~𝖘𝖔𝖙𝖙𝖔 𝖑𝖊 𝖘𝖙𝖊𝖑𝖑𝖊~

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Eveline:

dopo che tutte le maglie furono date, tutti ci dirigemmo in casetta e Maria ci spiegò le regole.

Arrivò poi il momento di scegliere le camere e io capitai con una ragazza mora che già avevo intravisto, Lil jolie, e proprio Mew, la ragazza che mi aveva tanto attirata ai provini.
Io scelsi il letto al lato destro, Lil quello a sinistra e Mew quello al centro. Ancora con lei non avevo avuto modo di parlare ma avevo stretto amicizia con Angela.

Dato che ho finito di sistemare le mie valigie decido di chiamare i miei per annunciarli la notizia.

"mamma non posso crederci sono davvero entrata!"

"io, papà e la nonna siamo davvero fieri di te tesoro, sono sicura che piacerai a tutti e saprai sfruttare questa opportunità. Scegli bene con che prof fare il tuo percorso. E poi magari ti trovi finalmente qualcuno!"

perché sto pensando a lei?

"Mamma smettila!" le dico ridendo.

Dopo aver chiamato le persone più importanti decisi di andare a prendere un po' d'aria nel giardino sul retro.
Fuori trovo Lil.

Parliamo del più e del meno quando vedo arrivare in giardino anche Mew.
Lei si siede di fianco a me e mi porge la mano.

"Valentina, in arte Mew"

Mi sorride lievemente.
Ha uno sguardo sicuro e intimidatorio.
Ricambio la stretta di mano

"Eveline, Venere in arte"

Sembra che i suoi occhi mi vedano dentro l'anima. Sono freddi ed misteriosi, mi ci perdo dentro. Tra noi sento subito una grande tensione.
Incapace di mantenere quel contatto visivo ancora a lungo sposto lo sguardo e sciolgo la stretta.
Lei osserva attentamente ogni mio movimento.

"Ragazze io vado a cucinare, intanto conoscetevi voi due, che siamo in camera assieme"

Ci annuncia Angela, alchè io annuisco e le sorrido.
Mew prende una sigaretta, se la porta alle labbra lentamente e l'accende.
Non so perché, ma arrossisco improvvisamente mentre la guardo, lei deve essersene accorta dato che si gira verso di me sorridendo

"Arrossisci per me, Venere?"

Se possibile, divento ancora più rossa di prima e scosto i miei occhi dai suoi violentemente.

"ma va, stavo pensando ad un'altra cosa"

Le dico ridendo.
Per rompere questo mio imbarazzo mi volto a prendere anche io una sigaretta, e la accendo.

"Non pensavo fumassi anche tu, principessina"

La sua voce provocatoria mi risuona nella testa. Quel nomignolo mi stupisce.

"E invece"

Lei sorride. Iniziamo a parlare del più e del meno, inaspettatamente mi trovo bene con lei e non voglio che questo momento finisca.

Dopo circa venti minuti ci chiama Sarah, un'altra cantante molto carina, per dirci di raggiungerli a tavola.

Sono ormai le undici e mezza e tutti sono nelle rispettive camere, tranne me, decido di andare a sdraiarmi in giardino a guardare le stelle.

Oggi è stata una giornata impegnativa ma meravigliosa. Sono entrata nella scuola di Amici, ho conosciuto tantissime persone e sono in camera con due ragazze molto simpatiche.

Ormai sono sdraiata a fissare il cielo da circa venti minuti quando sento dei passi avvicinarsi. Mi metto seduta per vedere chi è.
Nel buio vedo quell'inconfondibile chioma bionda venire verso di me.

"posso?"

Annuisco senza proferire parola. Si siede affianco a me e la guardo negli occhi, sono lucidi.

"Ei, hai pianto?"

"Si, ho appena chiamato la mia famiglia e mi ha fatto un certo effetto"

"Ah capisco, se posso, che rapporto hai con loro?"

"Sono la mia vita, tutto. Voglio loro un mondo di bene, mi hanno sempre aiutata e sostenuta in tutto, e tu?"

"uguale, mi supportano in ogni cosa faccia anche se non gli va tanto giu, non so come farei senza di loro."

Lei mi fissa dritta nei miei occhi verdi e mi sorride dolcemente.

Siamo vicine, sedute sul prato nella notte.
Un silenzio assordante si è creato tra noi.
Mi volto per guardare i suoi tratti angelici, lei se ne accorge e mi guarda a sua volta, con un sorrisino magnetico sulle labbra.

"Mew, come il pokémon?"

Le chiedo curiosa

"Si, mi ci rivedo molto. E tu, perchè Venere?"

Mi chiede lei di risposta.

"Sono appassionata di mitologia greca, Venere la dea dell'amore e della bellezza. Sono sempre stata affascinata da lei e dai suoi modi e mi ci sono rivista. Quindi ho deciso di presentarmi con il suo nome."

Mi ascolta senza interrompere e con il suo solito sorrisino. Appena finisco di parlare lei si tira su una manica della felpa scura, mostrandomi un tatuaggio sul braccio destro.
È una scritta, proprio il nome della dea.
Guardo attenta il tatuaggio e poi lei con stupore. Sono incredula.
Lei mi guarda divertita.

"Coincidenza?"

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"Io già ti vedevo tra i miei tattoo"...
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Mi chiede alzando un sopracciglio, era una sua abitudine davvero attraente.
Incontro i suoi occhi e ne rimango incatenata.
Ristiamo così a guardarci per almeno cinque minuti. Mi trovo bene con lei, c'è una strana connessione tra noi.

All'improvviso sentiamo dei rumori da dentro la casetta ed esce Holden, un cantante già famoso di suo, ci guarda assonnato e ci dice di andare a dormire ridendo.

Senza che ce ne rendessimo conto era già passata la mezzanotte.

Allora ci alziamo e con calma ci dirigiamo nella nostra stanza, Lil dorme già da ore, io e lei ci diamo la buonanotte e ci stendiamo nei letti bui.

Continuo a pensare a questa serata, il modo in cui mi guarda, in cui mi parla e quel tatuaggio.

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Hi babes!
aggiungo questo spazio autrice per dire solo due cosette.
La prima è che pubblicherò circa due volte a settimana, chiaramente dipende dato che sono abbastanza impegnata tra scuola e il resto.
Seconda cosa, questa è la mia prima storia e vi prego di perdonarmi se c'è qualche errore di scrittura.
Per il resto spero che la storia vi piaccia.

Comunque il nuovo inedito della nostra donna è pura arte. Ha un testo assurdo che ti arriva subito al cuore.
Che donna incredibile.

Those ocean eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora