DUE

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compie il primo passo nella stanza scarsamente illuminata e mi fissa. intensamente, oserei dire. l'ultima volta che l'ho visto, io avevo 14 anni e lui 15. certamente nel nostro mondo il tempo scorre diversamene, però a noi piace darci questa parvenza di umanità. è cambiato moltissimo dal nostro ultimo incontro. i capelli sono più biondi  ma gli occhi scaltri, furbi e freddi come il ghiaccio da cui proviene, sono gli stessi. indossa un'abito che gli dona. stivali di cuoio neri lucidissimi spiccano sopra dei pantaloni neri dal taglio classico. la camicia bianca è sbottonata fino allo sterno e la giacca fatta su misura nera con ai bordi i colori della sua casata, lo fanno sembrare ancora più pericoloso. ma io, a differenza di altri non ho nulla da temere. lui è un principe molto potente, ma non ha il potere di un re. io invece  ne ho talmente tanto di potere che avrebbero dovuto rinchiudermi da qualche parte, come minimo. io personalmente l'avrei fatto. 

mi fissa per un ultimo e intenso istante e poi si esibisce in un grande inchino regale. tira leggermente su la testa e mi sorride. fossette. non mi ricordavo che le avesse. da bambini eravamo abbastanza uniti ma non mi aveva mai sorriso così. la nostra amicizia non è durata per una serie di motivi spregevoli: mia madre era morta e i suoi genitori, il re a la regina del Kingdom of Ice volevano combinare un matrimonio. al solo pensiero sento la rabbia crescere dentro di me, alla stessa maniera il mio potere. lui probabilmente percepisce  il mio cambio d'umore ma si limita al silenzio.

lo odio per ricordarsi ancora delle mie abitudini.

lo odio perchè è diventato ancora più attraente.

lo odio perchè è potente ma non temuto.

lo odio, ma non lo invidio minimamente.

io bramo il sangue, il terrore il caos.
non riesco a limitarmi a una facciata fredda come il ghiaccio, io ho bisogno di essere fuoco, furia, vendetta, calore. 

" Regina del Kingdom of Bones.  Elinor, siete cambiata in meglio, se posso permettermi. Maximus Ice, del regno qui accanto"  mi fa un baciamano veramente esagerato e sottolinea il suo nome. come se non me lo ricordassi. tutti i miei potenziali alleati e nemici sono sotto il mio mirino da anni, ormai.       " Principe Maximus Ice del Kingdom of Ice. siete venuto con anticipo. sapevate che questa sera si è tenuta la festa della mia incoronazione?"  mantengo un tono rigido e professionale e calco il tono di voce sulla parola 'principe'. la leggera maniera in cui ha stretto la mascella, è musica per le mie orecchie.      " no, Regina. non ero al corrente che  per oggi  fosse programmata la festa della vostra incoronazione. mi scuso per il disturbo, però abbiamo cose importanti di cui discutere."  finalmente si era calato nella parte del freddo principe del gelo.      gli faccio cenno di accomodarsi alla sedia mentre io scendo dalla scrivania e mi accomodo nel posto di fronte. gli offro del vino ma lui lo rifiuta prontamente con un cenno deciso del capo. vedo che si ricorda che è sempre bene non accettare bevande da potenziali nemici. anche se questa volta il vino era pulito, non si sa mai cosa abbia in serbo il futuro. una volta che entrambi ci siamo seduti e messi a nostro agio, inizio a bere la bevanda zuccherina.   " allora, ditemi. dove e come ha colpito l'assassino questa volta?"   ogni traccia di leggerezza, per quanto sia azzardato il termine, scomparve dal suo volto. 

