3.

14 3 1
                                    

Quando Cristina accese il telefono era impegnata nella complicata operazione del lavarsi i denti a tempo di Don't Stop Me Now.

Subito, un'orda dei blip delle notifiche la colse di sorpresa.

Indagò, la bocca piena di dentifricio, scoprendo che erano tutte di WhatsApp.

Cosa poteva essere successo? A parte per le sue amiche, quel giorno non aveva impegni...

Aprì il gruppo, notando appena lo strano nome e tornando all'inizio.

Per un momento, in casa non si sentì un suono.

Poi, una voce gridò a pieni polmoni.

«MA CHE CA-»

Neanche cinque minuti dopo, una stanca e in pigiama Chris bussava alla porta di casa Dominguez.

Non si era neanche dovuta mettere la giacca, per fortuna.

Uno dei pochi lati positivi di avere quella deficiente come vicina di casa.

Ad aprirle fu la madre di Juju, dotata degli stessi occhi dalle palpebre mezze aperte mezze chiuse che le facevano sembrare sempre assonnate.

«Buongiorno, Lidia.» la salutò, con una certa confidenza. Si conoscevano da anni, infondo.

«Buongiorno... Ti serve qualcosa, cara?»

Scosse la testa. «Per caso Ju è in casa? Le devo parlare...»

L'adulta lasciò andare un sospiro drammatico, e la ragazza seppe che stava per iniziare la performance della giornata.

«Oh, quella ragazza... è uscita senza dirmi niente, mi ha soltanto lasciato un biglietto dicendo "Esco, sto fuori tutta la giornata. Forse torno per cena". Cosa devo fare con lei? Ha preso da quel rincoglionito di suo padre!»

La tecnica dell'orso l'avrebbe potuta salvare da quella situazione?

«Se solo si interessasse ai nostri lavori... persino lavorare con Alvaro a quel suo teatro decadente andrebbe bene!»

Chris dubitava che il Teatro dell'Opera potesse essere definito "decadente", ma non avrebbe avuto senso farlo notare alla donna.

«E poi tutti questi amici, tutta questa gente in casa... va bene che sta spesso da sola, ma non è mica un club del libro!»

No, la tecnica dell'orso sicuramente non avrebbe funzionato.

«Davvero, non so come riuscirà a-»

«Lidia. Mi dispiace non poter restare ad ascoltarti, ma devo davvero andare a fare una commissione per la mamma. Passo stasera a vedere se c'è Juliana. Ci vediamo!»

E tagliò la corda, chiudendosi la porta alle spalle.

Infilò una felpa e dei jeans, calzò le Converse e prese il cappotto.

Perfetto, era pronta.

Guardò l'orologio: era in ritardo di mezz'ora.

«Merda...»

Treasure HuntDove le storie prendono vita. Scoprilo ora