3 mesi dopo...
Fui svegliata dalla suoneria del telefono di Ale.Mi sedetti sul letto,allungandomi per prendere un bicchiere d'acqua,ma il mio movimento fu interrotto da un nome.
Ale:Marco!*disse felice*Che e' successo?
Mi alzai lentamente e mi misi dietro la porta,cercando di sentire,almeno il 20% di questa ipotetica conversazione del mio migliore amico con mio fratello.
Ale:*sconvolto*Oddio,non ci credo.Ma non puoi venire tu a dirglielo?Come?!Marco veramente pero'!Si si,vabbe' ciao!*disse chiudendo la conversazione*
Era successo qualcosa e forse avevo capito anche cosa.Lacrime salate cominciarono a rigare le mie guance,chiusi gli occhi e li strinsi con forza,come in un tentativo dispetato di annullare tutta la mia vita e farla ricominciare da capo.
Mi sedetti a terra contro l'armadio e cominciai a piangere silenziosamente.
Sentii Alessandro Parlare al telefono,di nuovo.
Ale:Devi venire tu!Lo so,non vi parlate da due mesi,ma devi venire tu.Quando mori' la madre non riuscimmo a consolarla neanche io e Lorenzo.*disse quasi urlando*
Io:*urlando e piangendo*ALE NON VOGLIO FRA!CHIAMAMI RICCARDO!
Aprii la porta sempre parlando al telefono,lo mise in vivavoce.
Fra:*urlando*Cazzo no!Sto venendo!
Ale:Fra,non venire,ha detto che vuole restare sola...*disse piano*
Fra:Io vengo lo stesso!Per lei faccio tutto!
Ale:*urlando*Non uscire da quella casa Fra.
Fra:*sbuffo'*Ok,ma vi prego.Calmatela,non posso dormire tranquillo sapendo che lei sta male.Non mi vuole lo so.Non mi ha mai voluto.Ma io voglio starle vicino.Anche con il pensiero.*sembrava provata*
Ale:*sorridendo*Non ti preoccupare ce ne occupiamo noi.Vai a dormire.
Fra:Se ci riesco.*disse velocemente*
Chiuse la chiamata.
Ale:Marty...lo hanno trovato morto,davanti a quel Garage.*disse venendomi in contro*
Io:Fermati*dissi bloccandolo con una mano*Ti prego,chiamami Riccardo,ho bisogno di qualcuno che mi ascolti e sappiamo tutti che in questa casa quello che mi ascolta di piu' e' Riccardo.*dissi singhiozzando*Ma ora abbracciami,ti prego.
Mi abbraccio',alzandomi da terra.
Mi sorrise accarezzandomi la guancia e usci' dalla stanza,dirigendosi alla stanza adiacente alla mia,ovvero quella di Riccardo.
Sentii le loro voci,nel corridoio.
Ale:E' successo.
Ricky:Oddio.
Ale:Vuole te.Ti prego ascoltala solamente.Io...non lo so che faccio,ma dubito che riusciro' a Dormire.Vado da Lorenzo e Giorgio,seno'.
Ricky:Ok,vado.*disse velocemente*
Avevo gli occhi chiusi e appannati dalle lacrime.
Ricky:Ehi..
Aprii gli occhi e mi trovai davanti i suoi occhioni da cerbiatto.
Ricky:Raccontami tutto.
Io:*tra un singhiozzo e l'altro*Si drogava e ubriacava da sempre.Picchiava mia mamma,ha picchiato anche mio fratello da piccolo con delle bottiglie di vetro,lasciandogli cicatrici ancora visibili,dopo quasi 15 anni.Ma non mi ha mai toccato.Era freddo nei miei confronti.Urlava,strepitava,ma non mi ha mai messo un dito addosso.Forse perche' ero quella che si fidava di piu' di lui.Da quando e' morta mia mamma,di infarto dopo un litigio con lui,le cose sono peggiorate,non tornava la sera a casa e quando ci tornava aveva della cocaina in vena o una siringa in mano.Poi mi ha costretto a trasferirvi a Napoli,per 'lavoro'.Mi ha mentito dicendo che andava a lavoro.Siamo andati avanti cosi' per 2 anni.Ogni mattina usciva ed andava al garage dello spaccio,si faceva qualche canna,un paio di ignezioni di cocaina e poi tornava a casa.Poi l'ho scoperto una mattina e il pomeriggio stesso ero qui.Ed ora mi ritrovo dopo 3 mesi ha sapere che nonostante tutto non aveva smesso,che e' morto cosi' a 55 anni per overdose di droga..
Il mio racconto fu intervallato da singhiozzi,pause e continue lacrime.
Io:Dovrei essere felice che sia morto.Ma no,io nonostante tutto sono incazzata con lui,che ha 'diciamo' ucciso mia mamma,ha portato mio fratello al trasferimento a Milano.Io lo odio.Lo odio.Ma era mio padre e non posso farci niente*dissi infine asciugandomi gli occhi con le mani*
Riccardo:Non so che dirti.*disse guardando in alto*
Io:Siete voi la mia famiglia ormai*dissi guardandolo negli occhi*
Riccardo:Vuoi un abbraccio?*disse sorridendomi*
Io:Si,ti prego*dissi piangendo*
Mi strinse in un abbraccio che lo stesso non riuscii a calmarmi.
Francesco pov
Ero per strada,stavo correndo,verso casa di Alessandro.
Gli mandai un messaggio.
Ale io vado non ce la faccio a pensarla cosi' debole,piccola,indifesa.Ha bisogno di me.
Dopo pochi secondi mi rispose,probabilmente era sul letto e neanche lui riusciva a dormire.
Fra vai ti prego,sono sul letto di casa di Lorenzo e Giorgio,ho un'ansia assurda,Riccardo sta con lei,ma ho paura lo stesso.Ti prego.
Dopo un quarto d'ora di corsa arrivai a casa sua.Bussai tre,quattro volte,ma non rispose nessuno.Mi arrampicai sulla finestra e raccattai le chiavi di riserva.Ero disperato,aprii la porta con le mani che tremavano e salii le scale correndo.
Martina pov
Mentre ero stretta tra le braccia di Riccardo,la porta si spalanco'.Alzai la testa e il mio sguardo si incrocio' con quello di Fra,aveva gli occhi rossi e la preoccupazione gli si leggeva in faccia.Riccardo mi lascio' immediatamente e neanche il tempo di rendermene conto che Fra attraverso' la stanza in due grandi Falcate e mi abbraccio' tenendomi stretta al suo petto,mi liberai completamente e cominciai ad affogare i miei singhiozzi nella sua maglietta.Intanto Riccardo era uscito,chiudendosi la porta alle spalle.
Io:*sussurrando*Sei venuto lo stesso.
Alzai lo sguardo incrociandolo ai suoi occhi dello stesso colore del caramello.
Fra:Lo so che mi odi,lo so che non mi sopporti perche' pensi sia un puttaniere,ma di te me ne frega e anche molto e..*prese un grande respiro*Martina io ti amo.
Rimasi a dir poco paralizzata dopo quella dichiarazione.Erano quelle due paroline che aspettavo da mesi.Ma non riuscivo a reagire,mi aveva preso in contro piede,nel momento di debolezza e non sapevo come rispondere.Continuai a guardarlo negli occhi e appoggiai la sua fronte alla mia,nel momento in cui una lacrime solitaria,rigo' il mio volto.Lui me la asciugo' e si alzo',dirigendosi verso la porta.Mi alzai di scatto.
Lo so,e' stupido da pensare,ma io nonostante tutto e tutti,lo amo.Lo amo piu' di me stessa,piu' dell'inverosimile e lo so che mi ha fatto male,mi fa male e me ne fara',ma io lo amo.Lo amo come i pesci amano il mare,come un plettro ama una chitarra,come il silenzio ama la quiete.Ha solo un cuore rotto,che ha bisogno di essere riparato.
Io:Hai un cuore rotto.*dissi piano*
Lui si blocco' con la mano sulla maniglia e senza girarsi verso di me disse.
Fra:*sospirando*E aiutami a ripararlo.
Stava piangendo.Francesco Pierozzi,stava piangendo.E in questi tre mesi,grazie ad Alessio avevo scoperto che piangeva solo in
Tre casi.Se era innamorato o se era morto qualcuno o era ubriaco.Afferrai il suo braccio,girandolo verso di me e i nostri occhi si scontrarono per la centesima volta in questo quarto d'ora che si era definito il piu' lungo della mia vita.
Fra:*piangendo*Almeno un'ultima volta.
Vedevo il suo viso avvicinarsi sempre di piu',vedevo i suoi occhi scuri farsi sempre piu' nitidi e poi...le sue labbra sulle mie.Chiusi automaticamente gli occhi,godendomi quel contatto perfetto.Una sua mano era sul fianco e un'altra sulla schiena,sentii la sua lingua picchiettare leggermente sulle mie labbra che si schiusero,automaticamente.Nonstante tutto non ero sicura.Non ero sicura di aver sentito quel 'ti amo'.Notando il mio apparente immobilismo,si stacco leggermente dalle mie labbra e sussurro'
Fra:*sussurrando*Avro' anche un cuore rotto,ma ti amo lo stesso.
Non controllai le mie parole,risposi automaticamente.
Io:Ti amo Fra.
Mi resi conto di averlo detto quando esplose sul suo volto un sorriso bellissimo,profondo e sincero.
Era strano come la serata piu' brutta della mia vita,si stava rivelando pian piano come una delle piu' belle.
Allora si che ne ebbi la conferma,Allacciai le braccia al suo collo,lo tirai a me,lo baciai e Fanculo mondo.