New York il sogno di una vita di molte persone, semplicemente la città più bella. Grattacieli alti che sembra quasi che arrivino a toccar il cielo, le luci che illuminano completamente la città di notte, il lusso, le feste e il fatto che vivere in una città così ti fa sembrare di essere in un film ogni giorno.
Mi trovavo alla cena annuale di beneficenza di primavera, centinaia di ragazzi che ballavano, si scattavano foto, bevevano e chiacchieravano tra di loro divertendosi.
Stavo insieme a mia sorella Jackie,l'organizzatrice della festa, che intanto si guardava intorno felice del suo lavoro ben eseguito.
J:<<ancora che scrivi a Lucy? Ti ha già detto che mamma e papà sono arrivati da lei, verranno tra poco non ti preoccupare>>
Mi disse Jackie strappandomi il telefono delle maniY/N:<<dai Jackie ridammelo, sono solo preoccupata dovrebbero già essere qui>> mi ripresi il telefono controllando se Lucy, nostra sorella maggiore, mi avesse risposto
J:<<ei guardami,avranno avuto un contrattempo tutto qui>> mi prese il viso tra le mani facendomi tranquillizzare, misi il telefono dentro la borsa e mi lasciai trasportare dalla musica che riecheggiava in tutta la stanza, allontanandomi da Jackie per andare a prendere qualcosa da bere
<<ei Y/N>> Una voce alle mie spalle si fece strada in mezzo a tutta quella confusione facendomi di conseguenza girare
Y/N:<<eii>> dissi di rimando alla mia amica che si stava mano mano avvicinando a me<<caspita tu e Jackie avete fatto un bellissimo lavoro ma come ci siete riuscite?>> si affianco a me e prese anche lei qualcosa da bere
Y/N:<<oh non lo dire a me, ha fatto tutte Jackie io non ho mosso un muscolo. Lo sai com'è fatta, le piace fare questo genere di cose>> Risi bevendo dal mio bicchiere, ricordandomi della settimana precendente e dello stress che mia sorella mi aveva trasmesso per questa stupida serata
Continuammo a parlare per un paio di minuti finché non senti una mano poggiarsi sulla mia spalla facendomi girare all'istante. Quando vidi la figura di mio zio mi tranquillizzai,non capendo però il perché lui fosse lì.
Y/N:<< zio Richard? Ma scusa che cosa fai qui?>> domandai confusa della sua presenza inaspettata. Lui non mi rispose, mi prese la mano e mi trascinò con lui a cercare mia sorella per poi portarci tutte e due fuori dalla stanza
...
Io e Jackie eravamo in aeroporto in Colorado,cercando le persone che ci avrebbero ospitate a casa loro.
J:<<ciao zio Richard, certo, sì tutto apposto>> disse mia sorella in chiamata con nostro zio
Feci un segno a Jackie che distolse la sua attenzione nel punto in cui le avevo indicato
Y/N:<<credo siano loro, meglio che andiamo>> dissi prendendo le nostre valigie seguita subito dopo da mia sorella
<<Y/N,Jackie>> ci chiamò una signora. Era alta e aveva i cappelli rossi che si adagiavano perfettamente sulle sue spalle, aveva gli occhi marroni e ci stava facendo un sorriso caloroso pieno di compassione. Accanto a lei si trovava un uomo alto più di lei, indossava un berretto aveva gli occhi marroni e la barba.
Dopo qualche secondo la signora ci prese e ci abbracciò <<sono felice che siete qui>>
Y/N:<<grazie Katherine>> dissi di rimando facendogli un sorriso, ci iniziammo ad incamminare verso l'uscita dell'aeroporto. Katherine ci fece qualche domanda per iniziare un discorso, ma senza successo visto che davamo solo risposte secche.
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Come nelle favole [alex Walter x reader]
Fanfictione dopo la tragica perdita dei loro genitori, Jackie e Y/N si ritrovavano a vivere con la famiglia Walter. Nuova casa, persone nuove, nuova scuola, ma specialmente l'inizio della loro nuova vita