4. Olivia

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Alla fine eravamo andati tutti quanti insieme all'aeroporto per accopagnare Andrew ed Alexandra, che avrebbero preso il volo delle dieci e trenta.

Ci sedemmo tutti sulle sedie d'attesa, chi con le valigie o chi come me era stato buttato giù dal letto per essere là.

Guardavo Alexandra quando lei era distratta, non sbagliava mai, era sempre impeccabile, elegante, perfetta.

Charles l'aveva scelta bene, ma allora perché non dirlo prima? Perché non dirmi che anche lui aveva una ragazza al posto di mentirmi e farmi una sorpresa?

Mi misi le cuffiette e mi rannicchiai sopra la mia sedia quando annunciarono il ritardo del volo.

Chiusi gli occhi.

Quando qualcuno mi colpì la spalla con due tocchi capii fosse Arthur e gli porsi la cuffietta.

<<One Direction eh? non cambi mai.>> Charles, che aveva indossato la cuffietta, annuiva a tempo di musica.

<<Ma..>> aggrottai le sopracciglia.

Arthur? Non era Arthur?

Lui mi guardò con un espressione tranquilla sul volto mentre io accennavo un sorriso e gli porgevo il mio telefono per scegliere la prossima canzone.

Una a testa, era questa la regola.

Sorrisi, aveva deciso di rimanere sulla band.

"If i could fly" suonava nelle nostre orecchie, mentre i nostri occhi erano incatenati e i cuori battevano all'unisono.

Distolsi lo sguardo per prima.

<<Alexandra?>> chiesi.

<<È andata a comprare qualcosa da mangiare insieme agli altri.>> disse.

beh, tutti.

Annuii. <<Tu perché sei rimasto?>>

<<Se vuoi vado.>>

Ormai la canzone era finita, nelle nostre orecchie suonava "Olivia" e non poteva essere momento più sbagliato.

<<I live for you, I long for you, Olivia.>> mimò con le labbra.

Sorrisi e gli diedi un colpetto ironico sulla spalla per farlo smettere.

<<I've been idolizing the light in your eyes Olivia>> canticchiò.

<<Smettila.>> lo minacciai, stoppando la canzone e ritirandogli la cuffietta dall'orecchio.

<<Principessa, dai.>> sbuffai.

<<Perché fai cosi?>> mi chiese.

<<Perché sei stonato da paura.>> lo presi in giro, e lui mi concesse uno dei suoi sorrisi mozzafiato, uno di quelli che ti fa arrivare fino alla luna e poi tornare in pochi secondi.

Anche se ogni sorriso di Charles faceva sempre lo stesso effetto.

Distolsi lo sguardo, soffocando il mio sorriso.

Mi girai dandogli la vista del mio profilo e nonostante tutto sentivo il suo sguardo bruciare su di me.

<<I live for you, I long for you, Olivia.>> si alzò in piedi prendendomi per le mani e facendomi fare delle giravolte.

<<Don't let me goo!>> canticchiò.

<<Don't let me go..>> dissi dopo di lui, con aria scocciata.

If I Could Fly [Charles Leclerc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora