𝟎𝟐 | 𝐔𝐍𝐀 𝐌𝐈𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐈𝐌𝐏𝐎𝐑𝐓𝐀𝐍𝐓𝐄 (M)

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RISTORANTE SOJU DRINK, SEOUL

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RISTORANTE SOJU DRINK, SEOUL

Hyejin

Ancora stentavo a crederci.

Io, Lim Hyejin, agente e detective della centrale di Seoul, nonché spalla destra dell'agente Min da tantissimi anni, dovevo recarmi in Thailandia per dare la caccia sotto copertura al criminale più sfuggente che la Corea avesse mai visto.

Dovevo rintracciare e cercare di cadere tra le grazie di Agustd.

Era questa la mia missione.

La più complessa di tutte quelle che avevo già compiuto, oserei aggiungere.

Avevo l'adrenalina che viaggiava sotto la mia pelle da giorni, in contemporanea alle sensazioni di terrore ed emozione per aver preso un posto tremendamente importante in quella caccia all'uomo che durava da troppi anni.

Non mi sarei mai immaginata che, facendo uscire di prigione per qualche istante un hacker professionista e psicopatico, in poco meno di qualche minuto, fossimo a conoscenza dello spostamento improvviso di quel criminale.

Ero ancora scombussolata dall'aver saputo che era riuscito a svignarsela nell'ombra senza che ce ne rendessimo conto, nonostante fossimo sempre in allerta con i suoi omicidi.

Questo spiegava anche il perché di quella interruzione improvvisa di avvisi sulla morte di qualche innocente a causa sua.

Ed adesso, dovevo andare a dare la caccia ad Agustd.

Da sola e per giunta in un posto lontano dalla Corea. Che non conoscevo per nulla.

Non nascondevo il fatto di essere terribilmente in ansia e con l'angoscia che mi pizzicava il petto al solo pensiero di dover volare a sud dell'Asia. Ma d'altro canto, dovevo svolgere il mio lavoro con sicurezza e attenzione, come avevo sempre fatto.

Come l'agente Min mi aveva sempre detto di fare.

Soprattutto per quanto riguardava l'argomento delle emozioni, che erano solamente qualcosa di eccessivo nel mio campo lavorativo. Concesse solamente al di fuori di esso, perché potevano compromettere l'attività, la sicurezza nostra e degli altri.

Ma ad esempio, quella sera dove mi ero ritrovata accerchiata dai miei colleghi, era assolutamente lecito provare un fiume di sensazioni paragonabile alla quantità di alcol che stavano bevendo tutti attorno a me.

Avevano organizzato una sorta di festa in mio onore, in quanto impegnata la mattina seguente a fare un viaggio di sei ore per arrivare all'aeroporto di Bangkok e soprattutto anche per festeggiare il mio umilissimo compito di vitale importanza.

𝐀𝐆𝐔𝐒𝐓𝐃 | 𝐦𝐲𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora