15. 𝑫𝒐𝒏'𝒕 𝑻𝒐𝒖𝒄𝒉 𝑴𝒆 𝑳𝒊𝒌𝒆 𝑻𝒉𝒊𝒔, 𝑲𝒂𝒄𝒄𝒉𝒂𝒏...

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NOTA AUTRICE🧡💚_________

potremo essere arrivati a quel capitolo✨ (non denunciatemi pls)

allora. momento serio: non sta essendo un periodo molto facile, sto perdendo un'amicizia molto importante per me, e voglio cercare in tutti i modi di non farla finire, perciò mi dispiace se non sarò molto attiva, ma sono un po...su di giri.

seconda cosa, non so davvero che piega prenderà questa storia, è partita come ino svago, non mi aspettavo arrivassimo a 1k di visual e passa. grazie davvero, siete voi la mia fonte di ispirazione <3

detto cio, vi lascio alla bakudeku delle medie, buona lettura...




katsuki bakugo (13 years old)

ho intravisto quel pezzo di merda andarsene, e non voglio sapere davvero chi sia. non me ne frega un cazzo. voglio solo sapere perche lui era con quel tipo. non sembrava nemmeno affidabile, cazzo, quella cicatrice in faccia non era per nulla rassicurante.
non sento piu niente, il sangue mi ribolle nelle vene, ho preso questo stronzetto dsl braccio e non so nemmeno io perche diavolo lo sto facendo, che me ne frega a me se era con quel tipo, alla fine?
non lo so, e non so nemmeno che cosa dirgli, in effetti. ma sono incazzato nero e ce l'ho a morte con lui in questo momento.

il primo albero che trovo mi avvicino a carica e sbatto deku contro il tronco mettendomi davanti a lui, bloccandogli le vie di fuga appoggia do con rabbia le mani ai lati del suo collo.

perche averlo vicino mi fa sempre effetto, dio.

deku ha una faccia spaventata, mi guarda con gli occhi socchiusi e la testa leggermente inclinata, le gambe gli tremano leggermente.
vorrei fermarmi, staccarmi da davanti a lui, ma non riesco. mon riesco  psicologicamente. la rabbia mi sta accecando e mon so nemmeno bene perché.

<<Deku.>>

una parola.
una parola per sentire una sua gamba sfiorare il mio ginocchio per il tremolio, apre un po di piu gli occhi e mi guarda. con quei due dannati smeraldi conficcati nelle iridi.
mi avvicino leggermente, sento che le mie mani potrebbero venire inglobate dal tronco della quercia da un momento all'altro per quanta pressione ci sto facendo.

sento il suo respiro tremante sulle labbra, e dio santo...

<<kacchan..>>

una sola parola che mi fa tremare le mani per un attimo.
non capisco come dopo tutto questo bastardo riesca a darmi ancora un nomignolo. certo, nemmeno io non lo chiamo per nome, ma di sicuro deku nom è un vezzeggiativo, anzi. significa letteralmente "buono a nulla", eppure ogni volta che lo chiamo cosi, mi sembra di vedere una luce diversa nei suoi occhi..ma che cazzo dico.
chiediglielo e basta, katsuki.

apro la bocca per parlare, per fargli la domanda che voglio fargli da quando ho visto quell'essere, ma non esce niente. nulla. è come se le mie corde vocali si fossero spezzate da un momento all'altro, congelate in un colpo solo.
e tutto ler un dannato sguardo. ha cambiato sguardo.

mi sta guardando con 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 luce negli occhi.
e non ne capisco il motivo.

senza rendermene conto, la forza sul tronco diminuisce, e lentamente le mie mani sono semplicemente appoggiate al tronco, e iniziano a scivolare giu, fino al suo collo.
è morbido. caldo, morbido e liscio.
ha una pelle morbidissima, è una cosa che ho sempre pensato fin da bambini.

non so chr sto facendo. non mi sto controllando, e le mie mani iniziano ad accarezzargli il collo. deku sussulta e guarda prima i miei polsi e poi me.
non ricambio lo sguardo, ma sento che mi sta fissando. è confuso, e forse lo sono piu io stesso di lui.

merda, che cazzo mi prende...

una mano rimane sul suo collo, mentre l'altra inizi a scendere giù, fino ad arrivare appoggiata su un suo fianco.
lo sento tremare sotto di me.

<<k-ka...>>

non fa ora a finire la frase che ho appoggiato la testa su una sua spalla, lasciandogli una scia di piccoli baci sul collo, e lo sento leggermente ansimare.

non riesco a controllarmi. minimamente.

sento deku alzare un braccio e mettermi la mano tra i miei capelli e accarezzarli dolcemente.
in una situazione di normalità, nom gli avrei nemmeno lasciato alzare la mano, ma adesso..dio, che cazzo mi prende.

<<kacchan, non toccarmi cosi..>>

lo dice ansimando di piacere, ma a queste parole riesco a fermarmi e rialzo la testa verso di lui - sempre stato più alto del broccolo - e lo sguardo mi cade sulle sue labbra.

<<perché h-hai..? ch-che ti è pre..>>
<<sta zitto.>>
merda.
merda.
non riesco a metabolizzare cio che è apoena successo.

senza rendermene conto me lo ritrovo a un palmo dal viso, dalle labbra.
ha assottigliato lo sguardo, e lo sguardo in sé è totalmente cambiato.
mi sta fissando le labbra.

<<dimmi perché. hai fatto una scommessa? qualcosa del genere?>>
è piu convinto del solito. ma che diavolo di pensieri si è fatto? non è-

<<ti ho sentito parlare qualche giorno fa con quei tuoi due amici. ho sentito parlare di una scommessa e subito dopo ho sentito il mio nome>>

co..

<<piccolo bastar..non devi azzardarti ad ascoltare cose che non ti ri->>
<<se ci tieni tanto a farmi soffrire fallo a parole e a pugni, ma non così.>>
fa una pausa, e la frase successiva mi ha letteralmente paralizzato.

<<..o davvero mi manderai in ospedale continuando a giocare con i miei sentimenti.>>




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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 05 ⏰

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𝑳𝒐𝒗𝒆 𝑰𝒔 𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒍𝒆💥🥦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora