Under Water/Christian Mida

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Entrai in sala 1 e Lorella corse subito ad abbracciarmi, ci spostammo sulle sedie "allora, come va?" "tutto bene, i ragazzi sono stati subito carini" "menomale dai, allora,volevo sapere un po' di cose su di te, conoscerti" "ho 20 anni e vengo da Livorno" "ma quindi conosci Ayle?" "no, diciamo che era la ex frequentazione di una mia amica, ma io non lo conosco, comunque, in casa siamo io, mamma che lavora alla mensa dell'asilo, babbo che fa il carrozziere e i miei 3 cani" "che belli, dimmi qualcosa della tua personalità" "sono parecchio complicata, introversa, ansiosa, pigra e insicura, ma anche estroversa e energica" "in pratica dipende dai momenti" "l'unica cosa di me che non cambia mai sono gli attacchi di rabbia, la testardaggine e come dice mia mamma, la mia sete di giustizia, anche se secondo me non è così" "molto stabile" "assolutamente" sorrisi "hai delle paure?" "tante, ho il terrore di deludere le persone, ho paura dell'acqua, non quella della doccia ovviamente, amo stare sotto la doccia, ho paura del buio, ma non come quando sei piccola,ho proprio il terrore di quello che si nasconde nel buio, però amo la notte, sono un continuo controsenso,gli psicologi si divertirebbero con me"

Quando entrai in casetta notai Mida intento a pulire tutto e intendo TUTTO anche il piano cucina, per fermarlo ho dovuto intraprendere una lotta del tipo kung fu contro il suo aspirapolvere e dopo l'ho costretto a santificare tutto, per la fatica poi mi sono buttata sul divano.

Non c'era nessuno in casetta, né approfittai per mettere in ordine cucina, sala comune e la mia camera mentre ascoltavo la musica.
Cominciai a ballare sulle note di slow down dei Chase Atlantic
"Push a little further on the edge
Crawl a little further on the bed, babe
I'm burning up, yeah, all I see is red
She said, "Fuck me like I'm famous", I said, "Okay"
It's two-faced, it's too late
But coming down is all I ever do, babe
And I'm so down if you're ready, and I'm floating but I'm heavy
And I'll show you if you let me, girl" canticchiavo, usando il manico della scopa come asta per il microfono, a questo seguirono delle giravolte, quando mi fermai vidi qualcuno appoggiato allo stipite della portafinestra, Mida.

"che c'è da ridere?" lui provo a smettere, fallendo "assolutamente niente, guardavo solo la grande superstar in azione" disse sarcastico per poi entrare in camera sua, lo seguii "che hai contro di me, si può sapere?" "assolutamente niente" "ma se mi tratti male da quando sono arrivata e non ti ho fatto niente" lui si girò "hai finito?" cercò di superarmi, ma bloccai l'uscita, era visibilmente infastidito, provò a spostarmi dalla porta ma sono più forte di quanto sembro, allora, scocciato, avvicinò il suo viso al mio, io mi bloccai "vuoi davvero sapere perché ti tratto così?" "decisamente si" pochi centimetri di distanza ci separavano "perché non ti meriti quanto gli altri di stare qua dentro" non me l'aspettavo, mi spostai, lui sorrise e se ne andò.

"Eli?" "Eli?" qualcuno mi schioccò le dita davanti al viso "si?" a risvegliarmi fu Sarah "hai capito quello che ha letto Mida?" "che?" "c'è una gara cover, dobbiamo scegliere una persona a gruppo, andiamo in camera a scegliere" "ah,okey" andammo nella camera arancione "chi va?" chiese il riccio "te chi faresti andare? Me o Mida?" chiese Sarah a Mew "voglio andare io" dissi, Mida mi squadrò "sai che rischi il - 1 vero?" disse Mew "e poi hai una sola cover" aggiunse Sarah "a quanto pare devo dimostrare che mi merito di stare qua dentro" il riccio sembrava dispiaciuto, io andai in studio con Holden e Marti.

Come giudice c'era Nicolò di Devitiis, per primo partì Holden con 'bella d'estate', poi andò Marti con 'Stand up' e per ultima andai io "che porti?" "Same old love" "bella", quando partì la base mi esibii come avevo fatto in puntata "sei strepitosa, sembravi un sacco insicura prima di cantare, poi ti sei trasformata completamente, complimenti" "grazie" meriti di stare qua dentro.

In classifica arrivai seconda, Sarah mi abbracciò, Mew mi fece i complimenti e Mida provò a parlarmi ma lo evitai