13. 𝑾𝒉𝒐 𝒕𝒇 𝑰𝒔 𝑯𝒊𝒎, 𝑫𝒆𝒌𝒖?

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1 ora prima...

katsuki bakugo (13 years old)

la terza media è alle porte, e grazie a dio anche l'estate. non me posso oiu di venire a scuola, voglio dormire, diamine.

dopo minuti che sembrano interminabili, minuti nei quali la lezione del professore è entrata da una parte ed è uscita dall'altra, suona la campanella dell'ultima ora, e metto le mie cose dentro la borsa senza curarmi di chi mi sta intorno.

appena è scattata la campanella tutti sono salati in piedi come molle pronti a svignarsela, e con tutti loro si è alzata anche una fastidiosa parlantina.

l'unico che non si è alzato ed è rimasto composto è quel nerd di deku, che sta sistemando il suo zaino con calma.
la divisa gli è grande, i capelli sono arruffati come al solito - forse anche piu del solito - e quei due smeraldi vividi brillano sempre e comunque.
quanto mi infastidisce questa cosa.
come diamine fa as essere sempre felice e calmo?
come?
non appena finisce di farsi lo zaino, se lo carica in spalla e fila via senza salutare nessuno, se non un sommesso <<arrivederci>> rivolto al professore, il quale ricambia con un impercettibile cenno del capo.

<<hey katsuki, vieni in sala giochi oggi?>> mi chiede all'improvviso kevin, uno dei pochi amici che mi porto dietro dalla tenera età. non so come faccia a girare con quelle due ali, diavolo, deve essere una tortura.

<<oggi no>> rispondo secco, facendo fare un giro nell'aria alla mia borsa mandandola dietro all schiena, per tenerla da davanti appoggiata alla spalla.
Con la cosa dell'occhio vedo kevin aprire la bocca per dire qualcosa, ma se ne sta zitto, e forse è meglio cosi, oggi mi da fastidio amche sentire parlare sto coglione.

senza aggiungere altro, esco dall'aula e dopo svariati corridoi e rampe di scale raggiungo finalmente l'uscita da questa prigione nella quale ogni giorno vengo rinchiuso per 5 stra fottute ore.

tiro fuori dalla borsa le cuffiette allungando la mano in una taschina esterna per non tirarla giu dalla spalla, le collego al telefono e metto la riproduzione casuale su Spotify.
quando parte la canzone scelta dall'app, me ne pento amaramente. non l'avessi mai fatto.

Soap - Melanie Martinez

•0:23----•---------------------2:56•

merda, ci mancavano solo le canzoni deprimenti.

'le canzoni che deprimono te'
tsk, cazzate.
'cazzate cazzate ma ogni volta che ti esce pensi a lui'
vorrei imparare a far star zitta la mia coscienza, ogni tanto.

..e anche ma mia bocca, ma piu di ogni tanto, quella.
quella vecchia di mia madre oggi non è in casa, e mio padre nemmeno, percio col cazzo che torno a casa, decido di farmi un giro.

molti minuti dopo...

chissà se è stato l'istinto a condurmi proprio qui, in questo fiume.
nel fiume dove tutto ha avuto inizio.
o meglio, dove tutto ha avuto fine, per un suo atto di buon cuore e per un mio capriccio.
l'odore degli alberi e dell'acqua mi esplode nelle narici, ogni volta è come se non lo avessi mai sentito.
Non so se sia per istinto, per quelle cazzate sugli astri o per che cazzo ne so, ma almeno una volta a settimana - e anche più spesso - mi ritrovo a venire qui, guidato dalla musica, e ogni tanto...anche di mia spontanea volontà.
Non osate tutto, porto i ricordi che ho in questo posto li porto stretti nel cuore, non li lascerei andare neanche morto, fossi sotto tortura.

'vedo che però ricordi ricordi ma lo picchi comunque.'
Eh zitta un po', che cazzo.
'Lo sai benissimo che è cosi, caro kacchan.'

Mi metto una mano tra i capelli e li tiro un po', interrompendo la vocina bastarda della mia merodsa coscienza.
Continuando a camminare sulla riva del fiume, sento in lontananza una voce familiare, troppo familiare. Stavo pensando di tornare a casa, ma decido di seguire l'istinto e seguo quella voce, voce che di solito è me a seguire, e no viceversa, ma finché non c'è nessuno nei paraggi posso fare uno strappo alla regola (e al mio orgoglio).
E quando raggiungo quella voce, sento crollarmi il mondo addosso.
C'è lui, lo zaino appoggiato per terra, che abbraccia..qualcuno.
Lui è rannicchiato addosso a quello stronzo, lo abbraccia come abbracciava solo me, e la cosa mi fa imbestialire.
Lui è altro, biondo, gli occhi chiusi, una cicatrice sull'occhio  sinistro, lo abbraccia forte, quasi come se fosse l'ultima volta che potrà concedersi questo lusso.
Dopo neanche 3 secondo che rimango li, impalato, sotto questa visione di merda che avrei ben preferito evitare, deku apre gli occhi e mi vede, e all'improvviso diventa leggermente più pallido di quanto lo sia di solito - e già di suo quello li è una mozzarella.
Anche lo stronzio biondo sembra notare lo shock nella faccia del nerd, e quando si gira e mi fissa...dio, ma che cazzo succede.

𝑳𝒐𝒗𝒆 𝑰𝒔 𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒍𝒆💥🥦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora