𝟎𝟒. ❝𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐅𝐎𝐔𝐑❞

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HO SEMPRE ODIATO i Serpeverde in un modo profondo. So bene che dovrebbero smettere di esserci stereotipi e odio gratuito tra le Case, ma se loro ci davano filo da torcere perché eravamo Grifondoro, allora noi teste calde avremmo ricambiato con molto piacere. Li ho odiati tutti, dal primo all'ultimo... tranne uno. Nonostante la brutta persona che era, io non riuscivo ad odiare Regulus Black. Sì, proprio il fratello minore del mio migliore amico.

Io e Regulus abbiamo anche avuto dei trascorsi romantici, finiti decisamente in malo modo. Eravamo troppo diversi l'uno dall'altro, e non sarebbe durata ancora molto. E così, alla fine, anche io caddi nella trappola mortale del fascino di Regulus Arcturus Black. Il Re di Hogwarts praticamente.

Tutto iniziò quando avevo 14 anni, perciò lui ne aveva 13. In quel periodo stavo iniziando a sperimentare il mio interesse verso i ragazzi, e il primo in assoluto su cui buttai l'occhio fu proprio Regulus. Per me lui era come un sogno proibito, lo potevo guardare da lontano, fantasticare su di lui, ma mi era vietato anche solo sfiorarlo. La prima volta che i nostri occhi si incrociarono per errore, il mio stomaco ebbe così tante capriole che fui costretta a tenermelo con le mani, in balia dello sguardo magnetico di Regulus.

Detto francamente, neanche so cosa lui ci vide in me. Lui, un Purosangue ricco sfondato con idee malate ficcate in testa dai suoi genitori, bellissimo ed intelligente. Poi io, una ragazzetta con i capelli sparati in aria più tonta di un gatto in pensione. Non mi sentivo alla sua altezza, e questo fu uno dei tanti fattori per il quale lo lasciai. Non so se ci stette male, non so se pianse, non so se rise, non so se provò qualcosa. All'epoca non mi importava, ma ora...

Non mi ricordo neppure bene come fecimo ad avvicinarci a tal punto da diventare fidanzati, ma il punto saliente è che quello fu il periodo più bello della mia vita fino ad adesso. Con lui -seppur fosse un iceberg- vivevo sempre di adrenalina, momenti intimi nascosti, e così tante emozioni che il mio cuore sembrava volesse scoppiare.

Non potevamo farci scoprire da nessuno, e adoravo il fatto che in pubblico dovessimo fingere di non sapere dell'esistenza dell'altro, ma in privato invece lui mi leggeva i suoi libri preferiti con la mia testa appoggiata sulle sue gambe.

Con tutte le ragazze che volevano un pezzetto di lui, lui scelse me.

Poi, tutto svanì.

Svanì perché io, nonostante lui fosse il mio primo amore, smisi di guardarlo come se fosse l'unica stella del mio universo. Piano piano la sua stella si stava spegnendo, e un'altra iniziava a splendere con più caparbia, arroganza, come se volesse a tutti i costi farsi vedere. Però quelli erano solamente miei film mentali, poiché la stella brillante del mio cielo non stava brillando perché voleva fare parte delle mie notti buie, ma perché, in fondo, ero io a bruciare di desiderio affinché lo facesse.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22 ⏰

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𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑,   𝗃𝖺𝗆𝖾𝗌 𝗉𝗈𝗍𝗍𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora