𝟎𝟎. ❝𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐔𝐄❞

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ABIGAIL E JAMES non sapevano nemmeno come ci erano finiti in quella confusione

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ABIGAIL E JAMES non sapevano nemmeno come ci erano finiti in quella confusione. Sapevano solo che erano stati trascinati dalla folla di ragazzi agitati all'interno dell'Hogwarts Express appena finito di salutare i loro genitori.
Diana e Anthony, ovvero la mamma e il papà di Abigail, avevano abbracciato prima la figlia e poi il ragazzo in un modo spaccaossa, per poi raccomandargli di stare attenti e non combinare troppi guai -come erano soliti fare-.

Dopo questo i due ricordavano solo spallate e spintoni molto forti da ragazzi alti almeno un metro e ottanta se non di più che cercavano di entrare nel treno prima di chiunque altro.

«Ehi- ehi! Abi! Ho trovato un vagone libero, finalmente!»

James urlò all'amica per farsi sentire, quando dopo aver aperto la porta scorrevole dell'ennesima cabina ne trovò una vuota.

«Alleluia! Credevo che avremmo dovuto passare le ore di viaggio in bagno!»

Abigail prese per la maglietta James e si lanciò all'interno dello scompartimento prima che una ragazza di circa 14 anni che li aveva adocchiati potesse precederli. La bionda si lasciò andare sul sedile di destra affianco al finestrino, emettendo un verso che era un incrocio tra uno sbuffo e un urlo di frustrazione. James invece si sdraiò sul sedile di sinistra, incrociando le braccia dietro la testa, facendo sì che i suoi ricci ribelli gli ricadessero sulle ciglia folte e scure.

«Beh, Abi, io avrei seriamente preferito i gabinetti piuttosto che chiedere ai tuoi fratelli di stare con loro e i loro amici»

Abigail rise, immaginando loro due passare tutta la durata del viaggio insieme ad Axel e Claire, rispettivamente suo fratello e sua sorella. Claire aveva 12 anni e frequentava il secondo anno, invece Axel ne aveva 13 ma due anni prima era stato rimandato in quanto era stato molto male, perciò anche lui frequentava il secondo. Di solito a Hogwarts non funzionava così, ma i professori non gli lasciarono altra scelta.

«Adesso che ci penso anche io preferisco così»

La bionda sogghignò, chiudendo gli occhi. Dopo un minuto di pace che durò poco, tirò fuori dal suo zaino un panino con dentro speck, formaggio fuso, ketchup e patatine. Insomma una schifezza assoluta che le avrebbe fatto passare tutta la serata chiusa in bagno.

«Ho già fame»

Disse Abigail, guardando con occhi sognanti il suo panino.

«Tu hai sempre fame, Abi. Mh, ora che ci penso, anche io ho fame...»

James sembrava che avesse appena trovato l'amore della sua vita, appena posò gli occhi su quel panino.

«Eh no, non ci pensare, Potter. Lui è mio, e finirà dritto nello stomaco di moi»

«Smettila di fare la francese e dammene un pezzo, Jennifer Blake»

Abigail, ironicamente, alzò le sopracciglia ed emise un suono indignato. James trovava che l'amica fosse un cavallo, in quel momento.

𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑,   𝗃𝖺𝗆𝖾𝗌 𝗉𝗈𝗍𝗍𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora