Amare significa anche soffrire

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Trattatemelo bene.
È uno dei miei preferiti.
Buona lettura.



MASSIMILIANO

Il set l'ho sempre vissuto come qualcosa che mi cura l'anima quando tutto il resto non va bene.

I giorni che passo lì, sono tutto per me.
Io e il mio mondo, io e le mie persone.
Io e la mia parte migliore: la recitazione.

Ogni progetto ha la capacità di darti qualcosa di nuovo.
Mare fuori è stato tutto per me, sin dall' inizio.

Quello che ho trovato qua a livello professionale...e non solo, mi ha riempito l' anima.

Ieri sera sono arrivato a Napoli, dopo aver passato due giorni a Roma.
Della marina, dopo poco che non la vedi, ti manca, perfino l'odore.

-"Occhi Neri..."- Sento la sua voce e mi giro di scatto

La vedo da lontano, le sorrido e lei ricambia -"Tarantè"-
Mi alzo dalla sedia e mi avvicino, la prendo per i fianchi e l' abbraccio, mi circonda il collo con le braccia e restiamo così, per qualche secondo.

Sento il cuore che le batte forte!
Come il mio.

-"Scusa se non ti ho risposto ai messaggi, però non potevo, ero in riunione con Ivan, e gli altri...appena ho finito sono corsa qua!"-

-"Si avevo dimenticato che avessi la riunione...scusa"-

-"Non fa niente; comunque... com'è andata a Roma?"-

-"Non è andata..."-

-"Ah..."- mi guarda in modo diretto

-"Ha capito subito che si trattava di te; e sai la cosa bella qual è stata? Che io non ho negato!"-

-"Ah..."-

-"Lei ha ragione, tu su di me hai un ascendente, è inevitabile"-

Fa un piccolo sorrisetto, in modo amaro prima di parlare -"Io non voglio essere la cattiva della storia Massimiliano"- mi guarda negli occhi.
-"... non tutti potrebbero capire quello che abbiamo io e te, e sinceramente, me so rott o cazz e mi preoccupá semp e chell' ca l'att ponn pnzá."-

-"Oi, guardami e respira"- le prendo il viso stra le mani

Ha le labbra che tremano e io, ho gli occhi fissi su di loro.

Quanto vorrei prenderla e scappare via da tutto e tutti.
Per non farla sentire più così.
Come vorrei solo per un attimo, limitato di tempo, non dover pensare che dobbiamo dar conto al mondo.
Tutti da noi vogliono qualcosa.

Io, lei e un piccolo posto lontano dal caos;
Sarebbe perfetto.

Ma istintivamente mi viene da pensare:
Sono io il colpevole.
Sono io.
io e la mia fottutissima paura di lasciare la stabilità che ho, per vivere l' istinto e la passione.

Paura di quello che mi fa provare, perché mi sovrasta i sensi.
Mi annienta completamente, perché io non riesco a dirle di no.

Non riesco a non sfiorarla, a non toccarla.
Ci faccio l' amore, e penso che sia così talmente surreale, e allo stesso tempo il posto più giusto dove stare.

E pure lei con me sta soffrendo.
Sta solo soffrendo.
E la cosa più brutta, è esserne consapevole.

-"Oh, dove sei?"- mi riporta lei alla realtà , perché, i pensieri avevano avuto la meglio.

-"È colpa mia, ij te sto facenn suffrij"-
La vedo aprire gli occhi come se volesse metabolizzare le mie parole, forse ha paura ad aver capito male.

Sospira e abbassa lo sguardo.

Come Quando PioveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora