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Luke aspettava impazientemente ad un tavolo dentro la piccola caffetteria. Era proprio davanti al palco dove, ipotizzava, Wendy avrebbe dovuto cantare; era lì da ormai due ore.

Arrivò alle cinque del pomeriggio, chiedendosi quando la sua migliore amica sarebbe dovuta andare in scena. Il caffè che aveva ordinato, ormai freddo, era poggiato sul tavolo di fronte a lui; era molto nervoso - bere qualcosa lo avrebbe fatto solo sentire peggio.

Guardava i camerieri e le cameriere che camminavano per il Cafè, chiedendosi quale fosse Wendy. Avrebbe potuto tranquillamente guardare sui cartellini che portavano al petto, dove c'era scritto il loro nome, ma i caratteri erano troppo piccoli da poter decifrare per Luke. Clinicamente, lui non aveva problemi con la vista, Luke passava solo un po' troppo tempo sul suo laptop alla ricerca di buona musica, oppure sul telefono, sul quale passava le notti scrollando la sua dashboard di Tumblr.

Casualmente, Luke diede un occhiata all'orologio di fronte a lui, che segndava le 7:30pm; sospirò. Due ore e mezza dopo il suo arrivo, era ancora nella stessa posizione da quando si era seduto. Si sentì sconfitto; forse si era già esibita. Si alzò non appena le luci sul piccolo palco si fecero più intense.

Si risedette e guardò con stupore il piccolo locale diventare silenzioso. Una ragazza mora camminò sul palco e lui la riconobbe subito, dato che circa dieci minuti fa servì proprio lui.

Si sedette su uno sgabello dietro il microfono, tenendo in equilibrio una chitarra nera sulla sua gambe. "Ciao! Uh, per quelli che non sono clienti abituali qui, o che non sanno chi sono, mi presento; mi chiamo Wendy." Sorrise dolcemente poco prima di cominciare a cantare per la folla davanti a lei.
Oggi, rispetto agli altri giorni, era molto nervosa. Normalmente si sentiva a suo agio a cantare nel Cafè in cui lavorava. Ma oggi, era spaventata dato che Luke le aveva detto che sarebbe stato presente.
Osservò attentamente la folla per riconoscere il volto di lui, ma non riusci ad individuarlo. Luke doveva essere davvero cambiato dato che lei non riusciva a trovarlo.

Cantò a lungo, sciogliendosi lentamente dentro le melodie che stava suonando con la chitarra. Sapeva di essere una brava cantante; non negava a se stessa di non esserlo.

Wendy finì l'ultima canzone e la folla esplose in un grande applauso e urla. La gente si alzò dai propri posti, alcuni fischiando in approvazione. Scese dal palco con un sorriso sulle labbra, mentre entrava nella stanza sul retro per posare la chitarra nella custodia.

"Sei stata davvero brava, come al solito, Dee," disse Frankie, appoggiandosi allo stipite della porta.
Wendy non sopportava affatto Frankie; forse era per la sua insistenza o per l'orribile soprannome che le aveva affibbiato, ma comunque a lei non piaceva affatto.

"Grazie, Frankie," sorrise falsamente e si affrettò fuori dalla porta, prendendo dalle mani del ragazzo la propria giacca.
Alzò gli occhi al cielo a Angie, il suo capo, che in risposta rise. Tutti, compresa Angie, erano a conoscenza della spudoratezza di Frankie. Lei non poteva licenziarlo, dato che era il suo nipote. Wendy entrò dentro il Cafè.

"Hey," sentì. Stoppò la sua camminata e si girò. "Sei stata brava prima."

"Grazie," disse, con un sorriso.

"Non sai chi sono, vero?" lei alzò un sopracciglio in risposta, facendo ridere il ragazzo. "Sono cambiato così tanto in undici anni?"
Wendy sorrise, ridacchiando di sè stessa; ovviamente quello era Luke. Il ragazzo che era lì per vederla da più di tre ore, quello che aveva preso posto in prima fila. Da come se lo ricordava lei, era cambiato davvero tanto. Come lui aveva detto nelle numerose lettere che si erano scambiati, Luke era bellissimo.

"Solo un po'," sussurrò lei. Luke si alzò in piedi dal suo posto per darle un caldo abbraccio; finalmente aveva visto la sua migliore amica dopo undici anni, ed era bellissima proprio come aveva pensato che fosse.
Wendy lasciò la custodia della sua chitarra a terra per ricambiare l'abbraccio, le mancavano gli abbracci del suo migliore amico.

"Mi sei mancato," mormorò nel suo petto; era un gigante adesso, considerando il fatto che a sei anni era molto più basso di Wendy.

"Mi sei mancata pure tu," disse onestamente. Sciolsero l'abbraccio e si guardarono, entrambi con un sorriso stampato in faccia.
"Hai finito il tuo turno?", lei annuì, seguendo lui al tavolo da cui poco prima si era alzato. Appoggiò la sua giacca allo schienale della sedia mentre Luke teneva gli occhi puntati sulla sua figura.

"Perchè mi stai guardando in quel modo?", chiese.

"Non lo so, solo... Tutto questa situazione è fantastica, Wendy," risero all'unisono, rilassandosi sulle sedie. Frankie intanto, avendo guardato tutta la scena, si avvicinò alla coppia con aria gelosa.

"Hey, posso portarvi qualcosa?" Wendy sospirò, che aveva capito le sue intenzioni.

"No, siamo apposto Frankie."

"Sei sicura, piccola?" Luke alzò un sopracciglio; era sicuro che Wendy gli aveva detto di non essere fidanzata. Wendy fissò il ragazzo andare via, con un ghigno stampato in faccia.

"Piccola? Pensavo non avessi un fidanzato," diede voce ai suoi pensieri.

"Infatti non ce l'ho. Frankie è il nipote del mio capo; sembra che sia convinto che un giorno diventerò la sua ragazza. Flirta con me e pensa che accetterò una volta per tutte il suo invito a cena."

"Lo farai?", chiese Luke; forse stava diventando troppo curioso, facendosi apparire come un idiota geloso; ma la verità era che lo era davvero, un geloso idiota.

"Non è il mio tipo," rispose lei, facendo confondere il ragazzo che aveva di fronte.

"Davvero? E qual'è il tuo tipo, allora?"

"Ho un debole per i musicisti."

Wendy ; l.h. (italian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora