I BTS (Bangtan Sonyeondan), conosciuti anche come Bangtan Boys, sono un gruppo musicale sudcoreano formatosi a Seul nel 2013 e composto da RM, Jin, Suga, J-Hope, Jimin, V e Jung Kook.
La band ha debutato il 13 giugno 2013 con il single album 2 Cool 4 Skool, incentrato sui pregiudizi della società nei confronti dei giovani, e con le opere successive ha consolidato la propria reputazione di gruppo socialmente consapevole. Nella loro musica, di stampo hip-hop, abbracciano un'ampia gamma di generi ed esplorano temi differenti, dalle ansie scolastiche alla situazione sociale, dalla salute mentale all'amor proprio (tema che ricorrerà in molte delle loro canzoni). Nel 2017 hanno introdotto il k-pop nel mercato mainstream statunitense, diventando così in seguito i primi artista sudcoreani a raggiungere sia la vetta della Billboard 200, che della Billboard Hot 100. Nel 2020 e nel 2021 sono stati i primi artista per numero di vendite a livello mondiale secondo la IFPI.
I BTS sono gli artisti più venduti in Corea del Sud, con oltre 44,9 milioni di dischi fisici dall'esordio al maggio 2023, e Map of the Soul: 7 (2020) è il disco più venduto nella storia della musica sudcoreana. Hanno contribuito a rivitalizzare sia l'industria musicale globale sia l'economia sudcoreana, concorrendo indirettamente per oltre 5,5 bilioni di won (lo 0,3%) al PIL annuale grazie a concerti e contratti di endorsement.
Sono stati premiati fin dagli inizi con diversi riconoscimenti, tra cui l'Innovator Award dal Wall Street Journal per il loro contributo in campo musicale, hanno ottenuto tra i tanti anche 52 MAMA Award, 40 Melon Music Award, 32 Circle Chart Music Award, 31 Golden Disc Award, 26 Seoul Music Award, 12 Billboard Music Awards e 9 American Music Award, e sono stati il primo gruppo pop della Corea del Sud a ricevere una nomination ai Grammy Award. Il 24 ottobre 2018 il Presidente della Corea del Sud ha conferito loro l'Ordine al merito culturale per aver collaborato alla diffusione della cultura coreana nel mondo, mentre nel 2020 sono stati insigniti del premio James A. Van Fleet per il contributo dato alla promozione dei rapporti tra Corea del Sud e Stati Uniti.
Etimologia
BTS è un acronimo, ideato dai fan stranieri, del nome coreano del gruppo "Bangtan Sonyeondan", che si traduce con "gruppo di ragazzi/boy scout a prova di proiettile": esso implica «bloccare stereotipi, critiche e aspettative che, come proiettili, mirano agli adolescenti, preservando i loro valori», ed è stato creato pensando all'idea che la gioventù contemporanea necessitasse di «un eroe che, anche senza dire una parola, possa offrirle una spalla su cui appoggiarsi». In giapponese sono invece conosciuti come "Bōdan Shōnendan" (防弾少年団ぼうだんしょうねんだん?). Nel luglio 2017 è stato annunciato che "Beyond The Scene" era diventato l'acronimo inverso di BTS per rispecchiare il cambiamento di significato che il nome aveva assunto nei quattro anni trascorsi dal debutto. La nuova brand identity ha dato alla sigla "BTS" l'accezione di "ritratto della gioventù che cresce", per indicare che i membri della band stavano "superando le realtà che si ritrovavano ad affrontare", e ha ricevuto il premio per la miglior brand identity agli iF Product Design Award 2018. Entrambi i significati del loro nome si riflettono nelle tematiche musicali affrontate dai BTS.
Storia
2010-2014: formazione e primi anni
La band iniziò a prendere forma nel 2010, quando il rapper Sleepy fece sentire al produttore Pdogg della Big Hit Entertainment alcune demo di Kim Nam-joon (RM), leader dei BTS, uno studente sedicenne attivo sulla scena hip-hop underground. Colpito dalla sua abilità nel rap, Pdogg ne parlò all'AD della compagnia, Bang Si-hyuk, il quale, dopo aver ascoltato Kim, decise di formare una crew hip-hop, il primo gruppo maschile della Big Hit, e gli offrì un contratto. Bang prese in considerazione diversi nomi per il gruppo, come Big Kidz e Young Nation, prima di optare per l'espressione coreana "Bangtan Sonyeondan", "boyscout antiproiettile"; l'abbreviazione "BTS" nacque in un secondo momento, creata dai fan stranieri. Nel 2011, la Big Hit si ritrovò in difficoltà finanziarie che portarono Bang a ripensarli come un più tradizionale gruppo idol, nella speranza che i fandom appassionati di cui questi godevano e l'opportunità di diversificare le entrate grazie ai concerti ovviassero ai mancati guadagni causati dal declino delle vendite di album, non compensabili dall'ancora acerba industria dello streaming. Le radici hip-hop vennero conservate, ma in seguito al cambio di direzione alcuni membri già confermati rinunciarono al loro posto nei BTS, e della formazione originale restarono soltanto RM, il rapper indie Min Yoon-gi (Suga) e il ballerino underground Jung Ho-seok (J-Hope), ai quali furono aggiunti quattro cantanti: lo studente di recitazione Kim Seok-jin (Jin), avvicinato da un talent scout; il tredicenne Jeon Jung-kook (Jung Kook), notato dopo aver fallito le selezioni del talent Superstar K; Kim Tae-hyung (V), che superò i provini a Taegu, e Park Ji-min (Jimin), che entrò nell'agenzia a maggio 2012. Complessivamente, la Big Hit vagliò una trentina di candidati tra il 2010 e il 2013. Prima di debuttare, il settetto iniziò a farsi conoscere online pubblicando remix e mixtape inediti autoprodotti incentrati sulle difficoltà dei giovani sudcoreani.
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La storia dei gruppi kpop piu famosi
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