8: Comfort

212 12 26
                                    

"Dunque...ben arrivato. Anzi, a dire il vero..", fece per dire Neuvillette, non appena raggiunse la soglia della propria casa. "Bentornato. Sei stato qua già tante volte."

Wriothesley non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso internerito, quando individuò, senza troppe difficoltà, l'agitazione che pervadeva Neuvillette. La sua voce, così come il suo modo di parlare, aveva perso parte della solita compostezza. Il modo in cui girò le chiavi con le mani tremanti fu un'ulteriore conferma di quanto avesse smesso di essere calmo da un pezzo.

Probabilmente, Neuvillette doveva ancora processare che cosa fosse accaduto tra di loro, e farlo entrare in casa dopo aver passato buona parte della serata a baciarlo rendeva tutto ancora più emozionante. Come aveva già detto, Wriothesley era stato già decine di volte a casa sua, ma era stato quando entrambi camminavano con i piedi di piombo, cautamente, l'uno verso l'altro.

Adesso che i loro sentimenti erano stati chiariti, stare in uno spazio così ristretto di certo portava a una trepidazione del tutto nuova.

"Ma mai a dormire.",commentò Wriothesley, con voce morbida, seguendolo all'interno dell'appartamemento. Si tolse la giacca del ballo di dosso, attento a non sgualcirla, anche se ormai ricoperta da alcuni granelli di sabbia.

Ripensò al modo in cui aveva stretto Neuvillette tra le braccia, in riva al mare, mentre parlavano di ciò che avevano provato per anni: sentimenti sopiti a stento, che ora sentiva esplodere dentro di sé. 

Stargli così vicino era un'emozione del tutto nuova. Si erano sfiorati a lungo, nel corso degli anni, trovando scuse con loro stessi per sperimentare un contatto fugace. Eppure, adesso che erano consapevoli di cosa sentissero, Wriothesley sentiva la tensione pervaderlo a ogni respiro. 

Gli teneva la mano anche in quel momento, come se non avesse voluto più separarsi da lui. Sentendo il proprio commento, Neuvillette si lasciò sfuggire un sorriso, annuendo piano, mentre gli faceva cenno di entrare.

"Già. A proposito, dovrò procurarti un pigiama. Dubito che tu possa dormire comodo, con l'abito del ballo.", commentò Neuvillette, togliendosi la giacca a propria volta, rimanendo con una semplice camicia bianca.

Wriothesley non potè fare a meno di ammirare la sua figura snella, delineata dal taglio stretto dell'indumento che portava. I colori chiari gli stavano a meraviglia più che mai, messi in risalto dalle luci soffuse che Neuvillette accese poco dopo.

Wriothesley si lasciò cadere sul divano, sentendo la morbida imbottitura accoglierlo con gentilezza. 

"Un pigiama sarebbe gradito, grazie. Molto gentile, come sempre." rispose con un sorriso mentre si sfilava le scarpe, cercando di inspirare lentamente, per rilassarsi. Era in un ambiente familiare, eppure, in un certo senso, sembrava tutto nuovo.

"Come ti ho annunciato, sarai il benvenuto a trascorrere ulteriore tempo qui. Dunque, riservarti un pigiama credo che sia il minimo che io possa fare per garantire la tua comodità. Arrivo subito.",commentò Neuvillette, prima di scomparve dietro la porta del salott,  lasciando Wriothesley solo con i suoi pensieri.

Il cuore gli martellava forte, mentre lasciò scorrere lo sguardo sui quadri e i vasi di fiori che lo circondassero, lasciando che le emozioni della serata si depositassero nel suo cuore. Era stato un susseguirsi di sensazioni intense, dalle risate alle confidenze, dai baci rubati alle parole non dette. Non poté fare a meno di chiedersi cosa sarebbe susseguito dopo.

Quando Neuvillette ritornò, Wriothesley alzò lo sguardo per osservarlo. Si era già cambiato per la notte, indossando un pigiama di cotone leggero, a righe sottili blu e bianche, che sembrava adattarsi perfettamente al momento e all'ambiente rilassato. Profumava di sapone fresco, essendosi probabilmente appena risciacquato. 

The Duke's Mask (Wriothesley x Neuvilette)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora