"Fucking Stend By Me"

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💛Sentimental Davide (ricordi 2022)💛
Davide entrò nella cucina del mothel con il suo ridicolo pigiama con gli orsetti ricamati sopra, e disse. “Perchè non emuliamo il film -Stend By Me-?” Prima ancora che: Bombo, Leon, Marchettino, Aleix e Gabe postessero ridergli in faccia, lui stesso si dette una risposta: “Ok facciamolo!”
“Beh se fai tu domanda e risposta... allora va bene!” gli fece presente Marchettino, facendo ridere tutti.
“Cosa significa emuliamo?” chiese Bombo, Davide lo fissò in modo simpatico, come se volesse chiedergli, ma sei cosi stupido?
“Emulare significa copiare, imitare, prendere spunto, ispirarsi... a quel film”.
“Fammi capire” disse Marchettino. “Noi dovremmo, qui a La Reunion, cercare una ferrovia per poi seguirla per trenta o quaranta chilometri?” Detto così sembrava stupido, ma l'idea piacque subito ad Aleix e Bombo, Gabe fu convinto dallo sguardo che T2 gli rivolse, era così innamorato di lui, che bastava un suo sguardo per lasciarsi influenzare.
“Se accetto, però, voglio che tu dorma vicino a me!” disse lo stesso Gabe, tutti risero, Davide si trovò in difficoltà, ma per garantirsi il suo voto, annuì.
“Dai ragazzi, Non dategli corda!” Sbotto Marchettino. “Guardate che questo è davvero capace di portarci nei boschi, e di farci dormire li con il sacco a pelo”. Questo discorso convinse anche Leon, trovò l'idea molto carina. Così il biondo vedendoli tutti decisi, guardò verso il soffitto della stanza e disse: “Va bene, Facciamo questa stronzata!”. Davide lo abbracciò con forza, quella notte era riuscito a dormire bene, perciò aveva voglia di avventura.
“Ok partiremo a mezzogiorno, abbiamo abbastanza sacchi a pelo?” Aleix rispose che ne aveva due, Leon ne aveva quatro a casa sua, e tanto bastava. Davide, allora, alzando il braccio come un generale disse: “Partiamo verso mezzogiorno, esattamente come nel film”.
Marchettino prese il suo portafoglio e fece per uscire, T2 gli domandò: “Dove vai?” “Vado a comprare Hamburger, panini, dolci, insomma provviste da portare con noi”. Spiegò all'amico, T2 replicò: “Ma non puoi farlo! Nel film Stend By Me, partono senza provviste e se ne rendono conto quando ormai è troppo tardi, così le comprano in un market strada facendo”.
Marchettino lo guardò come se stesse guardando un deficente. “Scusa ma noi dobbiamo fare il loro stesso errore, perchè altrimenti non emuliamo bene il film? Di che cazzo parli?”
“Si altrimenti la magia svanisce” spiegò T2 contrariato, il biondo gli mise una mano sulla fronte, per vedere se aveva la febbre, se stava delirando.
“Questo non sarà Stend By Me”, gli spiegò Marchettino. “Questo sarà, Fucking Stend By Me, è un evoluzione”.  Quel titolo -Fucking Stend By Me- fece ridere tutti, persino lo stesso Davide, che così accettò il compromesso.
Tutti si dettero appuntamento alla stazione ferroviaria di -Saint Benoit-, l'unica nelle vicinanze, Davide con Marchettino la stavano raggiungendo insieme, a piedi. Marchettino allora disse all'amico di seguirlo, sapeva che Davide amava il film Stend By Me, e così cercò di farlo immergere il più possibile nella trama del film originale, anche se nella cucina dal mothel aveva bollato quell'idea come stupida . Marchettino era così, prima rideva delle tue proposte, ma una volta dentro, abbracciava l'avventura al cento per cento, senza fare il disfattista. Come i due furono dietro un negozio, appartati, marchettino tirò fuori dal suo sacco a pelo una pistola. L'aveva comprata all'armeria, quando andò a comprare anche tutte le altre provviste per il viaggio. Ovviamente non era una pistola vera, ma a salve, era un imitazione perfetta di una Beretta nove millimetri. Seppur per comprarla sono necessari almeno sedici anni e Marchettino ne aveva solo quattordici, appena disse al negoziante che gliela avrebbe pagata il doppio, questo cedette, dicendogli semplicemente. “Non farmi pentire di avertela venduta!”
“Dove cazzo l'hai trovata una pistola?” sbottò Davide, prendendola in mano e guardandola con enfasi. Il biondo rise in modo vivace, i soldi spesi valevano l'espressione felice dell'amico.
“È a salve, non è vera, ho detto al negoziante che non l'avrei certo usata per rapinare una gioielleria, ma che la volevo solo come pezzo da collezione”.
Davide la guardava come un bambino felice. “Ma è carica? Cioè il botto lo fa davvero?”
Marchettino annuì e allora T2 seppe esattamente cosa fare, sparò un colpo mirando un cassonetto e la pistola fece un boato assordante. I due si guardarono, sorpresi da tale frastuono, e imitarono perfettamente Gordie e Chris, nel film Stend By Me, urlarono ad unisono. “CAZZO!!!”. E poi fuggirono ridendo, qualcuno si affacciò alla finestra della propria abitazione, per lo spavento.
Risero fino alla stazione della ferrovia, dove incontrarono tutto il resto della ciruma, Davide fece vedere a tutti la Beretta, ci fu chi ne rimase sorpreso e chi contrariato, a loro non dissero che era fasulla.
“Che bisogno abbiamo di una pistola?” domandò Gabe. “I Boschi fanno paura la notte” replicò Marchettino. “Metti che incontriamo un orso... o un bidone della spazzatura”. Detto ciò lui e T2 si dettero un bel cinque, stavano emulando alla perfezione anche le battute del film, lo trovarono un gioco divertente. Loro due comunque erano gli unici a conoscere tale film: Bombo, Aleix , Leon e Gabe non l'avevano mai visto. Presero a seguire la ferrovia, nonostante i rimproveri di qualche persona li presente, si misero tutti a correre per non essere inseguiti. Appena uscirono per le campagne, Davide e Marchettino si misero allegramente a cantare.
“Sempre pornto a partire dove chiama il destin, senza tregua cavalca dalla sera al mattin...” Trovavano il continuare ad emulare il film dannatamente divertente. T2 vedendo gli altri persi, insegnò loro la canzoncina, fu come un maestro, quando tutti la seppero, allora la cantarono a gran voce:
“SEMPRE PRONTO A PARTIRE DOVE CHIAMA IL DESTIN, SENZA TREGUA CAVALCA DALLA SERA AL MATTIN...”.
Allora Davide propose una sfida al treno, ma la cosa era impraticabile, perchè i treni nel 2022 non sono come quelli degli anni cinquanta, raggiungono velocità importanti, e mettersi sui binari per poi scansarsi all'ultimo istante, non è raccomandabile.
Quando Davide fu convinto dagli amici, su questo fatto, allora cambiò idea. “Allora facciamo la sfida dei piselli!” “Cioè che significa la sfida dei piselli?” tuonò Aleix ridendo. “Semplice!” rispose Davide, “chi ha il pisello più lungo vince”. Tutti risero in modo scapestrato, T2 si diresse verso un boschetto li vicino e chiese a tutti di seguirlo. “Per misurarli bene dobbiamo essere eccitati, altrimenti non ha senso” spiegò Marchettino.
“Beh... basta smanettare un pochino e si allunga”. Spiegò T2, tutti risero nuovamente. Lo stesso Davide, guardando Gabe gli disse: “Tu non puoi giocare!” “Come sarebbe a dire?” domandò il francesino. “Sei Gay! La cosa ti creerebbe eccitazione e quindi non vale”.
“Questa è discriminazione, piccolo stronzo!” tuonò Gabe, fu così indispettito che lo fecero giocare.
All'inizio nessuno voleva stare vicino al francesino, non era omofobia, semplicemente imbarazzo, poiché era l'unico a cui una sfida del genere, poteva creare piacere.
Giocarono e smanettarono per farli crescere il più possibile, Gabe guardò Davide e quest'ultimo gli disse: “Dai non guardare così, Mi imbarazza cazzo!” Ora non sto a raccontarvi i risultati della sfida, ne venì semplicemente fuori che Davide, aveva il pisello più piccolo della ciurma, e fu distrutto dalla cosa, si mise addirittura in ginocchio a pinangere.
Aleix, Leon e Bombo si pisciarono dalle risate, Marchettino un po' rideva e un po provava a fare il serio, Gabe invece fu l'unico a confortarlo.
“Dai T2, cosa vuoi che sia avere due centimetri in meno”.
“Ma è anche più piccino di diametro, ripetto al vostro!” tuonò Davide quasi disperato.
“Ma che ti frega!” tuonò Aleix, “lo dicono tutti, l'importante è come lo si usa”.  “Non è vero!” sbottò Davide. “Le donne vogliono i ragazzi ben piazzati, ed io sono scarso”.
Marchettino mise un braccio sulla spalla di Gabe e disse. “Gabe è come se fosse una ragazza, solo lui può seriamente dare un giudizio”. La cosa creò una forte ilarità generale, Davide si alzò e gli andò incontro, era seriamente interessato al suo giudizio. La sua espressione fece morire dal ridere il francesino.
“Ma cosa vuoi scusa?” gli domando quest'ultimo. “Voglio che tu mi dica cosa ne pensi del mio pisello, è vero! Il tuo giudizio vale come quello di una ragazza”.
Gabe sgrano gli occhi perplesso. “Non tutti i gay muoiono dalla voglia di vedere cazzi, e non a tutti i gay, piace dare giudizi sui cazzi degli altri. Mi sembra che qui manchi un po' di ripetto” spiegò il francesino contrariato. “Oh Gabe! Lascia stare il politicamente corretto. Io non sono omofobo, non me ne frega un cazzo se ti piacciono i machi o le femmine, possono piacerti anche i cavalli per quel che me ne fotte. Mi interessa solo sapere cosa ne pensi del mio pisello!” rispose T2 quasi scongiurandolo, il francesino allora rispose.
“Lo hai carino! È piccolo ma è molto grazioso, a me piace!”
Ci fu un boato di applausi, molti dettero a T2 pacche sulle spalle. Quest'ultimo abbracciò Gabe rincuorato e gli disse: “Stanotte, per ringraziarti, te lo succhio!” Ciò scateno una risata ancora più potente, da parte di tutta la ciurma.
Camminarono per quella ferrovia fino a raggiungere un ponte, ovviamente Davide ricordò quando nel film, Gordie e Vern, fuggirono disperati dal treno che li incalzava.
Chiese di spettare un treno ma gli fu fatto il precedente ragionamento. “Un treno odierno tocca anche i duecento chilometri orari coglione! Non hai il tempo di attraversare il ponte, come lo vedi ti è già addosso” gli spiegò Leon.
Attraversarono quel ponte, avevano una buona visuale dietro di loro, riuscivano a vedere, lungo le colline, almeno cinque chilometri di ferrovia, così corsero per quel ponte con relativa tranquillità.
Si accamparono subito dopo il ponte, in un boschetto li vicino.
“Le zanzare ci mangeranno vivi sencondo me!” sbottò il biondo.
Ma Davide era stato furbo, aveva con se tantissime candele alla citronella, per lui ci fu un bell'applauso.
Accesero un fuoco e si misero a cucinare salsiccia e Hamburger, Marchettino aveva comprato anche i classici Mush Mellow, quelli che quando li squagli, non sono come nei film americani, fanno cagare! Provateli e poi mi direte.
Scese il buio e quel fuoco illuminava le facce di tutti. Nonostante fosse estate, la notte in quel boschetto c'era un po' di freddo, forse perchè stava vicino ad uno stagno, e così quel fuoco era accogliente oltre che rilassante, riscaldava.
E tutti in cerchio se le davano di santa ragione, si prendevano per il culo continuamente, fra ragazzi si sa, funziona così. Davide fu contrariato, nel non sentire alcun lupo ululare, come invece accade nel film. Così Aleix per farlo contento simulò il verso di un lupo, facendo ridere tutti, le risate furono rafforzate dalle scoreggie che emetteva mentre ululava. Allora Davide si buttò su Marchettino e disse, usando una vocina il più tetra possibile.
“Questo è il fantasma di -Ray Brower-”. Esattamente la battuta di Teddy in Stend By Me, sapeva tutto il film a memoria.  “No queste sono le scoreggie di Aleix” rispose quest'ultimo.
Fumarono una sigaretta, mentre arrostivano Mush Mellow, e...
“Non c'è nulla di meglio di una sigaretta dopo cena” disse Marchettino, T2 gli dette il cinque, un altra battuta del film era stata emulata.
Dato che non c'era nessun lupo, i turni di guardia con la pistola in mano non avevano senso, così decisero semplicemente di sparare con la Beretta all'impazzata, puntandosela contro, cosa pericolosissima, nonostante la pistola fosse a salve. Perchè seppur apparentemente innoqua, la reazione chimica di una pistola a salve, è identica a quella di una pistola normale, e accidentalmente può sparare detriti, che possono ferire gravemente o addirittura uccidere. I detriti possono derivare da un bossolo rimasto incastrato nell'arma, spezzato e quindi parzialmente ancora dentro.
Davide puntò la pistola contro Marchettino e disse: “Dove sono i miei cavalli bifolco?” Imitando un film Western classico, dopodichè esplose il colpo e rise di gusto.
Marchettino a sua volta, puntò l'arma contro T2 e sparò un colpo, quest'ultimo cadde a peso morto, stramazzando al suolo ed emettendo uno strillo. Tutti si allertarono, il modo in cui era caduto fu molto repentino e spaventoso. Gabe si gettò su di lui con fare fulmineo e così tutti gli altri, T2 aveva il viso pieno di sangue. “Oh cazzo lo hai ucciso!” Urlò il francesino, ma si dovette correggere subito, capì che Davide, sul viso si era semplicemente spalmato del Ketchup in tutta fretta, una volta stramazzato al suolo, ne aveva la mano piena, per fare tale scherzo.
“Non fare lo stronzo!” gli intimò Bombo, così finalmente sentirono la sua risata e poterono ricominciare a respirare. “A questo punto, nel film, Gordie racconta una storia, la storia di palla di lardo” spiegò T2.
“Si ma tu ne devi inventare una adesso, tutta tua!” gli spiegò Marchettino. “Ricordati che questo non è Stend By Me, ma Fucking Stend By Me”.
“Si ne vogliamo sentire una inventata da te!” insistette Bombo, Aleix accolse l'idea con una nuova scoreggia, Leon gli disse. “Cazzo Aleix, ci vuoi uccidere? Basta!” Faceva morire dal ridere perchè un po come -Peter Griffin-, mascherava le sue scoreggie con starnuti o risate chimiche, risate messe in scena forzatamente solo per mascherare il peto.
Davide si inventò la storia di un ragazzo, che per ogni compleanno o momento importante della sua vita, aveva chiesto in regalo, cento palline rosse e cento palline blu. Chiese lo stesso regalo: alla prima comunione, alla cresima, al matrimonio, fino a che, chiese lo stesso regalo in punto di morte. Davide nel raccontare questa storia ci mise più di mezzora, io ve la sto riportando in modo molto sintetico. Ed era stato bravo nel raccontarla, perchè aveva creato suspance, gli amici l'avevano ascoltato per tutti quei trenta minuti incuriositi. In mezzo alla storia sempre queste cazzo di palline rosse e di palline blu, e verso la fine in tutti quanti, specie in Aleix, alieggiava curiosità. Tutti si chiedevano cosa se ne facesse, questo ragazzo, di tutte queste palline colorate, e ormai era arrivata la fine della storia... Davide stava per rivelare il gran finale.
“E così quando la madre gli chiede, ma figlio mio dimmi, che cazzo te ne fai di tutte queste palline rosse e di queste palline blu? Spiegamelo!”
Davide vide tutti i suoi amici sull'attenti, e continuò:
“E la storia finisce con il ragazzo che muore e quindi non può rispondere a questa domanda”.
Detto ciò T2, si alzò in modo lesto e corse per il boschetto ridendo fortissimo. Tutti si gettarono all'inseguimento per picchiarlo male, li aveva tenuti tutti li, ad ascoltare per mezzora senza poi spiegare niente, per poi lasciarli a bocca asciutta, solo con un indecifrabile ed incompiuta barzelletta. Come lo acciuffarono Leon gli urlò: “Te le do io le palline rosse e le palline blu... deficente!”
“Te le infilo nel culo le palline!” tuonò Aleix. “A me è piaciuta!” esclamò Bombo felice. “Mezzora della mia vita buttata!” spiegò Gabe. “Prendetelo! Gettiamolo nello stagno!” tuonò Marchettino.
E fu così che andò, Davide fu fatto volare dentro lo stagno vestito, lui era un tipo molto freddoloso e quindi tornò di corsa vicino al fuoco urlando. “Bastardi!” tremava come una foglia, Gabe gli disse.
“Levati i vestiti! Altrimenti senti ancora più freddo”. Ci fu una risata da parte di tutti, perchè pareva che il francesino ci volesse provare, così quest'ultimo rispose agli amici mostrando il dito medio.
Davide si spogliò, tenne solo le mutande e stette vicino vicino al fuoco, Ma sentiva gelo nella schiena così Gabe lo abbracciò, e ciò fece ridere tutti nuovamente. “Me la cavo anche da solo!” sbottò in modo antipatico T2, il francesino offeso rispose: “Non è vero che non sei omofobo!” Davide vedendolo offeso si intenerì, gli prese una mano, lo tirò a se e si fece nuovamente abbracciare, tanto che Aleix disse: “Che teneriiiiiii!!!”
“Io non ti capisco! Prima mi allontani e poi mi avvicini!”, spiegò Gabe, T2 rispose citando, con orgoglio, River Phoenix. “Corri in soccorso con amore, la pace seguirà”.
Quella notte Davide come al solito faticava a dormire, così si alzò e mise legna sul fuoco, Gabe al suo pari non riusciva a dormire, ma il motivo era differente. Vide T2 che pianse davanti al fuoco, la sua difficoltà a prendere sonno lo faceva sentire maledettamente solo delle volte.
“Perchè piangi?” gli domandò il francesino, T2 quasi si spaventò, non pensava ci fosse qualcuno sveglio, era abituato a rimanere solo la notte. “Non sto piangendo!” disse in un primo momento. Gabe si sedette al suo fianco e rispose.
“Non devi mentire, non con me”. Allora Davide pianse e gli spiegò. “La notte per me è sempre una lotteria, a volte va bene, altre va male”. “Perchè dai troppa importanza alla cosa” gli spiegò il francesino. “Soffri di disturbo ossessivo compulsivo e quindi ecco la risposta. Hai fatto diventare l'insonnia un ossessione, e se vai a letto con la paura di non dormire, indovina che succede...” T2 annuì e rispose. “Succede che non dormo!”
“Esatto, il sonno non lo puoi comandare, è qualcosa che accade e basta, se lo forzi avrai sempre il risultato opposto”. T2 fece cenno di capire ma gli spiegò che spesso erano anche i suoi d.o.c. Che gli impedivano di riposare serenamente. Il disturbo ossessivo compulsivo di Davide era chiamato, Sensorimotor, ossia focalizzarsi sulle azioni involontarie del proprio corpo. Respirare, deglutire, sbattere le palpebre e via dicendo. Voi adesso penserete, che bisogno c'è di controllare queste cose? Il respiro va da se, così la deglutizione, il battito cardiaco, se pensate questo siete fortunati, è ovvio che non soffrite di disturbo ossessivo compulsivo. Davide invece rimaneva focalizzato sul respiro, e quindi anziché farlo andare da solo lo alterava, rimaneva focalizzato su ogni singola deglutizione, queste erano le due azioni che più gli davano noia. Immaginate di voler fare altro, uscire, divertirvi, quello che volete... e di non poterlo fare, perchè dovete passare ore a controllare il respiro o la deglutizione, alla fine impazzireste. E più provate ad allontanare questa ossessione, più diventa enorme, gigantesca, e più il focus, misto all'ansia, rimane li. Benvenuti nel mondo del D.O.C. Davide appena si sdraiava per dormire deglutiva, ovviamente, tutti deglutiamo almeno una volta ogni minuto, e il suo pensiero rimaneva li, a contare ogni singola deglutizione. Il non riuscire ad allontanare questa ossessione gli creava ansia e panico, quindi la notte diventava un inferno, per dormire serve serenità, tranquillità, non fare il ragioniere della deglutizione.
Voi adesso penserete, perché mettere tutta quell'attenzione su una cosa che il corpo fa da se, io amo fare sempre questo esempio.
Se vi dicessi di non pensare ad un elefante rosa in calzamaglia a cosa pensereste? So che l'avete pensato, quel buffo elefante rosa e già nella vostra mente.
Più ti sforzi di allontanare un ossessione, più quella prende forza, il segreto, non sempre facile da mettere in pratica, è osservare le ossessioni passivamente, come fossero nuvole, senza prendere parte attiva. O altrimenti assecondarle, dire, va bene! Adesso penso al respiro o alla deglutizione poi vediamo... così facendo, senza neanche rendervi conto, l'ossessione è andata via. Però voi in quel momento non vi accorgete che è andata via, perchè se vi accorgete di ciò, tornate subito nell'ossessione, la mente è meravigliosa ragazzi.
Davide spiegò questo a Gabe, lui rimase molto incuriosito e molto intenerito da tutto ciò. “Sei un gran casino tu” gli disse. “Sei bello quanto complicato”.
Davide si sentiva già meglio, parlarne aiuta a scaricare il problema, la tensione, a non dover combattere da solo. Gabe, solamente ascoltando Davide, si fece carico del suo problema, e così T2 non si sentì più solo. Per questo vi dico, quando vedete una persona che sta male, fatela parlare, ascoltate il suo problema, non ignoratela, non avete idea di quanto la potete alleggerire, solo facendola parlare.
Gabe lo vide sorridere, T2 aveva ancora gli occhi pieni di lacrime ma almeno sorrideva. Il francesino gli propose di dormire insieme a lui, o meglio, di provare a dormire insieme a lui. Davide capì che non c'era nessun secondo fine nella voce dell'amico, era semplicemente un modo per aiutarlo e così accettò.
Aprirono i loro sacchi a pelo, ne misero uno sotto la loro schiena, ed uno sopra di loro, a coprirli.
“Tu perchè non dormivi?” gli domandò Davide. “La mia è un insonnia d'amore” gli spiegò Gabe. “Mi piaci Davide, e se ti ho vicino, penso solo a te”. T2 rise in modo vivace, a questa risposta dell'amico.
Il calore accogliente del fuoco, gli scoppietii della legna, le foglie degli alberi illuminate in modo gentile, una leggera brezza estiva, i sogni che qualcuno già faceva e quelli che qualcun'altro, cercava di raggiungere. Stend By Me e Fucking Stend By Me, il russare di qualcuno di loro, il dormire scomposto di qualcun'altro di loro, l'adolescenza che ogni giorno si allontana sempre più, e Peter Pan, che ci urla di restare fermi, poiché andare avanti è pericoloso.
Tutto mentre tutto accade, tutto mentre tutto va avanti, tutto mentre io scrivo. Il potente spettacolo continua e tu puoi contribuire con un verso (L'attimo Fuggente).
È triste trovarsi adulti senza essere cresciuti (De Andrè).
Tutti sfuggono il tempo e la realtà, si rifugiano nell'eternità dei giovani sogni (Milli Dandolo).
E tutto ciò non avrà mai fine, finchè esisterà la fanciullezza, gaia, innocente e senza cuore (Milli Dandolo). Promettimi che non diventerai mai adulto, tu che leggi, promettimi in questo momento, che non dovrai mai più pensare alle cose dei grandi.
L'indomani camminarono per altri due chilometri prima che Marchettino fece notare alla ciurma... “Ma dove cazzo stiamo andando? Noi non dobbiamo mica trovare il cadavere di Ray Brower”. Tutti risero a tali parole, in effetti era vero, allontanarsi ancora non aveva alcun senso, così decisero di passare la giornata a tuffarsi nello stagno li vicino.
Davide era riuscito a Dormire bene, era merito di Gabe, e infatti nei suoi confronti T2 era molto amichevole, forse come mai lo era stato prima. lo schizzava, lo abbracciava, lo spingeva sott'acqua. Gabe non perdeva occasione per abbracciarlo a sua volta, Marchettino strizzava le tette di Bombo e quelle di Aleix, chiamandoli spaventapassere, trovava oltremodo divertente la loro ciccia.
Si fumarono una sigaretta vicino al lago e non c'è tanto altro da aggiungere a questa giornata, passò un po' così, in sordina, provarono ad ammazzare il tempo senza riuscirci per davvero e così... verso le diciannove serali, presero la strada per il ritorno. Camminarono tutta la notte, in modo lento ma inesorabile, come voleva Davide, per emulare Stend By me. In sottofondo quest'ultimo aveva messo, con il suo telefono, la colonna sonora di tale film, quella colonna sonora suonò almeno un centinaio di volte, finchè il telefono si spense.
Accompagnò la notte, fece compagnia ai nostri eroi: nei campi di margherite, nei campi di taraxacum, nei campi in cui la luna sembrava illuminare tutto con più forza. Fece compagnia ai loro discorsi, discorsi sulle ragazze, sul motomondiale, sul surf, sui programmi televisivi, sulle loro rock band preferite.
“È arrivarono a Castel Rock, alle dieci di una domenica mattina, erano stati via solo due giorni, eppure la città sembrava diversa, più piccola!” disse Davide, seguendo letteralmente la voce fuori campo del suo amato film, facendo ridere gli amici. Quando tutti si abbracciarono e si salutarono, rimasero solo Davide e Marchettino, e T2 continuò.
“Più avanti i rapporti con Vern e Teddy si indebolirono, alla fine divennero due volti nella folla. Succede qualche volta, gli amici vanno e vengono nella vita, come i fattorini in un albergo”. Marchettino disse all'amico: “La pianti di emulare il film? Torniamo al mothel a dormire”. Ma Davide replicò: “Il film non finisce così, vieni con me, dopo il finale andiamo a dormire”. Marchettino lo seguì su una collina, guardarono Saint Gilles Les Bains in lontananza e Davide fece cenno a Marchettino di parlare, di recitare le battute finali del film, il biondo sbuffò, ma l'accontentò:
“Non riuscirò mai ad andarmene da questo posto vero Gordie?”
“Puoi fare tutto! basta volerlo!” rispose Davide.
“Ah si, Certo!” ribattè Marc.
“Dammi una sfregata!” chiese poi a Davide. Allora entrambi si sfregarono le mani, palmo su palpo, esattamente come nel film, in vita loro l'avevano guardato qualcosa come, un centinaio di volte.
“Ci vediamo!” gli disse Davide. “Basta volerlo!” rispose Marc, e si allontanò dall'amico, T2 immaginò Marchettino scomparire, come nel film scompare Chris, River Phoenix, e quasi si commosse. Forse pensò che quell'attore era davvero scomparso così, all'improvviso, giovanissimo, un giorno di Halloween, davanti ad un locale di Los Angeles.
Allora T2 recitò. “Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a dodici anni, Gesù, Ma chi ha?” Mettendo, di fatto, fine a Stend By Me, anzi, a Fucking Stend By Me.

 “Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a dodici anni, Gesù, Ma chi ha?” Mettendo, di fatto, fine a Stend By Me, anzi, a Fucking Stend By Me

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