Those ocean eyes

~𝖘𝖔𝖑𝖔 𝖚𝖓'𝖆𝖒𝖎𝖈𝖆~

Valentina:

Cazzo,
ho ceduto ancora alla tentazione.
Io non posso stare con lei.

Però con lei sto bene,
come non lo sono stata mai.
Forse dovrei provare a lasciarmi andare...
No.
Non di nuovo.

Ormai però è andata.
Le ho chiesto di dormire assieme.
Sarà l'ultima volta.
Un ultimo ricordo.

______

Eveline:

Sono ancora scossa da quel che è appena successo.

Ormai è tardi e decidiamo di tornare in camera.

Entriamo e Angela ancora non dorme.
Ci guarda.

"Eve io te l'avevo detto eh!"
La sua risata è contagiosa.

"Ange non iniziare"
Le dico scherzosamente.

Valentina non capisce e ci guarda confusa e divertita allo stesso tempo.

Ci stendiamo entrambe sul mio letto.

"ADDIRITTURA?"
Sempre Angela.
Beh effettivamente è un po' strano.

Ci mettiamo a ridere e lei come al solito comincia con le sue battutine.
In questi ultimi giorni ho passato molto tempo con lei, è una persona davvero meravigliosa.
Sa sempre quando e come usare le parole.
È una vera amica.

Passiamo un po' di tempo a parlare tutte e tre del più e del meno.
Lil ha molto sonno, stamattina si è svegliata presto e allora si mette a dormire.

Mi rendo conto di non avere addosso il piagiama, allora vado in bagno per mettermelo.

Mi tolgo la felpa che avevo addosso, rimango in top e pantaloncini.
Sento la porta aprirsi.
Merda.
Non ho chiuso a chiave.

Sento i suoi passi avvicinarsi.
Mi volto a guardarla.
È sempre più vicina.
Indietreggio e finisco con le spalle al muro.

I nostri volti sono a cinque centimetri di distanza.
I suoi occhi vagano tra i miei occhi e le mie labbra.

Le sue mani calde si poggiano sui miei fianchi spogli, facendomi rabbrividire.

"Sei stupenda, Eveline"
La sua voce è diventata più roca.

La guardo e sto in silenzio.
I suoi occhi color oceano mi rapiscono.
Il suo sguardo brilla di lussuria.

Lei si fionda sulle mie labbra senza il minimo timore.
Parte in sesta.
Il bacio è subito passionale.
Le nostre lingue si intrecciano in una danza di fuoco.

Le mie mani vanno tra i suoi capelli, spettinandola.

Lei mi tira a se eliminando ogni distanza.
Mi stringe come a non volermi lasciare mai.

I respiri si fondono sempre più affannati.

Dopo non molto lei si stacca per lasciarmi una scia di baci.
Dalla bocca arriva alla mandibola.
Scande sempre di più fino ad arrivare al collo.

Le farfalle nel mio stomaco aumentano a dismisura.
Stringo le mani tra i suoi capelli tirando delicatamente.
Lei continua a vagare sul mio punto debole, sento i suoi baci e soprattutto la sua lingua stuzzicarmi, involontariamente produco dei piccoli gemiti.

Dopo un po' la porta scatta nuovamente.

Porca troia.

Valentina si stacca velocemente.