𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟒

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Per amarti dammi un pretesto,
già una volta te l'ho chiesto.
Non mi hai mai risposto bene,
quindi fallo adesso.
Sono spento, ma se vuoi,
ad accendermi, sì, faccio presto,
fotto questo cuore disonesto
come se non fosse stata
l'ultima cosa che ho perso.
E poi, vabbè, via le scarpe,
sì, mi perdo tra le tue gambe.
Sono metal, tu sei ambient,
Sono pietra, tu sei seta.
Prendi le mie mani stanche,
sono come spiagge bianche.
Cosa fare non lo so e tu neanche.
No, no, non so se,
non so se darti il mio cuore.
No, no, non so se,
è veleno oppure amore.

(La Ballata del Dubbio pt.4,
Gemitaiz)

🫀

"È vero che tu ed Edo vi siete baciati?"

Rebecca per poco non urlò.
Era ubriaca, fatta e con i piedi doloranti per via dei tacchi.
Durante la festa aveva discusso con Edoardo, era dovuta sfuggire a quel tizio inquietante e si era versata mezzo gin lemon addosso.
I dieci minuti di camminata dal luogo della festa a casa di Nicole erano stati forse i più sofferti della sua vita, tra Beatrice e Francesco che cantavano a squarciagola e il freddo pungente che le aggrediva le cosce nude.
Infine, giusto per concludere in bellezza, Emily era stata male come previsto. Rebecca aveva passato gli ultimi dieci minuti a cercare di tenerle tutte le treccine con una mano e il proprio naso tappato con l'altra, mentre l'amica rimetteva anche l'anima nel bagno di Nicole.

Perché non si può mai stare in pace?

"Di che parli?" aggrottò le sopracciglia in direzione di Aisha, che le si era accomodata di fianco.

Si trovavano sul divano del salotto di Nicole, in cui si erano riuniti prima di andare definitivamente a letto. Le ragazze avrebbe dormito nella camera di Nicole e in quella degli ospiti, mentre i ragazzi sui divani e un paio di materassi gonfiabili.

"Prima la Bea è venuta da me a dirmi che lo ha visto baciarti alla festa. Ma è bella ubriaca anche lei, quindi non sapevo se darle retta"

"Oh cazzo" Rebecca si sorresse la fronte con una mano "Dimmi che non l'ha detto a nessun altro"

"Non che io sappia" la rassicurò Aisha "Penso se ne sia già scordata anche lei, magari crede di esserselo immaginata"

"Lo spero" sbuffò l'altra.

"...quindi è vero?"

"Sì, è vero" ammise "Ma è stato solo perché questo tizio mi stava addosso da iniziò serata e lui si è spacciato per il mio ragazzo. È stato per fare scena"

"Capisco" sorrise enigmatica Aisha "Comunque non ci sarebbe niente di male"

"Fidati, ci sarebbe eccome"

"Perché dici così?"

"Perché..."

E adesso come glielo spiego senza effettivamente spiegarglielo?

"Non credo Emily approverebbe"

"Emily deve considerarsi fortunata se arriva a domattina viva" serrò le labbra Aisha, che non aveva mai approvato l'abitudine dell'amica di ridursi così male a ogni serata.

"Vero" rise Rebecca "Ma se lo farà, la mia affermazione rimane"

"Perché non dovrebbe? Siete entrambi suoi amici"

"È questo il punto, conosce me e conosce lui. E ha sempre pensato che lui non fosse adatto a me"

E forse ha ragione.

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