𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟒𝟐

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Ho iniziato ad amarti
quando amavi gli altri,
forse dovevo capire da subito.
E io ti seguivo, tu seguivi gli altri,
ti concedevi, io fermo, fra' pub,
banchetto col rospo che ho in gola,
aspetterò il prossimo qua in zona.
Forse lo conosco
e non voglio pensarci,
perché ho troppi rospi,
ora devo annegarli.
Finisco il ricovero e vieni da me,
io non capisco però mi fa bene.
Fumiamo e ti bacio,
mi sento me stesso,
anche se è dentro
ci penso lo stesso.

(Habitué Remix, Dosseh ft. Izi)

💋

"Un gin lemon per la signorina" le sorrise Thomas tendendole un bicchiere.

"Grazie" ricambiò il sorriso lei.

Mentre lo guardava pagare, prendere il proprio drink e prenderla per mano per condurla fuori dalla pista, non poté fare a meno di pensare che era proprio carino.
Non solo a livello estetico, ma anche come modi di fare. Era simpatico, avevano alcune passioni in comune, e passare il tempo con lui era piacevole.

"Stiamo un po' qua dai, che dentro c'è da morire" propose, aprendo la porta della zona fumatori.

Rebecca annuì, respirando a pieni polmoni nom appena fu fuori - per quanto l'afa estiva glielo consentisse -.

"Allora? Come stai?" le chiese, attirandola a sé con una mano sulla schiena.

"Troppo sobria" scherzò lei prendendo un sorso dal proprio drink.

Chiacchierarono una decina di minuti, si baciarono, ballarono un po'. Thomas era gentile come sempre, la faceva ridere e divertire, e le rendeva difficile fare il discorso che si era detta di fargli.
Poi vide passare Edoardo, da dietro la porta a vetri del locale, e quella visione la fece sentire in colpa. Si obbligò ad aprir bocca.

"Senti, io... Ti devo parlare di una cosa" disse tutto d'un fiato, prima di cambiare idea.

Thomas alzò il sopracciglio con il piercing.

"Dimmi"

"Io... Ti avevo accennato di quel ragazzo con cui avevo avuto una cosa lunga e complicata, che si era conclusa male..." iniziò a fatica.

Non aveva mai piantato nessuno, e si sentiva una persona orribile malgrado sapesse che il loro rapporto non era nulla di serio.

"Ecco, l'altro giorno ci ho passato un po' di tempo assieme e..."

"Ci hai scopato?" la interruppe Thomas, col tono di chi sta rivivendo una storia già conosciuta.

"Cos- No!" protestò indignata lei "Figurati se passo dall'avercela a morte con lui a scoparci! E poi mi sto sentendo con te, non sarebbe stato corretto"

Lui la squadrò, prendendo un lungo sorso dal proprio bicchiere come se in mezzo all'alcool potesse trovare le parole giuste.

"Non è scontata questa cosa" borbottò "Alla fine ci stiamo sentendo da poco, in estate poi... Poche persone che conosco si sarebbero trattenute"

"Beh, allora conosci solo persone con più ormoni che neuroni" sbuffò divertita lei.

Thomas rise.

"Sì, forse è così" riconobbe "Vai avanti, dicevi?"

"Dicevo..." Rebecca prese un respiro profondo "Che ci ho passato del tempo insieme in un paio di occasioni nell'ultima settimana, e... Abbiamo parlato tanto, e... Insomma, mi sono resa conto che ce l'ho ancora in testa. Questo non significa che io domani mi ci rimetterò insieme..."

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