Capitolo 3

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Avevo scelto il liceo scientifico, non che amassi la matematica, anzi, ma l'amore per la chimica e per la biologia vinse su tutto.
Mi capitava spesso di essere distratta, perdere la cognizione del tempo e di osservare ciò che mi circondava, come il verde fuori dalla finestra, e di far cadere lo sguardo nel vuoto piú assoluto, facendo librare i pensieri e alleggerirsi per poi riprendersi di scatto e ritornare alla realtá.
'Signorina Lunkford, è la terza volta che la vedo distratta nella giornata, se non le interessa la lezione, può farmi il favore di uscire e prendere aria' mi urlò Mrs. Spyces, con un tono che mi suscitò quasi terrore.
Mortificata per tale reazione riuscí solamente a scusarmi e con passo lento mi apprestai ad uscire dalla classe.
Forse il motivo per cui odiavo tanto la matematica era proprio lei, Mrs. Spyces.
Rimasi appoggiata alla parete del corridoio, aspettando la fine dell'ora per poter rientrare in classe, mi sentivo in imbarazzo, infantile, una bambina messa in punizione, per fortuna il corridoio era vuoto e non vi passava nessuno, quando, dopo qualche minuto ...

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