II

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Ok, note dell'autrice ad inizio capitolo!

Questa è la mia prima storia Simuel - e la prima storia che scrivo da anni. (Questa fiction ha fatto anche cose buone, dunque. O forse no, perché questa storia è un pasticcio confuso d'idee).

Il prossimo sarà il capitolo finale e poi potrebbe esserci un epilogo, vediamo cosa ne esce fuori.

Se vi va, fatevi sapere se mi fa schifo o vi piaciucchia!

Sara




Il giorno della festa del collettivo Manuel vaga in uno strano senso di torpore che, oggettivamente, non si spiega.

"Stai così per Simone, Manuelì" gli ripete Matteo, divertito. "Che te lo devo dì io?"

Manuel fa una smorfia "Ma che cazzo stai a dì, Mattè? Te sei sparato troppe canne oggi me sa".

"Dico la verità, o' sanno tutti. Questa specie de odio e rivalità tra te e Balestra: è na cazzata, è solo tensione sessuale repressa!" continua Matteo, aiutandolo a spostare un tavolo nella sala.

"Nun è ten-" inizia Manuel ma viene interrotto da Chicca che, minacciosa e con un vassoio di salatini in mano, alza la voce. "Ah Manuel, infatti non è solo tensione sessuale. E' proprio..." Le brillano gli occhi improvvisamente e "No anzi, sai come si chiama la vostra situazione nel gergo delle fan fiction? Enemies to lovers! No aspè nel vostro caso specifico friends to enemies to lovers, perché comunque prima eravate amici..."

"Anche se noi non amo mai visto 'n cazzo de quella amicizia amò, non ce stavamo all'epoca".

"E c'hai ragione, infatti potrebbe pure essere che so sempre stati lovers to enemies to lovers..."

"AOOOOO" il riccio sbrocca e li interrompe. "Ma davvero state a fà? Ma mo che è tutto quest'improvviso interesse per me e Simone. State proprio delirando" conclude la sua sfuriata appoggiando due bottiglie di prosecco sul tavolo ancora da allestire e prende dalla sua giacca i filtrini e le cartine: se non fuma subito impazzisce.

Dopo la conversazione con Jacopo dell'altra sera, far finta di ignorare il passato suo e di Simone sta diventando quasi impossibile. E non si tratta solo di dover far finta di non ricordare Berlino, né che si sono voluti bene - lui gliene ha voluto- ma è anche dover combattere con tutte le stupide persone che lo circondano e che improvvisamente sembrano aver iniziato a sentire l'impellente esigenza di giudicare il loro rapporto. Non sa perché stia avvenendo tutto proprio ora, nonostante siano due anni e più che lui e Simone vanno avanti così.

Forse perché sei sempre più ovvio - lo molesta la vocina bastarda del suo subconscio.

Passano alcuni momenti quando sente Chicca accostarsi a lui; sembra dispiaciuta.

"Me dispiace per primo Manu, non volevamo essere invadenti".

Manuel sbuffa una risata "Lo siete sempre e lo sai".

Ridacchia anche lei "Ok sì, Matteo lo è di sicuro sempre, io a volte, ma il punto è che mi dispiace se ti sei sentito sotto pressione o in imbarazzo".

Ingoia a vuoto un paio di volte perché non ha ben idea di cosa dovrebbe risponderle. Fa fatica a mettere insieme i pezzi ultimamente, più del solito; non esce neanche più per andare nei locali e rimorchiare negli ultimi mesi. Crede che i suoi amici se ne siano accorti, ma non commentano oltre forse per evitare di farlo sentire ulteriormente a disagio. Ma lui, ovviamente, ci si sente comunque.

Certe cose vorrei dirtele all'orecchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora