"L.R. Ciak🎬5"

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La Sera; Sara, Betty, Pier e Jean andarono a casa di Bombo, volevano invitare lui e i suoi coinquilini ad una festa sulla spiaggia. Arrivati però notarono che era già in atto una festa, allo stereo c'era un pezzo italiano dei -Jem Boy-, -Batman è figo- e Marchettino ballava sul tavolo. I Jem Boy sono una band che fa parodie su parodie, i loro testi sono tutto forchè seri, e facevano morire dal ridere. C'erto Bombo, Leon, ed Aleix, essendo francesi, non capivano il testo, ma ballavano quella musica con passione. Marchettino sapeva la canzone a memoria e la cantava a squarciagola. Sara entrò, seguita da tutti i suoi amici, e lo vide sul tavolo in slip urlando: "Non saprò fili, mutazioni non ho avuto mai, senza aereo non volo e lo sai, non ho super poteri, ma tu, tu non hai". Molte persone del mothel iniziavano a lamentarsi del trambusto. Pier, Betty e Jean iniziarono subito a ridere in modo vivace. A Sara qualcosa non tornava, Marchettino era sempre imbarazzato a mostrarsi in slip se c'erano ragazze, invece stavolta fu impassibile, fra l'altro c'erano anche due ragazze, insiame a loro.
"Sei ubriaco vero?" Tuonò la romana, ma Marchettino non poté udire, tale era il volume dello stereo, la saluto e continuò a cantare.
"Ho una caverna piena di pipistrelli, mi scagazzano in testa ma ciò i bat ombrelli".
Sara voleva spegnere lo stereo, ma Bombo la fermò dicendo. "No! Ci stiamo divertendo!" Sara allora gli rispose. "Marchettino è quasi nudo e due ragazze lo stanno guardando!" "Quelle sono le mie cugine, non posso mica mandarle via!"
Sara rimase come fregata, non poteva fare molto, il biondo sembrava già carburato, in più gli amici con cui era venuta; Betty, Pier e Jean, iniziarono pure loro a ballare.
Marchettino allora scese dal tavolo ed avvicinandosi a lei, continuò nella sua incontrollata euforia. "Non sparo fili, mutazioni no ho mai avuto, senza aereo non volo e lo sai...". Quando si avvicinò alle cugine di Bombo, cantando anche a loro quella canzone, la romana non ci vide più, prese un bicchiere di vetro e glielo lanciò addosso, lo colpì forte in testa e Marchettino si accasciò. Aleix spense la musica, tutti si misero a soccorrere il biondo. Pier sbottò contro Sara: "Ma si può sapere che problemi hai? Stava solo ballando, Poverino!". Dopodiché anche lui si mise a soccorrere il biondino.
Betty guardò Sara dicendogli: "Ma che cazzo ti è preso?"
"Perdonatemi io...". Sara non riuscì a spiegarsi, vide che a Marchettino usciva sangue dall'orecchio. Pier lo fece rivestire e lo portò subito al pronto soccorso, quella ferita aveva bisogno di alcuni punti di sutura. Mentre lo vide salire in auto Sara provò a dirgli... piangendo: "Marchettino perdonami! Non so che mi è preso". Ma lui sembrava davvero sofferente, urlava e si teneva l'orecchio. Pier partì e la romana rimase da sola con tutti gli altri. "Ma si può sapere cos'è successo? Spiegaci!" le disse Leon, Sara rispose: "Mi è preso un momento di gelosia e..." "Ho capito che sei gelosa, ma lo potevi ammazzare, non si fa così!" gli spiegò Aleix. Bombo gli fece eco; "Sara guarda, forse è meglio se torni a casa tua e ti tranquillizzi, perchè non stai bene". La romana prese la strada ed andò via, si pentì amaramente del suo gesto, la sua gelosia, fece capolino nuovamente, in tutta la sua forza.
Si presentò al pronto soccorso ed andò a parlare con Pier, lui appena la vide le disse: "Sara non penso che lui voglia vederti, la migliore mossa adesso è non fare niente. Ti consiglio di tornare a casa e di lasciar passare del tempo".
"Non ci riesco, mi sento troppo in colpa". Spiegò lei. "Cosa gli stanno facendo?" domandò poi.
"Ha un brutto taglio dietro l'orecchio, gli stanno mettendo dei punti".
La romana rimase li a parlare con Pier, finchè Marchettino non uscì. Aveva tutta la testa fasciata, vedendo Sara, abbassò lo sguardo e tirò dritto verso l'uscita dell'ospedale. Sara lo inseguì: "Ti prego ascoltami! Mi dispiace! Non so cosa mi è preso!" Il biondo tirava dritto come un treno, senza darle nessuna importanza, così lei nei parcheggi lo prese per un braccio e lui, in modo antipatico le disse. "Cosa vuoi dirmi? Dimmelo! Basta che fai veloce!" La romana piangendo gli disse solo. "Mi dispiace!" Lui allora rispose. "Ok! E tutto? Ciao!"
Salì in auto con Pier e fecero per partire, videro che Sara scavalcò la recinzione dei parcheggi, sotto di lei c'era un importante strapiombo. "Ma che cazzo vuole fare?" tuonò il biondo.
Scese nuovamente dall'auto e corse verso di lei, così come Pier.
"Ma che stai facendo? Ti sei bevuta il cervello?" Sara stava sul cornicione e guardava giù pericolosamente. "Così raggiungo Davide!" spiegò. "Non dire stronzate!" gli rispose Marc, scavalcò anche lui la ringhiera ed andò a prenderla, la prese per mano e gli disse. "Ho una cosa importante da dirti, però devi ascoltarmi, va bene?" Sara lo guardò felice, aveva tutto quello che voleva, tutto quello che stava cercando quell'estate, quel biondino vicino a lei.
Quando ebbe la sua attenzione Marchettino le canticchiò. "Non sparo fili, mutazioni non ho avuto mai, senza aereo non volo e lo sai, non ho super poteri ma tu, tu non hai..." Sara iniziò a ridere in modo vivace e prorompente. "Ma perchè sei qui? Ti ho appena fatto un buco in testa". Gli chiese, in tutta risposta il biondino continuò. "Ho una caverna piena di pipistrelli, mi scagazzano in testa, ma ciò i bat ombrelli...".
Pier disse a tutti e due. "Ora vi mettete a ballare sul cornicione di un parcheggio? Cretini!"
Marchettino riuscì a farla ragionare e la portarono in auto con loro.

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