4. Debole?

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Ahia...ho un mal di testa terribile.

Sento le palpebre pesanti, e il fiato corto.

Pian piano la mia vista diventa sempre più nitida.

Ho male ai polsi...

Sono seduta su una sedia...

Sono seduta su una fottutissima sedia!?

Mi agito, cercando di liberarmi dalla corda che stringe con forza i miei polsi e le mie caviglie.

-Liberatemi! Toglietemi questa corda figli di puttana!- Urlo a squarciagola, ma sembra che nessuno mi senta.

-Non credo di farlo sai?- Una voce dietro una colonna, inizia a parlare.

-Liberami.- Gli ordino.

-Come ti devo chiamare..? Adalia o...-

-Pantera?- L'uomo esce allo scoperto era Fischer, porca puttana.

-Non conosco nessuna pantera.- Azzardai a dire.

L'uomo si avvicina a me e prende in un pugno i miei capelli, strattonandoli.

-Non fare la finta tonta con me, bambolina...non sai di che cosa sono in grado di fare.- Mi disse all'orecchio.

Una strana sensazione mi pervase lo stomaco, come se dovessi vomitare.

E improvvisamente, nella mia testa apparvero delle immagini, il nastro del mio film...

Le sue mani su di me diventarono sempre più grandi e invadenti...

No, per favore non voglio ritornare lì...

Mi sentivo come se tutto fosse sbagliato, che io fossi sbagliata.

No...no, no!

Tutto quello non aveva senso...

Basta, vi prego...

Perché io? Pensavo questo, mentre il ragazzo che amavo...mi stava strappando via l'anima, nel frattempo i suoi amici riprendevano tutto ridendo.

È stata tutta colpa mia.

Il ragazzo che amavo mi ha violentata...

Non avrei dovuto fidarmi.

Il mostro di cui mi ero follemente innamorata...mi ha violentata.

Non voglio ritornare lì.

Sono stata usata e trattata come spazzatura...sono stata considerata una poco di buono.

Che stupida che sono stata a pensare che l'amore fosse un qualcosa di bello e sincero.

Dopo notti insonni a piangermi addosso, decisi che avrei cambiato la mia vita.

Seguii, in totale autonomia, casi di ragazze che subivano violenze domestiche, che venivano stuprate e violentate. Iniziai ad uccidere gli stupratori e poi la mia sete di vendetta aveva un sapore così dolce e lo desideravo ogni giorno di più.

Uccisi il ragazzo che amavo, e tutti i suoi amici.

Ma non solo...uccisi la ragazza dolce e gentile che ero un tempo, e ora la parte peggiore di me sta prendendo il controllo di tutto, dalla mia mente a quel che resta del mio cuore, dalla rabbia al rancore e alla vendetta.

ENEMIES - Call Of DutyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora