𝟎𝟏. ❝𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐎𝐍𝐄❞

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UN RUMORE DI PICCOLE ESPLOSIONI riecheggiava nel maniero dei Potter, dove tre ragazzi adolescenti in piena crisi adolescenziale si stavano sfogando su un povero cuscino

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UN RUMORE DI PICCOLE ESPLOSIONI riecheggiava nel maniero dei Potter, dove tre ragazzi adolescenti in piena crisi adolescenziale si stavano sfogando su un povero cuscino. Lo stesso cuscino che Euphemia, la mamma di James, aveva cucito amorevolmente per il marito. Ovviamente questo lei non doveva assolutamente saperlo.

Sirius, che era in mutande e aveva il capo avvolto da una cravatta rosso-oro di Grifondoro, traballava per tutta la stanza, e di tanto in tanto lanciava piccoli petardi sul pavimento. Abigail invece, aveva una sigaretta accesa tra le labbra e una bottiglia di un vino -che aveva l'aria di essere molto costoso- che reggeva a stento tra le mani, mentre cantava a voce alta qualche ninna nanna per bambini, mista ad alcune canzoni dei Queen. Per non parlare degli adesivi babbani a forma di unicorno che aveva appiccicati sul petto, le gambe e la faccia. James, tra i tre era sicuramente quello messo peggio. Tra le mani teneva ben salda una confezione da 50 petardi magici del Dottor Filibuster e aveva dei disegnini neri di inchiostro di alcune... doti corporee sbavati sul viso. Aggiungendo una parrucca verde fluo, una cintura rosso fuoco intorno alla vita e uno zainetto a forma di rana. Voi non volete sapere cosa conteneva, siete avvisati.
E nel mentre che sculettava in giro per la sua stanza, lanciava dappertutto -letteralmente, dappertutto- i petardi magici. Aveva persino colpito Sirius in faccia un paio di volte, ma solo per puro caso, ecco.

Con questo potete avere ben intuito che i tre sedicenni avevano avuto proprio una bella sbronza la sera prima. Il punto era che loro sapevano benissimo che se solo i genitori di James li avessero beccati in quelle condizioni loro sarebbero stati in punizione per... beh, il resto della loro vita? Sì, direi di sì. Quindi perché mai sembravano dei clown del circo ubriachi? La risposta è semplice: evidentemente in quel momento non erano nelle condizioni di ragionare su concetti base come quello. Con questo non sto affatto dicendo che erano consci di quello che facevano anche da lucidi, chiarisco.

Euphemia e Fleamont, ovvero la mamma e il papà del moro avevano lasciato la casa libera a James e Sirius, che proprio da un paio di mesi abitava con loro dopo essere scappato di casa, con la speranza che non avrebbero fatto una delle loro solite cazzate. Avevano cercato in tutti i modi di non coinvolgere anche Abigail in quella faccenda perché sapevano che lei in quelle occasioni era la più scatenata, ma riguardo questo i coniugi Potter fallirono nella loro impresa: la bionda era venuta a sapere una settimana prima dallo stesso James che avrebbero potuto fare casino nell'assenza degli adulti.

La storia di come i tre erano riusciti ad organizzare tutto senza farsi beccare è lunga e noiosa -escludendo un paio di vasi dei Blake in frantumi- perciò non mi consumerò a raccontarvela. Passiamo subito all'azione, ecco.

«Cazzarola»

Mormorò Abigail quando si staccò dal torace l'adesivo di un unicorno che dormiva. La sigaretta ormai spenta le cadde dalle labbra, e in ogni caso la sua si sarebbe sempre distinta in quanto nella parte del filtro c'era sempre lo sbavo di rossetto rosso che non poteva mai mancare alla bionda.

𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑,   𝗃𝖺𝗆𝖾𝗌 𝗉𝗈𝗍𝗍𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora