3. Love,Hate,Love

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3 febbraio 2023

È mattina e sono nuovamente nella metro milanese. Nonostante sia in piedi, stanca per il tragitto che ho compiuto a piedi con il freddo glaciale delle sette e mezza, una felicità estrema mi sta pervadendo i sensi.

Il motivo?
Dopo essermi dedicata per mesi alla composizione di un brano, potrò oggi registrarlo in un vero studio. Tutto ciò che sembrava essere solo un bellissimo sogno sta diventando la mia realtà. Ogni sacrificio, ogni sbatti e ogni lacrima spero verranno da ora in poi ricompensati.

Non scherzo quando dico di aver voglia di sorridere continuamente.
Voglio aprire le porte a questo genere musicale poco ascoltato in Italia, voglio far ascoltare la mia voce e farla distinguere rispetto alle altre.
Con il mio zaino in spalla sono pronta a dirigermi in agenzia. O meglio, a percorrere a piedi gli altri due chilometri per arrivarci.
Nel frattempo a tenermi compagnia in chiamata c'è mia sorella Vanessa. Lo dico sempre, siamo due arterie dello stesso cuore.
Essere in questa città senza di lei mi rende triste. Sentirla affianco in ogni momento mi ricorda invece quanto sia fondamentale per me il suo sostegno.
"Ti salutano anche mamma e papà, siamo orgogliosi di te Fes"
Cos'è l'amore per te? Io rispondo la mia famiglia.
"Mi mancate tutti, tu un po' di meno. Ci sentiamo appena finisco" le rispondo ridacchiando per poi chiudere la telefonata.

Sono finalmente arrivata davanti al palazzo dell'agenzia. Il mix di ansia ed emozioni che sto provando non mi aiuta affatto. A tratti potrebbero cedermi le gambe.
"Cazzo, fino al sesto piano io non ci arrivo così" penso mentre osservo le scale difronte a me.
Per fortuna dall'altra parte c'è l'ascensore.
Ovviamente la fortuna mi accompagna sempre e proprio nel momento in cui premo il pulsante per entrarci, un ragazzo all'interno fa richiudere le porte e sale senza degnarsi di aspettare.
Che deficiente. Capitano sempre tutte a me.

Inizio a correre per salire queste maledettissime scale e una volta arrivata al sesto piano, mi piazzo davanti all'ascensore.
"Sei un maleducato, davvero, cosa ti costava aspettare un secondo?" urlo istintivamente.
Poi lo guardo. Che figura di merda.
Il ragazzo biondo dai capelli lunghi mi osserva per poi ridacchiare. "Scusa, ho un appuntamento urgente e non ci ho fatto caso"
"Beh anch'io in effetti. Avrei aspettato comunque. Grazie per il tappone, mi serviva proprio" gli dico senza salutarlo per poi dirigermi dinnanzi alla porta dell'ufficio. Lui fa lo stesso e mi segue.
No, non sarà per caso lui il produttore?

"Anche tu diretto qui, che coincidenza. Ma dovrei citofonare io per prima, ho un appuntamento tra cinque minuti." gli dico.
"Si dà il caso che anch'io abbia un incontro proprio ora. Quindi ho anch'io precedenza" afferma ridendo e mordendosi le labbra.
Saccente e presuntuoso. Altrettanto dannatamente bello, però.

"Senti non ho tempo da perdere. È importante. Se mi farai andare per prima avrai in cambio la mia eterna gratitudine, al contrario della tua arroganza e maleducazione" affermo guardandolo dritto negli occhi.
"Chi ti dice che io voglia solo la gratitudine?" chiede ricambiando lo sguardo e avvicinandosi maggiormente.
Ecco l'incontro che mi mancava per cominciare questa mattina in bellezza.
Non faccio in tempo a rispondergli, infatti di scatto ci giriamo a guardare la porta dell'agenzia che nel frattempo si è aperta.
"Mew, Matthew, vi aspettavamo entrambi" afferma un ragazzo affacciandosi dalla porta.
Avrà sentito i nostri schiamazzi e sarà uscito, che modo professionale di presentarsi...

"Ma che nome è Mew?" chiede il biondo superandomi ed entrando per primo.
L'odio che mi sta assalendo è indescrivibile.
"Sta' zitto imbecille"
Il ragazzo difronte a noi scoppia a ridere.
"Chi vuole iniziare per primo?"
Rispondiamo all'unisono.

volevo ringraziarvi per i commenti positivi e le visualizzazioni <3 comunque io non mi riprendo più dalle clip di ieri 🤧

Blood Like Lemonade - Mew e MatthewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora