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Ero sulle gradinate con Nicholas, Giovanni e Kumo "secondo la maggior parte del gruppo sono un paraculo, ma io non mi sento così" io lo guardai "kumito, ti voglio bene, però avvolte è vero, magari dici le cose in buona fede e magari senza pensarci più di tanto, però spesso, soprattutto con la cele" cercai di essere il più delicata possibile "quindi anche secondo te Simo ha ragione? Che io metto sempre le cose in maniera differente?" Mi scambiai degli sguardi con Nick e Giovanni "no, penso che senza pensarci ti può capitare di dire una cosa di getto e subito dopo di ripensarci, ma Hey, siamo tutti persone qua dentro, tutti sbagliamo, abbiamo dei difetti, l'importante è come provi a rimediare" lui mi abbracciò, ricambiai, lo strinsi forte a me "wow, sei davvero più brava di me negli abbracci come dicono" mi staccai "chi te l'ha detto?" Lui si grattò la testa imbarazzato "nessuno" "sono in grado di ucciderti tizi, quindi ti conviene parlare" "io le darei retta" mi sostenne Giovanni, il riccio alzò le mani in segno di resa "e va bene, tranquilla, me l'ha detto Christian" rimasi sorpresa, da parte di Giovanni e Nicholas Si alzò un coro "uhhh" ad interromperlo furono le mie mani ad andare contro le loro teste "ahi" mi alzai "Ve lo siete meritati".

Rudy chiamò tutti i cantanti in studio, ci rimproverò, ma soprattutto lo fece con Ayle e Matthew, propose invece una specie di 'premio' alla sua squadra che aveva portato a termine il compito, quando tornammo in casetta mi accanì contro il ragazzo biondo "ti sembra il modo di trattare una persona" "si può sapere che vuoi?" "Posso capire che Ayle non ti vada a genio, ma è comunque una persona, trattalo come tale" "e chi saresti tu per dirmi questo?" "Qualcuno che, a quanto pare, riesce ad usare il suo cervello meglio di te in queste situazioni" "cos'è ti credi migliore di tutti noi?" "Io non sono migliore di nessuno, siamo tutti allo stesso livello, anche se tu non l'hai mai pensata così vero? -strinsi il pugno destro- Hai sempre fatto l'arrogante, però appena c'è qualcosa che non và molli tutto e te la prendi con gli altri, la cosa che ti dà ancora più fastidio è quando la gente te lo fa notare e io non vedevo l'ora di dirti ste cose, aspettavo solo l'occasione giusta ed eccola qua, l'ennesima volta che ti mostri arrogante, egocentrico e maleducato, ovviamente anche Ayle ha i suoi difetti, ma lui è di sicuro messo meglio di te" il silenzio calò nella stanza, tra me e Matthew si mise Christian, alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi mi tranquillizzai "respira e calmati" mi guardai attorno, ci stavano guardando tutti, lui attirò di nuovo la mia attenzione "respira" inspirai e dopo poco buttai fuori tutta l'aria, Mew aveva portato via il suo ragazzo "dov'è?" "Mi dispiace ma il tuo bersaglio è riuscito a fuggire" sorrise "ah-ah" "eddai, sorrisi, che sei tanto bella quando lo fai" sentì le guance diventare rosse, il pavimento era diventato improvvisamente interessante "scusa, ma devo-" "fammi indovinare, devi andare a studiarti le cover, ho azzeccato?" Mi interruppe sorridendo "mh" me ne andai sotto il suo sguardo attento, Sarah mi seguì in camera "cosa è successo?" La sentì scandire ogni parola, mi buttai sul letto di pancia "niente, perché?" "Perché? Ma hai visto come ti guardava? Ah, no giusto, eri troppo impegnata ad osservare il pavimento" mi prese in giro, io la fulminai con lo sguardo "smettila subitamentissimamente" lei sorrise e si sdraiò accanto a me, mi girai di fianco "allora, che mi racconti bella pupa?" "Che siete molto carini" "ti dò una testata" "non avresti il coraggio" "ma di buttarti giù dal letto si" e così feci "come osi?!" Cominciammo una lotta di cuscinate, ad interrompere i fu l'entrata in camera di Mida che si bloccò appena vide la situazione "Hey" lui sorrise "Hey, vorrei unirmi così tanto a voi, ma è arrivato il provvedimento disciplinare, vi aspettiamo sulle scalinate, raggiungemmo Mew e Chri dopo aver messo apposto.

Lorella ci aveva provato di usare il cellulare per una settimana "sentite, considerando la situazione, ci meritavamo anche qualcosa di più" "ma che stai dicendo?" Mi attaccò Mew, probabilmente era rimasta inacidita dalle cose che avevo fatto al suo ragazzo prima, ma io non mi rimangio niente, quindi per me non era un problema discutere "sai vero che stare qui dentro è un privilegio? Certo, ce lo meritiamo, ma fuori c'è molta altra gente che se lo merita quanto noi, quindi è giusto che quando facciamo questi errori ci sia un provvedimento ovviamente giusto per la situazione, in questo caso dovevamo solo divertirci, ma c'è sempre chi si vuole elevare al di sopra degli altri e sminuirne le idee, mi riferisco a te se tu non l'avessi capito, l'idea di Sara era perfetta perché coinvolgeva tutti e c'era la parte reppata che avrebbe attirato l'attenzione, si chiama originalità, ma la principessa aveva qualcosa da ridire, ovviamente e se stai per dire 'era una mia opinione' ti chiarisco subito un concetto, avere un'opinione non è lamentarsi continuamente o imporre una propria idea e visto che era un lavoro di gruppo dovevamo mischiare le nostre idea e divertirci, ma tu e il tuo fidanzato non siete abituati ad abbassarvi al livello delle altre persone vero?" "Ok, ok plachiamo gli animi" disse Sarah, Mida era rimasto fermo a guardarmi "che vuoi?" Si schiarì la voce "niente, niente, comunque direi che sarebbe giusto parlarne con Lorella e sentire che ne pensa, perché anche per noi non è corretto ricevere un provvedimento in maniera passiva" annuimmo.

Mi svegliai nel bel mezzo della notte, avevo appena avuto un'incubo, così, cercando di non fare rumore, mi diressi in cucina, guardai fuori, avevo una voglia matta di sedermi sull'erba e guardare la luna, non riuscì a trattenermi, non appena misi piede fuori il freddo mi colpì, rabbrividì, ero a maniche corte, pantaloni lunghi ma leggeri e senza calzini, questo non mi fermò dal sdraiarmi sull'erba, guardai la luna, era bellissima, sentì qualcuno affiancarmi, così mi misi a sedere "che ci fai qui fuori asino?" Lui mi squadrò "che ci fai tu qua fuori vestita così?" Mi misi in posa "sto temprando il carattere" dissi con enfasi, lui si tolse la felpa e me la porse "che ci dovrei fare?" "Cosa si fa' di solito con una felpa?" "No, io non la metto" "stai palesemente morendo di freddo" lo guardai male "non è vero" lui mi toccò il braccio, sentì i brividi lungo la schiena, spalancai gli occhi e rimasi immobili "hai la pelle d'oca" esordì lui "quindi, a meno che tu non voglia ammettere che questo è l'effetto che ti faccio io hai freddo" per mettere un punto a quella conversazione e per evitare la ripetizione del gesto mi infilai subito la felpa, rimasi subito inebriata dal suo odore "ora mi vuoi dire che ci fai qua" interruppe il mio momento di estasi, come si permetteva? "Ho avuto un incubo e non riuscivo più ad addormentarmi" mi strinsi alle ginocchia, al solo ricordo dell'incubo smettevo di respirare e mi veniva da piangere "tutto bene?" "Si" evidentemente avevo risposto troppo velocemente perché dall'espressione sulla sua faccia non sembrava esserci cascato, ma non mi chiese altro sull'argomento "ma perché sei uscita qua fuori" indicai la luna "mi rilassa guardarla" la osservai incantata "già, è bellissima" mi girai a guardarlo, ma lui lo stava già facendo, abbassai lo sguardo imbarazzata "e tu che ci fai sveglio a quest'ora?" "Avevo fame" io sorrisi "stai scherzando vero?" "No, avevo e in realtà ho fame" io cominciai a ridere "guarda che la fame è una cosa seria eh" "non ne dubito, ma, sinceramente non me l'aspettavo come risposta" "ehi, io sono unico" "e ci aggiungerei per fortuna" "ma se non puoi fare a meno di me" "continua a darti false speranze" sorrisi "puoi continuare a negare l'effetto che ti faccio ma sai che riuscirò a conquistarti" "sogna" mi alzai in piedi e lo aiutai, passammo la notte a mangiare e a prenderci per il culo

"Mariaaaaa" ero da sola in camera mia e non c'era nessuno in casetta "Mariaaaaaaa" "Eli, dimmi" "sai che sabato è il compleanno di Mida no?" "Si, lo so" "volevo fargli un regalo, una parte scritta e una parte materiale, posso dire a voi quello che mi serve e me lo portate?" "Certo, dopo chiama la redazione e dì tutto a loro" "okey, grazie" "di nulla"
Mi arrivò quello che avevo chiesto alla redazione ed era già incartato, lo nascosi nell'armadio, quello era il mio giorno libero quindi mi misi a spazzare con la mia playlist di Spotify, dopo alcune canzoni dei Chase atlantic, degli artic monkeys e dei the neighbourhood arrivò una delle canzoni di Mida "mi odierai", da semplicemente cantarla cominciai anche ad aggiungerci delle mosse con la scopo, come se fossi ad un concerto sentì qualcuno tossire e spensi subito la musica, quando mi girai vidi il ricciolo e sbuffai "com'è che quando sto facendo questa roba incrocio sempre te" "destino, comunque tu che canti la mia canzone -si morse il labbro inferiore- un mio sogno erotico comincia così, vogliamo continuarlo?" La mia faccia prese fuoco "no grazie" lui mi sorrise e si avvicinò "potrai fare resistenza a me ancora per poco" "ma sta zitto asino"

Under Water/Christian MidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora