2: Dance with me

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Quando Wriothesley varcò la soglia della casa di Neuvilette, si sentì subito immerso  in un ambiente familiare e rassicurante. 

L'aria era fresca e profumata, grazie alla grande quantità di rose disposte al suo interno, e alle finestre ampie e luminose.

Le pareti dipinte di azzurro chiaro esaltavano i dettagli dorati degli specchi e delle cornici, mentre le tende leggere danzavano appena con la brezza. Il tavolo centrale, posato su un tappeto morbido, ospitava un assortimento di fiori freschi, dando un tocco di vita all'ambiente.

"Ben tornato.",disse Neuvilette, la voce chiara ma gentile al tempo stesso, le dita posate sul proprio braccio in un tocco delicato.

"Grazie! E' da un po' che non vengo qui, in effetti.",sorrise Wriothesley, entrando in salotto.

La prima volta che Wriothesley aveva messo piede lì dentro, era rimasto ammirato dagli spazi ampi delle stanze, per nulla soffocanti. Abituato com'era agli ambienti bui e stretti di Forte Meriopide, aveva subito apprezzato quel piacevole contrasto.

Quel luogo riflettava lo spirito di Neuvilette: era raffinato, elegante, e decisamente bello, con tutte quelle tinte tenui.

Wriothesley era consapevole che Neuvilette facesse entrare poche persone nei suoi spazi privati, e si sentiva incredibilmente fortunato, a ricevere i suoi inviti. Per quanto Neuvilette fosse una persona che cercava di mantenersi professionale in ogni interazione, dietro a quelle quattro mura, era notevolmente più rilassato.

Era stato durante quelle interazioni che Wriothesley l'aveva conosciuto meglio. Durante quegli anni, si era ritrovato ad ammirare sempre di più la sua gentilezza innata, il suo modo garbato di trattare gli altri.

Anche quel giorno, mentre osservava Neuvilette, non poté fare a meno di notare la pacatezza nei suoi gesti, la calma che emanava mentre si muoveva nella stanza, aprendo le finestre. La luce del pomeriggio filtrava attraverso la finestra, accarezzando i suoi lunghi capelli chiari, creando un gioco di riflessi che illuminava la sua figura così unica e particolare.

Era bello, incredibilmente bello, in una maniera che per tanto tempo Wriothesley non era riuscito a decifrare. Lo aveva pensato dalla prima volta che lo aveva visto, e si era ritrovato a scrutare incuriosito la singolarità delle sue iridi viola, o delle sue orecchia a punta. Adesso che sapeva di non stare parlando con un umano, riusciva finalmente a spiegarsi alcune caratteristiche del suo aspetto, ma anche una realtà fondamentale: erano anche le azioni stesse che Neuvilette compiva, a renderlo così affascinante.

A Wriothesley erano serviti diversi anni per ammettere a sé stesso che i sentimenti che provava verso Neuvilette non erano solo di amicizia o di stima. C'era qualcosa di più, qualcosa che si insinuava delicatamente nel suo cuore ogni volta che passavano del tempo insieme. Era una sensazione che cercava costantemente  di ignorare, nascondendola dietro a un atteggiamento amichevole, ma che ormai tratteneva a fatica.

Quando si incontravano, non voleva mai rientrare a casa senza di lui.

Era come se Wriothesley fosse in bilico su una sottile linea tra la speranza e la delusione. 

Sapeva che Neuvilette apprezzava la sua compagnia, ma nessuno dei due si era mai sbilanciato in un vero e proprio tentativo di approfondire ulteriormente quel rapporto. Wriothesley, che in innumerevoli ambiti si definiva coraggioso e impavido, sul campo sentimentale si era sempre trattenuto.  Una parte di lui aveva paura di essere respinto da un muro invisibile, rovinando quel delicato equilibrio tra di loro.

Nonostante il desiderio di esplorare di più quel legame, Wriothesley rispettava il confine che anche Neuvilette sembrava aver tracciato, non facendosi mai avanti. Non era mai stato insistente, e si era limitato a crogiolarsi in quel un sottile filo che li legava, a prescindere dalla direzione che il loro rapporto avrebbe preso. 

The Duke's Mask (Wriothesley x Neuvilette)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora