𝟎𝟑. ❝𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐓𝐇𝐑𝐄𝐄❞

120 8 0
                                    

┌── ⋆⋅☆⋅⋆ ──┐𝐀𝐁𝐈𝐆𝐀𝐈𝐋└── ⋆⋅☆⋅⋆ ──┘

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

┌── ⋆⋅☆⋅⋆ ──┐
𝐀𝐁𝐈𝐆𝐀𝐈𝐋
└── ⋆⋅☆⋅⋆ ──┘

ERANO PASSATE ORMAI DUE SETTIMANE dal rientro a Hogwarts, e posso definitivamente confermare che è stato l'inizio d'anno scolastico più noioso di sempre. Stranamente non ci furono stati assegnati poi così tanti compiti, e anche se ci fossero stati non li avrei fatti tutti quanti, copiandone la metà da un Remus molto corrotto. Seppur fosse un po' più difficile riuscire a farsi aiutare da Rem in quel periodo, in quanto la Luna piena si avvicinava pericolosamente, ci riuscivo comunque. La Luna piena influenzava Remus in modi anormali, e noi, in quanto suoi migliori amici, dovevamo sforzarci di aiutarlo il più possibile.

Remus Lupin era un lupo mannaro, morso alla tenera età di quattro anni. Era dannato, e lo sapeva. Però noi cercavamo sempre di ricordargli quanto fosse una persona fantastica e unica, e che il suo “problema peloso” -come lo chiamavamo in pubblico- non cambiava il suo animo puro e generoso. Non avrebbe mai fatto del male ad una mosca, e la sua natura violenta durante le notti di Luna piena non cambiava l'andare delle cose.

Certo, era dura nasconderlo agli altri, ma da quando sapevamo della sua difficoltà era nettamente più facile per lui tenere il segreto.
Mi ricordo ancora il giorno in cui lo scoprimmo: in parte fummo noi ad intuirlo, e in parte fu Remus a rivelarcelo. Non lo vidi mai spaventato di rimanere solo e senza amici più di quella notte. Ma noi non avremmo mai e poi mai potuto abbandonarlo. Remus Lupin era uno di noi, era un Malandrino. Era il nostro Moony.

Moony era il suo soprannome, con cui potevamo chiamarlo solo noi: ognuno di noi ne aveva uno, che risaliva alla nostra forma di Animagus. Sì, Animagus, e no, non siamo nati con questa incredibile capacità, bensì noi tutti decidemmo di imparare come diventare tali per aiutare Remus durante le notti di Luna piena per non lasciarlo solo. In teoria era illegale, in quanto gli Animagi dovevano essere segnalati al Ministero della Magia dal primo all'ultimo, e noi per ovvie ragioni non lo eravamo.

James era Prongs, e il suo Animagus era un maestoso cervo; Peter era un piccolo topolino grigio, ed era Wormtail; Sirius era un bellissimo e affascinante cane nero, e per noi era Padfoot. Io invece ero Whitewad, un tenero coniglietto bianco.

Nessuno a Hogwarts sapeva il significato nascosto dietro questi strani nomignoli, e nessuno poteva immaginare che proprio con quei nomi da strampalati condividevamo le nostre più profonde paure e segreti; però, i nostri nomi da Malandrini celavano anche uno dei nostri più grandi progetti: la Mappa del Malandrino.

La Mappa era ancora in fase di progettazione, ma sostanzialmente era una mappa magica che segnalava tutti gli spostamenti di ogni singolo individuo che si trovava dentro la scuola, e che indicava anche il più piccolo sgabuzzino presente a Hogwarts. Avevamo messo in atto quel progetto l'anno prima, e stavamo ancora tracciando Hogwarts da cima a fondo: sarebbe stata dura, ma la soddisfazione sarebbe stata altissima. Ci volevano una moltitudine di incantesimi antichi, ma eravamo comunque a buon punto. Perciò, seppur combina guai e teste calde eravamo comunque molto intelligenti.

𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑,   𝗃𝖺𝗆𝖾𝗌 𝗉𝗈𝗍𝗍𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora