1. Problemi problemi problemi

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La sera del mio arrivo ero talmente stanca da non riuscire nemmeno ad asciugarmi i capelli, e i fratelli Leclerc erano usciti a farsi una passeggiata da soli, essendomi addormentata.

La giornata seguente ero carica abbastanza per viverla tutta.

La mia routine estiva si componeva di quattro azioni:

1 Dormire
2 Andare a mare
3 Mangiare
4 Divertirsi

Niente pensieri negativi, niente problemi da città, niente di niente.

Pace.

<<Metti la crema se non vuoi diventare dello stesso colore di un pomodoro.>> la voce di Charles interruppe i miei pensieri, mentre ero stesa sul lettino al sole.

<<L'ho messa.>> gli risposi, senza aprire gli occhi, oppure mi sarei incantata.

Quando sentii la sua risatina e i suoi passi allontanarsi aprii un solo occhio, per spiarlo.

Le spalle larghe ed i muscoli della schiena tesi mentre camminava avevano totalmente catturato il mio sguardo, ricambiato una volta che era arrivato alla riva.

I suoi occhi cercarono la mia figura ed io tornai a prendere il sole, mentre ero sicura di avergli causato un sorriso divertito sul volto.

<<Che ci fai ancora qui? Andiamo a mare!>> Arthur, appena arrivato, già mi faceva la predica.

<<Sto un po' qui e poi vengo.>> mi giustificai, non ero mica come loro che si abbronzavano anche se stavano all'ombra, a me servivano giorni per non sembrare più un vampiro.

<<Va bene.>> finì, accompagnato da uno sbuffo.

Lo vidi raggiungere il fratello ormai bagnato fino al bacino, che ci aveva fissato per tutto quel tempo.

Ressi il suo sguardo con sfida, fin quando non lo distolse per primo.

<<Allora? Tu il fidanzato non ce lo porti?>> Il terzo dei Leclerc mi aveva dato il buongiorno così.

Beh, aggiungerei un'altra azione alla mia routine: sopportare i Leclerc.

<<È complicato.>> dissi soltanto.

<<Ho tempo da perdere.>> si sedette alla sdraio vicino.

Come amavo il calore del sole sulla pelle.

<<Prima mi metti un po' di crema sulla schiena?>> mi chiese, io sbuffai ma acconsentii.

Mentre iniziai a spalmare la protezione solare sulla schiena di Lorenzo, spiegai la lunga storia .

<<Ci siamo presi una pausa.>> okay, non era poi così tanto lunga.

<<Ma?>> mi incitò per continuare.

<<Mio padre gli vuole davvero bene, e credo che verrà qui per qualche giorno.>> feci una pausa.  <<Io.. non so se lo amo più. Siamo stati insieme per due anni ma credo sia diventata abitudine ormai.>>

If I Could Fly [Charles Leclerc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora