Capitolo finale prima parte
Il mio turno di lavoro giunse al termine prima del previsto e così nè approfittai per fare un giro in centro e magari vedere per un divano nuovo. Avvisai Keigo della mia uscita anticipata e del giro che volli fare in centro a Tokyo.
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Una volta trovato quello che stavo cercando me ne tornai a casa, nel frattempo si erano fatte le otto di sera. Di solito a quell'ora finiva il mio turno di lavoro, nella via di ritorno mi pervase un senso di inquietudine. Non riuscendo a capire a cosa fosse dovuto non ci feci molto caso e continuai il mio cammino.
Quando arrivai a casa potei constatare della presenza del mio polletto. E un senso di sollievo inspiegabile mi pervase. Keigo vedendomi turbata mi chiese preoccupato cosa avessi, non dissi niente lo abbracciai solamente e lui ricambiò con un bacio seguito da un lungo abbraccio.
Dopo cena gli mostrai il divano che avevo scelto e lui approvò senza indugi, subito dopo la sua mente contorta iniziò a viaggiare facendomi arrossire come non mai.
Yachi:"sei davvero incorreggibile lo sai? Povera me.
Keigo:" dai stavo scherzando ahaha.
A quel punto la prese e la bloccò sotto di sé (in questo momento si trovano nella camera da letto)
E la guardò con quel suo sguardo penetrante.
Yachi:" keigo..?
Ci fu silenzio fin quando non iniziò a farle il solletico.
Keigo:" attacco a sorpresa!!!
Yachi:" b-basta Keigo!! Ahahah
Si stava proprio divertendo quel polletto dispettoso.
Ad un certo punto smise e iniziò a baciarla con passione e sentimento e lei ricambiò senza neanche pensarci. Ma quando i loro baci e coccole stavano per diventare qualcosa di più.. Avvertirono dei rumori provenire dal piano di sotto.
Keigo:" non muoverti vado a controllare.
Keigo estrasse le sue piume più grandi facendole diventare due spade e scese al piano di sotto.
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Cosa stava succedendo?
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Pollo dispettoso
FanfictionTutto stava procedendo senza intoppi la mia giornata di lavoro stava giungendo al termine, fin quando non mi comparve davanti un tipo dalle sembianze da pollo. Lo guardai e gentilmente gli chiesi di farmi passare visto che le sue ali erano a dir poc...