16- Natale

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-Draco, figliolo, dove sei stato?- per poco il giovane Serpeverde non fece un infarto. Non aveva ancora chiuso la porta d'entrata e già si ritrovava davanti suo padre, in tutta la sua maestosità.
-Mm..io...ho preso una boccata d'aria...
-Ma potevi aspettarmi! Volevo giusto fare una passeggiata nel parco con te. Dobbiamo discutere di alcune faccende.
-Come vuoi padre- disse, abbassando la testa, quasi in segno di sottomissione.
-Innanzitutto ho pensato che forse dovremmo anticipare il matrimonio. Che ne pensi? Astoria ha dichiarato di essere pronta e non vede l'ora che arrivi quest'estate- centinuò l'uomo, camminando sulla stradina ghiaiosa, seguito da Draco.
-Quest'estate? Cosa succede?
-Ma vi sposate! Non è ovvio?
Fu un attimo e Lucius si ritrovò la bacchetta del figlio puntata alla gola.
-Non ne saresti capace figlio mio, sei troppo codardo...- non fece nemmeno in tempo a finire la frase.
-Crucio!- urlò Draco, con tutta la rabbia che aveva represso negli ultimi tempi. Il padre fu scosso da tremori in tutto il corpo. Ma la cosa che stupì il giovane Serpeverde fu che Lucius Malfoy stava ridendo di gusto, come se non provasse il minimo dolore.
-Speravo che arrivasse questo momento- sospirò l'uomo.
Non sai da quanto lo aspettavo io! pensò Draco. Erano vicini all'entrata di Malfoy Manor.
-Quindi sei pronto...l'ultimo giorno dell'anno cambierà la tua vita. Sarà un momento fantastico per la nostra famiglia e non solo!
E in quel momento Draco capì a cosa si riferiva; fu scosso da brividi di terrore.
-Pensa, nemmeno una settimana...
E Draco vomitò. Certo, non era il momento adatto per farlo, soprattutto perché lo faceva sembrare più debole. Ma si sentiva troppo male per poter scegliere il momento migliore per vomitare.
-Draco!- urlò sua madre, correndogli incontro.
-Lascialo stare Cissy, sta bene! Gli ho parlato di tutto e lui è d'accordo con me.
Draco lo fulminò con lo sguardo. Non aveva mai acconsentito a niente, lo aveva anche cruciato! Narcissa lo guardò preoccupata.
-Vieni dentro, ti accompagno in camera.
Dopo essere entrati si sedettero sul letto.

-Non hai accettato vero?- Draco scosse leggermente la testa. Sua madre lo strinse a sè.
-Mi dispiace...mi dispiace che tu debba passare tutto questo...non te lo meriti. Dimmi solo cosa posso fare per te, vedila come una sorta di ultimo desiderio.
-Voglio solo rivedere lei...a Natale...mi basta questo.
-Vedrò di fare qualcosa...ma non posso prometterti niente.
-Certo, grazie madre.

Vigilia di Natale, 23.57

-Cissy cara, che ci fai sveglia a quest'ora?- le chiese il marito, sedendosi di fronte a lei nel tavolo della cucina.
-Gradisci una tazza di tè?- chiese, porgendogliene una, dopo avervi versato dentro poche gocce di pozione, di nascosto.
-Volentieri...- Lucius bevve qualche sorso, gustando il forte aroma. Dopo pochi minuti, Narcissa verificò che il marito dormisse e chiamò il figlio.
-Sai che ho rischiato grosso per questo, quindi vedi di ritornare presto o sarai orfano di madre.
-Certamente. Buon Natale- disse uscendo.

01.14
Era dentro. Doveva solo arrivare al dormitorio Grifondoro senza farsi scoprire da Gazza. E il che era quasi impossibile. Si guardò intorno. Una mano gli strinse il braccio e lo tirò al muro.
-Sei qui, pensavo non venissi!- bisbigliò la piccola di casa Weasley. Indossava una camicia da notte rosa e viola e portava i capelli raccolti in uno chignon non proprio perfetto; qualche ciuffo rosso le ricadeva sulle spalle.
-Invece sono venuto, potresti anche iniziare a fidarti di me!- le rispose a tono lui.
-Dai, muoviti e non protestare!- e lo trascinò con sè per i corridoi della scuola. Dopo varie svolte, gradinate e quadri che brontolavano...
-Siamo arrivati- disse Ginevra, il volto del colore dei suoi capelli a causa della corsa. In un secondo sussurrò la parola d'ordine e la porta si aprì.
-Speriamo che Harry non sia sveglio...
Poi svoltarono verso il dormitorio femminile, fino ad arrivare a una porta scura, la seconda a sinistra, davanti alla quale la Weasley si fermò.
-Vieni, entra- fece un lieve cenno con la mano.
-Hermione sta dormendo...è lì- e la indicò. La ragazza era stesa su un letto dei colori della sua casa; aveva i capelli ricci scostati da un lato e la bocca rosea semichiusa. Draco si avvicinò lentamente. La guardò per qualche minuto sorridendo, mentre Ginny si coricava. Poi, un po' insicuro, si infilò piano sotto le coperte e le cinse la vita con le braccia. Hermione si girò tra sè e avvinghiò le sue gambe con quelle di Draco. In un secondo il ragazzo si ritrovò intrappolato. La riccia si era accoccolata tra le sue braccia e respirava in modo regolare e sereno. Aveva una tremenda voglia di baciarla, ma si trattenne; gli andava bene anche così, guardarla dormire, stretta a lui. Le accarezzò dolcemente una guancia e in quel momento la ragazza aprì gli occhi.
-Mm...Draco...- sospirò, poi li richiuse e continuò a dormire. Le labbra del biondino si allargarono in un sorriso pieno di tenerezza. Poi anche lui chiuse gli occhi, aspettando con ansia l'ora del risveglio.

Quando i primi raggi del sole filtrarono dalla finestra, Draco si svegliò e si stupì di vedere quel meraviglioso volto davanti a sè.
-Buongiorno!- sbadigliò Ginevra Weasley dall'altro letto, tirandosi a sedere.
-Giorno...- rispose il Serpeverde, con la voce impastata dal sonno.
-Oh, è Natale! E la mia cara Hermione non si è ancora svegliata, che ne dici di darle un bel bacio?
-Non è mica la bella addormentata nel bosco! Potresti urlare Buon Natale con la tua voce isterica e si sveglia di sicuro!
-Mm...Gin, Draco, smettetela di litigare...- borbottò la Granger, ancora in dormiveglia.
-Draco?!- di colpo spalancò gli occhi e incontrò le iridi argentee di lui che la fissavano.
-Buon Natale, amore mio- le disse il Serpeverde, chinandosi su di lei per baciarla.
-Ginny, e tu lo sapevi?!
-Beh, sì...il tuo regalo di Natale! Ora dovresti dargli il tuo...- le strizzò l'occhio la rossa.
-Hai un regalo per me?
-No.
-Si, Hermione, diglielo! Se deve fare un infarto è meglio che lo faccia con stile, il giorno di Natale!- ribattè la Weasley.
-Ma di che state parlando, per Salazar?!
-O glielo dici tu o glielo dico io!- la rossa.
-Draco...siediti per favore. È complicato. Ti prego, perdonami...anche se in realtà è anche colpa tua...
-Stai cercando di lasciarmi?
-No, Malfoy! Sta cercando di dirti che avrete un bambino!- esplose Ginevra, tappandosi la bocca troppo tardi.
-Salazar...- il ragazzo rimase per qualche secondo interdetto, poi si avvicinò piano ad Hermione, le accarezzò la guancia con delicatezza e la baciò.
-Come puoi essere felice di questo?
-Che domanda è? Sono felice perché ti amo!
-Non è questo il punto! Ti rendi conto della nostra situazione? Sai quanti anni abbiamo? Ti ricordi che devi sposarti?
-Questo lo sapevi anche prima di metterti insieme a me!
-E allora cosa faremo?
-Troveremo una soluzione...c'è sempre una soluzione- le prese le mani, guardandola così intensamente da farla tremare.
-Per Merlino!- sbottò il Serpeverde- mia madre lo sapeva!

"-Avete intenzione di tenere il bambino?
-Non c'è nessun bambino!"

-Che è tua madre, una veggente?- sbuffò Ginny.
-L'Arazzo...
-Eh?
-Abbiamo un arazzo di famiglia...quando una persona si sposa si aggiunge automaticamente il nome del coniuge e lo stesso succede quando viene concepito un figlio...beh, non compare il nome, ma uno spazio bianco. E forse mia madre l'ha notato- disse, passandosi una mano tra i capelli biondi.
-Perfetto! Non ti ha ancora ucciso?
-Non è mio padre, lei comprende i miei desideri. Anche se non sa che sei tu, sa che ho una ragazza che amo da morire. È lei che mi ha fatto venire qui, mettendo "ko" mio padre!
-Ma sai com'è, quando scoprirà che sono una Mezzosangue...- sbottò Hermione, abbassando gli occhi.
-Lei vuole solo che io sia felice, il resto non conta. E se...e se venissi a casa con me? Ti presento a mia madre...
-E tuo padre, sì sì! Non vedo l'ora! Mi vedo già con la sua bacchetta puntata al cuore. Sarebbe un bel pranzo di famiglia!
A quelle parole Draco sorrise, sorpreso.
-Che c'è?
-Hai detto pranzo di famiglia...è strano, ma mi piace. Preparati dai, ti aspetto.
-Tu sei matto! Piacere sono Hermione Granger, Grifondoro, Mezzosangue. Amo vostro figlio e avremo un bambino. Che dici, può andare come ultimo discorso prima del mio omicidio?
-È l'unica possibilità che abbiamo! O vuoi vedermi sposato con quella ragazzina viziata? Ti prego, almeno provaci. Se proprio non vuoi dire il tuo nome inventane uno...
-Lydia Francis- si intromise la Weasley.
-Chi diavolo è?- esclamarono i due in coro.
-Tu, Herm! È un nome inventato!
-Ma Draco, tuo padre sa chi sono!
-Sei cambiata, non ti riconoscerà. Fidati di me...
-L'ultima volta che me l'hai detto sono rimasta incinta!- sbottò lei, prendendo un vestito verde dall'armadio e dirigendosi verso il bagno.
-Puoi cambiarti anche qui, tanto ti ho già vista nuda decine di volte- rise Draco. La Granger borbottò qualche maledizione contro il ragazzo e infine si chiuse in bagno.
-Sapevo che avrebbe ceduto...anche se sa essere molto testarda a volte...- disse il biondino, rivolto alla Weasley.
-Lei ti ama, Draco. Farebbe di tutto per te, ricordatelo. Spero che non succeda niente di spiacevole.

Dopo alcuni minuti Hermione uscì, lisciandosi il vestito. Gli occhi erano contornati da una linea nera di matita e le labbra erano lievemente colorate dal rossetto. Aveva raccolto i capelli in una coda di cavallo e, con un incantesimo, li aveva resi più morbidi e boccolosi.
-Sei perfetta. Questo colore ti dona particolarmente...possiamo andare?
-Mm...- gli lanciò un' occhiata infuriata.
-Beh, Herm, cerca di divertiti!- le strizzò l'occhio Ginny -e Buon Natale!

Lost in your eyes ~ DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora