Dean corre a perdifiato. Non sa dove andare. Il posto è buio e ci sono un sacco di porte. Il silenzio è rotto solo dal rumore dei suoi passi sul pavimento umido e lercio. Non una finestra che faccia luce o da cui poter scappare. "Dean...sto venendo a prenderti..." la voce di Brad suona lontana ma terrificante "Paddy ha detto che posso divertirmi con te senza ucciderti...so che ami ballare...potrei spezzarti le gambe..." minaccia ridacchiando facendo raggelare il sangue di Dean. Dove posso andare? Grida nella sua testa terrorizzato a morte. Non vuole rinunciare a Jane ne al bambino ma se non si inventa qualcosa in fretta ci avrebbe rimesso la pelle. Continua a correre cercando un posto dove nascondersi, ma è tutto buio e continua ad inciampare sui suoi piedi troppo terrorizzato per pensare lucidamente.
Intanto a casa di Jane...
"Scusa le mie parole Maur...sono stata folle a pensare che Dean..." la bruna scuote la testa incredula alle sue stesse parole. "Posso capire da dove viene tutto questo...ho solo pensato che..." Jane la guarda negli occhi seria "No! Non avrei mai rinunciato a noi...era solo un'idea sciocca...". Maura mette giù Adèla che corre a giocare in camera sua. "Tutta questa situazione è difficile, lo capisco, il bambino...l'arrivo della piccola...noi...sono tante cose da elaborare, quindi non posso assolutamente biasimarti per aver cercato un modo per sistemare le cose..." Jane si avvicina a Maura e le prende la mano. " Scusami..." sussurra appoggiando la mano di Maura sul suo stomaco "Ora lui è anche tuo...Dean ha perso qualunque diritto avesse nel momento in cui mi ha colpito! E prometto che qualunque decisione prenderò per lui, ne parlerò con te...se ci vuoi ancora..." sussurra a testa china intrecciando le sue dita con quelle della sua ragazza. "Ma certo che vi voglio!" Maura si stringe alla sua ragazza godendosi il conforto di quel contatto. Purtroppo il momento è spezzato da una chiamata di lavoro. Maura sospira stanca e controvoglia va via. Jane però, è stanca di stare a casa, così prende Lela a vanno a fare un giro in centro. Ora che Dean è fuori dai giochi Jane è senza partner per il ballo e ha molto tempo libero. Con Joey ha visto qualche asilo per la loro piccola ma vuole parlarne prima con Maura, dopotutto se le cose fossero andate bene con la sua ragazza, questa sarebbe stata una figura importante per Lela. "Mammina...possiamo fermarci in libreria per vedere i libri sugli animali?" Lela adora i libri, soprattutto quelli con immagini di animali. "Va bene tesoro, ma prima la mamma ha fame quindi ci fermeremo in questo bar per mangiare qualcosa, ti vanno dei biscotti?" Lela annuisce seguendo sua madre dentro il piccolo bar. Jane ordina qualcosa di salato, le sue voglie si stanno facendo più frequenti. Mangiano mentre la bambina parla di nonna Angela e di come i suoi biscotti siano più buoni. Per avere quasi sei anni, Adèla ha una parlantina niente male. Poi si dirigono in una libreria per bambini, quello è il mondo di Adèla. Guarda curiosa tutto e fa mille domande. Jane si è seduta su una piccola poltrona mentre sua figlia gironzola curiosa per il piccolo negozio. Si ritrova a sfogliare un vecchio libro che ha scovato nella piccola sezione per adulti: Thérèse Raquin, di Émile Zolà. Ama quel libro e lo rilegge sempre volentieri. Ne sfoglia qualche pagina prima di essere bruscamente interrotta da sua figlia in lacrime. "Lela, piccola che succede?" Si alza allarmata mettendo da parte il libro. "Sono caduta, volevo prendere un libro alto...ma..." singhiozza gettandosi tra le braccia di sua madre. "Oh, cucciola...vieni qui!" Jane la prende in braccio cullandola dolcemente "Adesso passa...so che fa male...ecco...ora passa..." le sussurra dolcemente finché non si calma. Jane sa che quando sua figlia si fa male o era triste per qualcosa tende a diventare appiccicosa, quindi non si stupisce quando si rifiuta di scendere dalle sue braccia. A Jane non dispiace quando Lela diventata coccolona, anzi, ama questi momenti e vuole goderseli prima che sua figlia diventi un'adolescente scorbutica. "Che libro volevi?" Jane stringe Lela al petto per calmarla. "Quello con il coniglietto..." Indica con il dito alle sue spalle. Jane segue le indicazioni di sua figlia e trova il libro; solo che essendo incinta il suo baricentro è leggermente spostato e si sbilancia un attimo rischiando di cadere dalla piccola scala su cui è salita. Non volendo, va a sbattere contro qualcuno che prontamente la blocca con le braccia impedendole di cadere. "Oh mio...mi scusi tanto!" Jane cerca di rimettersi in equilibrio mentre d'istinto si porta una mano alla pancia. "Sta bene?" Domanda una voce dolce alle sue spalle. Jane si volta e vede una bellissima donna che ancora la trattiene per le spalle con le mani. "Si, mi scusi! Le ho fatto male?" la bruna si scusa leggermente imbarazzata. "Mammina..." Lela si avvicina a sua madre con le lacrime agli occhi "Sto bene tesoro!" Jane sorride dando il libro alla piccola "Grazie..." sorride Lela a testa china. "Amore, sto bene, io e il bambino stiamo bene...ok?" la bambina annuisce asciugandosi gli occhi. La donna rimane rapita dalla bellezza aspra della bruna, erano anni che non vedeva una donna così bella. Da Maura. "Sicura di stare bene, vuole che chiami qualcuno?" Domanda preoccupata mentre la splendida donna davanti a lei prende la bambina in braccio. "Sto bene, grazie ancora per prima...dai piccola, andiamo a casa!" Jane sorride alla donna e si avvia per pagare il libro. "Eleonor!" Urla la donna alle sue spalle. Jane si volta sorridendo "Jane!" risponde prima di allontanarsi con Lela accoccolata su un fianco.

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LA REINA TANGUERA
FanfictionJane lascia la sua amata Buenos Aires per ricongiungersi con la famiglia a Boston. Le circostanze del suo ritorno non sono felici e ricominciare una nuova vita, lontana dai suoi posti preferiti, dalla musica per le strade, dall'allegria della sua g...