"A ma' io non è che....no ao e se me fai finì de parlà! Sì, sì, l'ho sentita, però o' sai che io non ce tengo particolarmente".
Manuel sbuffa e alza gli occhi al cielo. "Ma perché non può andarce papà, scusa? Vabbè mo vedo. Ti richiamo dopo, cià".
Se avesse un euro per ogni volta che si è incazzato a causa di Simone Balestra, Manuel Ferro è convinto che sarebbe milionario. Persino suo padre, il ricco economista Nicola Brandi, diventerebbe un pezzente al suo confronto.
"Chi era al telefono? Perché stavi a strillà?" Chicca compare dall'altra stanza e arriva in cucina; ha i capelli scompigliati e la t-shirt al rovescio.
Manuel fa una smorfia disgustata "Niente niente stavi a fà roba con Matteo? E che cazzo, siete peggio de due animali!".
"Senti chi parla oh!" A rispondergli dal corridoio è proprio la voce dell'amico in questione "Te scopi ogni sera qualcuno de diverso, abbi almeno la decenza".
"Effettivamente..." ridacchia Chicca, e si avvicina al frigorifero per prendere un po' di latte.
"Ma te che ne sai che manco ce vivi qui!"
"Ce vive la mia ragazza e tanto basta".
Manuel scuote il capo: da quando quei due si sono messi insieme, circa tre anni fa, si trova ad essere spesso vittima dei loro siparietti.
"Beh, quindi, ce lo vuoi dì chi era al telefono?" ripete Chicca.
"Mi madre. Viola ha dimenticato i libri per l'esame di domani da quel rompicoglioni de Balestra e..."
"ATTENZIONE ATTENZIONE !!!" urla Matteo come se fossero allo stadio e lui fosse l'ennesimo ultras "LA TELENOVELA RICOMINCIA. Daje amò, prepare i pop corn".
"Ma che cazzo stai a dì, Mattè?" Manuel poi si rivolge all'amica "Ma che gli hai fatto in camera? E' più rincoglionito der solito!"
Chicca gli da una botta sulla spalla "Ma sarai deficiente. E comunque c'hai ragione Matteo. Tu e Balestra: la storia infinita!"
"Ma quale storia??? So anni che lo odio. E puntualmente me lo ritrovo in mezzo alle palle per Viola e Jacopo!".
"Questo perché, come stavo a dì, la vostra vita è una telenovela: tu migliore amico de suo fratello e lui amico de tu sorella. Sembra una di quelle cose che se legge lei...come se chiamano amò?" Matteo schiocca le dita in direzione di Chicca, chiedendole un suggerimento.
"Fan fiction se chiamano. E so divertenti. Proprio come te e Simone".
Manuel non definirebbe assolutamente divertente la storia, vabbé insomma la cosa, tra lui e Simone. Forse lo era stata all'inizio, quando lui, Viola, Jacopo e Simone si erano conosciuti al liceo ed erano diventati amici; lui e Jacopo avevano tantissimo in comune - dalla predisposizione al cazzeggio, alla Roma - mentre invece Simone e Viola erano molto più simili: appassionati di matematica e di Taylor Swift, passavano ore ed ore insieme. Ad un certo punto Jacopo aveva persino pensato che tra i due ci fosse qualcosa (e Manuel ancora ricorda la stretta allo stomaco che aveva provato al solo pensiero - e che aveva considerato con fermezza come mera gelosia fraterna). Ma poi Simone aveva fatto coming out, erano partiti tutti insieme per il viaggio di maturità a Berlino ed improvvisamente era cambiato tutto.
Manuel chiude e strizza gli occhi, non può pensarci, non ora.
"Vabbè quindi, che devi fa? Annà da Balestra? Vuoi che veniamo noi con te?" chiede Matteo.
Manuel accenna un sorriso: ha conosciuto Matteo e Chicca all'università, durante un comizio studentesco durante il quale lui, nonostante fosse una matricola, era finito sul palco a parlare dei diritti degli studenti e della fatiscenza strutturale e morale dell'università italiana.
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Certe cose vorrei dirtele all'orecchio
FanfictionManuel Ferro e Simone Balestra si odiano. Lo sanno tutti. Forse, però, non si odiano affatto.