte le valigie. Un po' perché non ne ho voglia. Un po' perché inevitabilmente, ogni singolo abito, ogni singolo oggetto mi riporta mentalmente alla camera arancione.
Sono così stordita e incredula perchè mentalmente mi trovo ancora in casetta, tra i banchi in studio, in sala relax.
È difficile riabituarsi a quella che fino a qualche mese fa chiamavo quotidianità. L'ho amata e odiata per diversi motivi: ho perso il conto di quanti lavori ho cambiato in questi anni.
Mi sono improvvisata make-up artist, postina,
ho aiutato mio padre con l'attività di famiglia, il famoso carretto dei gelati in spiaggia; ho persino affiancato per un po' di tempo mia sorella nell'insegnare danza nella sua scuola.

Tuttavia, quella che stavo cominciando a chiamare la mia nuova vita ad Amici, era ben diversa.
Sono tante le sfide che ho affrontato nel programma. Man mano sto cambiando e sto crescendo: sto diventando un'artista.
Non mi piace ancora definirmi una cantante, credo di avere tanto da imparare.
La nostalgia per questa esperienza ormai giunta al termine da un mese mi accompagna in ogni testo, in ogni melodia.

I momenti vissuti in quella casetta sono vividi come fosse successo tutto ieri.
Sposto il mio sguardo dalla scrivania al pavimento. Dal cartone dei ricordi spunta un bicchiere fucsia di plastica con tanto di cannuccia.
"La sala 4.."

Flashback

Io e Matthew siamo usciti dalla casetta per raggiungere gli studi Elios, entrambi con il chiodo di pelle e con un sorriso a trentadue denti stampato in volto.

"Non credevo fossi una tipa da primo appuntamento" mi dice Matthew.
"Se vuoi rinunciare all'ultimo secondo, all'experience oreo ci porto qualcun'altro" gli rispondo ridendo.
"Scommetto che hai già deciso tu il film" afferma accarezzandomi una guancia.
"Pensi bene. Sicuramente lo apprezzerai"

Ad attenderci in sala 4 c'è un divano pieno di cuscini difronte alla tv, i popcorn e due bicchieri di bibite, tra cui uno fucsia.

Il genere di appuntamenti a cui ero abituata erano del tutto diversi. Ma con Matthew mi basta anche solo guardare un film insieme e averlo accanto per sorridere come una sottona.

Stiamo guardando Edward Scissorhand, uno dei miei film preferiti in assoluto. Saranno passati al massimo venti minuti: più che essere interessati al film, io e Matthew non riusciamo a smettere di fissarci. Mi sento paonazza in volto e questo mi capita rare volte. Ma l'effetto che Matthew ha su di me va oltre tutte le mie certezze.

"Hold me."
"I can't" risponde Edward in una scena del film. 

Gli accarezzo istintivamente una guancia poggiandomi sullo schienale del divano. Osservo le sue labbra, i suoi occhi, i capelli spettinati che gli incorniciano perfettamente il viso.
Istintivamente ci baciamo. Preme le labbra su di me come se non lo facesse da tempo, prima lentamente e poi sempre con più foga. Sa di popcorn.

Le mie buone intenzioni di rimanere calma sembrano svanire nel nulla. La sua mano che preme sulla mia gamba aumenta la voglia che ho di saltargli addosso, ma le telecamere mi ricordano che dovrei contenermi nonostante tutto il mio autocontrollo stia per andare in fumo.

"Valentina non mi aiuti così" sussurra il rockettaro in soggezione.
"Lo vedo" dico ridacchiando per l'effetto che gli faccio ogni volta. Mi diverto a provocarlo, ammetto di essere un po' stronza.

"Non sei una santa, letteralmente. E fosse per me, non avremmo nemmeno iniziato a guardare il film" mi dice all'orecchio. Lo spingo leggermente mentre rido. Mi sento bordeaux in viso, con mille farfalle nello stomaco e completamente felice. Innamorata.
Alla fine lo abbiamo finito il film.

Fine flashback

"Quando mi riporti al cinema?" scrivo in un sms.
"Non potremo essere nella sala 4 questa volta" risponde Matthew quasi subito.
"Magari ci andiamo in America"

il primo appuntamento in sala 4 Valentina non lo dimenticherà mai, come Matteo d'altronde. Io come loro 😭