" vicino al confine. il regno era il mio, ma la vittima è una del tuo. questa è chiaramente una provocazione. si sta prendendo gioco di noi. intendo non tollerare più nulla da ora in poi."  lo guardo inarcando un sopracciglio.     "ti sembro una che ha la soglia della pazienza e della tollerabilità alta, per caso? ha ucciso una figlia del mio regno e per questo pagherà. se il sangue che verserà non sarà sulle mie mani, intendo scatenare un'inferno nell'inferno stesso. chiaro? ora, essendo che sei tu quello strategico, cosa vogliamo fare?" sento la collera ribollirmi nelle vene. si prende gioco così sfacciatamente dei nostri regni. non può essere stato inviato dal suo regno, sanno che i Bones e gli Ice sono il secondo e il terzo regno più potente tra i gironi. sarebbe una mossa da incoscienti. devo cercare di ragionare con lucidità. un colpo di tosse improvviso attira la mia attenzione.      " se non vi dispiace vorrei tornare a palazzo sulle mie gambe."  caspita, non mi ero resa conto di aver attivato il potere. e tantomeno di averlo scaricato su lui. lascio di colpo la presa sulla magia e lui tira un respiro di sollievo. non mi scuso ne gli chiedo come sta, la mia reputazione mi precede.       " dobbiamo piazzare il doppio delle spie sui confini, aumentare il numero di guardie fuori dalle mura e incrementare i nostri poteri. potrà anche essersela presa con streghe e demoni minori, ma l'obbiettivo finale siamo noi due. inoltre sono convinto che dovremmo allearci ed eliminare momentaneamente il confine tra i nostri regni. se togliamo quel fronte, lì non potrà colpire e se dovesse essere al suo interno non potrà scappare. un'ultima proposta che mi sento di proporvi, è quella di stare in un solo castello. di unire le nostre corti e le nostre guardie. vivere in un solo castello, il più protetto, isolato e temuto. il vostro."

le mie orecchie sono come ovattate. i suoni sono confusi. gli odori sono confusi. ma l'unica cosa di cui sono sicura è la mia vista completamente inondata da rabbia e violenza.     " cosa state dicendo!? volete che io distrugga un confine, va bene. volete che incrementi il mio potere, non c'è n'è bisogno. volete allearci, lo accetto. ma vivere sotto lo stesso tetto? perchè dovrei fidarmi di voi? siamo stati amici durante l'infanzia? si. ora siamo cambiati. voi non sapete chi sono e io non so chi siete. se volete che faccia traferire voi e la vostra corte nel mio castello, mi servirà una garanzia. e voi dovrete accettare anche dei termini. per tutto il resto acconsento. " 

  lui mi guarda di rimando. il suo volto, una maschera illeggibile. si sfila lentamente l'anello che porta al medio e me lo porge.         " la garanzia. l'anello della notte. apparteneva a mia nonna, una strega, e ha il potere di chiamare a se le tenebre. ecco la garanzia ideale. ha sia  un valore sentimentale che di potere. ma, finita la nostra convivenza forzata lo rivoglio indietro. e se non lo riavrò scatenerò una guerra.  adesso ditemi le condizioni."  non mi sarei mai aspettata che mi desse una garanzia subito, immaginarsi che fosse addirittura un'amuleto benedetto dalla magia nera.  lo fisso. lui mi guarda di rimando. prendo prontamente l'anello e me lo metto nel pollice sinistro. osservo lentamente la mia mano e le vene circostanti  scurire, fino a diventare quasi nere.    " siete figlia di una strega. con voi si attiva il potere. ora, se avete finito di osservare ciò che è mio gradirei capire le vostre regole." mi scrollo velocemente la sensazione di potere e nausea che mi assalgono e mi schiarisco  la voce .      "bene. i vostri cortigiani dovranno essere il minimo indispensabile e quelli di cui vi fidate di più. comunicheremo ai popoli la notizia della nostra alleanza domattina e il trasferimento avverrà domani al calar del sole.  i confini li uniremo oggi stesso con un sacrificio  di sangue.  vi darò l'ala est del castello, ma l'ala ovest è proibita. nessuno può entrare, nemmeno della mia corte. entra qualcuno del vostro regno? è morto, ve  lo dico ora. quindi, ditemi, accettate i termini dell'alleanza e della convivenza?"

si fa di colpo pensieroso. riesco addirittura a vedere e sentire gli ingranaggi del suo cervello lavorare per fare la scelta migliore. ma alla fine la risposta è una. è sempre stata una.

"accetto.  a domani, coinquilina."

THE KINGDOM OF BONES  AND ICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora